Contro le affermazioni del ministro dell’interno Matteo Salvini, che ha definito i 10 vaccini obbligatori “inutili e dannosi”, prende una posizione forte anche la Simit, Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali. Il suo presidente, Massimo Galli, come riportato dall’agenzia Dire ha dichiarato:”I vaccini obbligatori utilizzati nell’infanzia sono gli stessi usati con identica tempistica e modalità di somministrazione in tutto il mondo. Gli effetti indesiderati riportati sono meno frequenti di quelli di qualsiasi farmaco e assolutamente inferiori ai benefici individuali e per la società. Coperture vaccinali che garantiscano l’immunità di gregge devono ancora essere consolidate. L’abolizione dell’obbligatorietà prima che questo avvenga e senza aver proceduto ad ampie campagne di educazione vaccinale rivolte alla popolazione è da ritenersi irresponsabile”. (agg. di Dario D’Angelo)
SALVINI, “VACCINI INUTILI E DANNOSI”: SCONTRO NEL GOVERNO
Le dichiarazioni di Matteo Salvini sui vaccini, che ha parlato di “10 inutili e dannosi”, hanno fatto il giro del web, creando non pochi dibattiti. Scontri anche all’interno dello stesso governo formato da esponenti del Movimento 5 Stelle e della Lega. Parole a cui ha voluto prontamente replicare la titolare del ministero della salute, Giulia Grillo, che ha ammesso: «Prenderemo le decisioni opportune in accordo con gli alleati di governo, ma chiaramente si tratta di un tema che deve essere discusso anzitutto dal mio ministero». Come dire, sui vaccini decido solamente io caro Matteo Salvini. La ministra, che non è una “no vax” ha quindi aggiunto attraverso una nota che «Le valutazioni di tipo scientifico non competono alla politica, la scienza la fanno gli scienziati, la politica decide solo se vuole rendere i vaccini obbligatori e in quale misura». Clicca qui per il nostro approfondimento
IL PASSO INDIETRO DI SALVINI
Lega e M5S sono d’accordo nel modificare il decreto legislativo Lorenzin in materia di vaccini, ma la posizione di Salvini e di tutto il carroccio sembrerebbe però essere più drastica, e in contrapposizione appunto a quella dei grillini. Il ministro dell’interno ha però voluto utilizzare la diplomazia, e così come accaduto per la scorta di Saviano (prima “tolta” a parole, poi rimessa agli organi preposti), ha rivisto il tiro dicendo: «È Giulia Grillo che ha la competenza sui vaccini e la ringrazio ma ribadisco che a settembre dovrà essere garantito l’accesso in classe a tutti i bambini». Da segnalare infine anche la replica a Salvini, decisamente diplomatica, dell’altro vice-Premier, Di Maio: «Il contratto parla chiaro. Vogliamo rivedere il decreto Lorenzin, assicurando comunque una tutela vaccinale ai nostri bambini. Poi ognuno ha la sua idea sui vaccini e la nostra la conoscete».