E’ l’ingegnere Marco Scaramellini il nuovo sindaco di Sondrio. Il candidato del Centrodestra ha raccolto il 60,37 per cento dei consensi, superando nettamente il rivale di Centrosinistra Nicola Giugni, fermo al 39,63 per cento. Quasi due mila voti di differenza, con il neo sindaco che ha manifestato tutta la sua felicità per il risultato storico ottenuto. “Siamo molto soddisfatti. Il divario è sensibile, siamo andati oltre le previsioni. E anche l’affluenza, seppur calata, non lo ha fatto in modo così preoccupante come si poteva temere. Ora viene il bello, meglio lavorare che dover far foto”, le sue parole riportate dai colleghi de La Provincia di Sondrio. E ora inizia il bello, il lavoro sul territorio: l’obiettivo è quello di invertire rotta dopo gli anni di governo del Partito Democratico, che perde un altro capoluogo tradizionalmente spostato a sinistra. Confermato, dunque, il trend del 4 marzo 2018: alle politiche Sondrio si era schierata al fianco di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
Qui le ultime notizie per Ballottaggi Elezioni Amministrative 2018: affluenza – come si vota – sondaggi. Qui i risultati Comunali: Centro (Siena, Pisa, Terni) – Sud (Ragusa, Messina, Brindisi)
IMOLA, IMPRESA STORICA M5S
Anche a Imola è caduto un muro. Dopo 73 anni il fortino rosso passa al MoVimento 5 Stelle. Un’impresa storica bis, dopo quella di Giorgio Guazzaloca che nel 1999 con la lista civica La tua Bologna strappò la città delle Due torri al Pd. Un altro cambio epocale che avrà conseguenze sul futuro politico di questa regione. Un risultato emblematico come quello di Avellino, dove ora i grillini guidano l’ex feudo di De Mila. Il centrosinistra ha confermato il sindaco ad Ancona, ma il traguardo raggiunto a Imola ha una valenza superiore rispetto ad altre vittorie del M5s in giro per l’Italia. Il caso Imola preoccupa molto il presidente renziano della Regione, Stefano Bonaccini, che infatti pensa già alle Elezioni Regionali dell’anno prossimo. Le Comunali 2018 hanno dimostrato che l’asse di governo M5s-Lega tiene anche a livello locale, quindi si apre uno scenario completamente nuovo. La Toscana Rossa e l’Emilia bandiera del Pd non esistono più. (agg. di Silvana Palazzo)
IMPERIA, SCAJOLA: “HO VINTO CONTRO TUTTI”
Grande vittoria ad Imperia per l’ex ministro Claudio Scajola, che si è imposto sul candidato del Centrodestra Luca Lanteri e ha colto l’occasione per sottolineare l’impresa, nonostante il vento a favore del rivale e l’effetto Giovanni Toti: “Abbiamo vinto da soli contro il resto del mondo. Questo successo dimostra che è possibile avvicinare nuovamente la gente alle istituzioni, alla cosa pubblica. La mia non è stata una candidatura di centrodestra, quesla portata avanti è stata una candidatura trasversale vicino alla gente”, riporta Primo Canale. Sul rivale Lanteri: “Più che del centrodestra sembrava un ‘accrocchio’. Lanteri ha un passato con il Pd, è stato vicino a Renzi”. Infine, una battuta sul futuro della città: “Ora iniziamo a progettare quello che sarà. Dobbiamo fare in modo che Imperia sia una città dignitosa e manutentata. Una città che possa accogliere in ogni momento i turisti. Negli ultimi 10 anni abbiamo vissuto una grave crisi, a Imperia più che in altre realtà. Il primo obiettivo è quello di rilanciare il turismo di qualità per garantire posti di lavoro ai nostri giovani”. Clicca qui per il nostro approfondimento. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SINDACI ELETTI, PREFERENZE
Nove i ballottaggi in Lombardia ieri. Sondrio, unico capoluogo al voto nel secondo turno delle Elezioni Comunali 2018, passa al centrodestra dopo un ventennio con il centrosinistra. Marco Scaramellini ha sfondato quota 60% (60,37% per la precisione). Il centrosinistra ha conquistato Seregno con Alberto Rossi (54,21%) e mantenuto Brugherio con Marco Troiano (riconfermatosi con 63,14% delle preferenze) e Nova Milanese, dove Fabrizio Pagani ha vinto con il 51,68%. A Carate Brianza e Seveso stravince il centrodestra. Nel primo caso con Luca Veggi (56,04%), nell’altro con Luca Allevi (60,22%). In provincia di Milano Cinisello Balsamo, che è una storica roccaforte della sinistra, passa al centrodestra con Giacomo Ghilardi insieme a Bareggio, dove il nuovo sindaco è Linda Colombo. Il centrosinistra invece mantiene Gorgonzola. Qui Angelo Stucchi, sindaco uscente e candidato del centrosinistra, si è confermato primo cittadino. (agg. di Silvana Palazzo)
SCAJOLA “BATTE” TOTI AD IMPERIA
Claudio Scajola ha battuto Giovanni Toti, o meglio Luca Lanteri, ad Imperia: l’ex ministro è stato eletto nuovo sindaco al termine di una sfida all’ultimo voto con il rappresentante del Centrodestra. Prima sconfitta per il governatore Toti in Liguria dal 2015, quando venne eletto alla Regione. Scajola, che ha messo in discussione la coalizione guidata dalla Lega, ha ottenuto il 52,05 per cento, mentre Lanteri si è fermato al 47,95 per cento. A Imola da registrare invece la vittoria del Movimento 5 Stelle con Manuela Sangiorgi (55,44 per cento), che ha sconfitto Carmen Cappello del Pd (44,56 per cento). Infine, ad Ancona il Centrodestra non è riuscito a mettere da parte l’amministrazione di Centrosinistra uscente. Questa l’analisi del candidato Stefano Tombolini: “La differenza è sensibile, probabilmente c’è un sistema di collaborazioni potentissimo rispetto a qualsiasi leadership che possa venire in questo territorio. Qui, fortunatamente, viviamo in una stasi identitaria e in una vita sociale-economica orizzontale, in cui accontentarsi. Salvini? Come candidato del civismo, forse non ero il massimo dell’attrattività, forse si cerca di consolidare i territori in cui il Centrodestra è rappresentato”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ANCONA AL CENTROSINISTRA
Eletto anche il sindaco di Ancona: riconfermata Valeria Mancinelli, sostenuta dal Partito Democratico e da alcune liste civiche. Non ce l’ha fatta Stefano Tombolini del Centrodestra, fermatosi al 37,72 per cento. Intervistata da Tg La 7, Valeria Mancinelli ha commentato così il successo netto, con oltre il 60 per cento dei consensi:“Sono contenta per la città di Ancona: in questi primi cinque anni abbiamo fatto una serie di cose e abbiamo messo in cantiere forze per alcuni progetti. Un pezzo di futuro importante per la città, sono contenta per la mia città e per tutti quelli che hanno fatto un lavoro durissimo in questi cinque anni. Una parte significativa della città ha riconosciuto questo lavoro e ne siamo felici, dà fiducia per il futuro”. Poi una battuta sul flop alle politiche del Pd anche ad Ancona: “L’elettorato non tradisce ma fa delle scelte: sceglie valutando le diverse situazioni, la stessa persona vota in un modo quando si tratta delle politiche e vota in un altro modo quando si parla del governo della città”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SONDRIO AL CENTRODESTRA
Arrivano i primissimi dati sugli scrutini di ballottaggi delle Elezioni Comunali 2018, con i primi verdetti. A partire da Sondrio: dopo 5 sezioni su 21 scrutinate, Marco Scaramellini del Centrodestra è virtualmente il nuovo sindaco. Il candidato di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e tre liste civiche si assesta al 60,33 per cento dei consensi, staccando nettamente il candidato del Centrosinistra Nicola Giugni, fermo al 39,67 per cento. Anche a Imola il verdetto è dietro l’angolo, con Manuela Sangiorgi del Movimento 5 Stelle che è in vantaggio su Carmen Cappello del Centrosinistra: 56,26 per cento contro 43,74 per cento con metà delle sezioni scrutinate. Ancora impossibile fare una previsione, invece, su Imperia con il derby di Centrodestra che verrà deciso all’ultimo voto: dopo 6 sezioni su 44 scrutinate, Claudio Scajola è al 51,35 per cento, mentre Luca Lanteri è al 48,65 per cento. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
IMPERIA, DERBY FRATRICIDA DEL CDX
Due Comuni al ballottaggio in Liguria, parliamo di Imperia e Sarzana: il primo è sicuramente il più atteso. E’ in ballo il cosiddetto modello Giovanni Toti, governatore della Regione del Centrodestra e primo tifoso della coalizione unita. Sull’onda del successo alle Regionali, Toti ha messo del suo nella conquista di Genova e Spezia appena un anno fa e ora si gioca tanto a Imperia, in quello che ha il sapore di essere uno scontro fratricida, sottolinea Il Secolo XIX. Da un lato infatti troviamo Claudio Scajola, ex ministro e due volte sindaco della città, dall’altra Luca Lanteri, esponente scelto da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Area Popolare. Scajola parte leggermente in vantaggio, 35,28 per cento contro 28,67 per cento: circa 1500 voti di differenza. E secondo i ben informati a fare la differenza sarà proprio l’affluenza, con un calo che potrebbe risultare decisivo per la vittoria finale. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CROLLO VOTI AL 29%
È Ancona, ancora una volta, a segnare il dato “peggiore” tra i Comuni più importanti al voto tra Emilia Romagna, Liguria, Lombardia e Marche. Il capoluogo di Regione passa anche alle ore 19 con i dati di affluenza dal 38,25% del primo turno al bassissimo 29,68%: per quanto riguarda Imola invece, il 40,24% è un ottimo risultato tenendo conto che storicamente ai ballottaggi è molto più fisiologico una lieve perdita rispetto al primo turno di due settimane prima. Per quanto riguarda invece il capoluogo della Valtellina, i dati alle ore 19 mostrano un 37,06% in linea con la media nazionale dei 75 comuni in lizza per il secondo turno delle Amministrative, mentre per quanto riguarda Imperia “l’effetto Scajola” del primo turno si attenua con il 50% dei voti del 10 giugno che passa oggi al 38,23% in attesa delle ultime ore di voto anche nel capoluogo ligure. Per quanto riguarda invece alcuni importanti comuni lombardi, Gorgonzola (Milano) passa dal 40,8% al 36%, Nova Milanese (Monza Brianza) dal 39,6% al 32% sempre delle ore 19. Ancora qualche ora e poi inizieranno gli scrutini anche al Centro-Nord dove si proverà a capire se il governo gialloverde nazionale avrà avuto effetto positivo sui candidati leghisti o se invece il Centrosinistra si sarà preso netta rivincita rispetto a due settimane fa. (agg. di Niccolò Magnani)
I DATI DI AFFLUENZA ALLE ORE 12
Quando mancano anche alcune ore alla chiusura dei seggi per i ballottaggi delle Comunali, i primi voti sull’affluenza hanno determinato un drastico calo rispetto al primo turno, specie nell’unico capoluogo di regione al voto in questo 24 giugno 2018. Ad Ancona alle ore 12 crolla l’affluenza e scende al 14,23%, dopo che invece due settimane fa era il 17,63% ad aver segnato la prima parte di votazioni della giornata. Per quanto riguarda la sfida interna tra Centrosinistra e Centrodestra, occhi puntati sul risultato degli elettori grillini che con il loro andare (o non andare) alle urne potrebbero comportare il risultato finale per ora in mano alla candidata Valeria Mancinelli finita davanti al primo turno del 10 giugno. Tanto a Imola quanto ad Imperia, dove è in corso la guerra fratricida del Centrodestra di Scajola e Lanteri, tutti i candidati sindaco hanno già votato e postato le foto del loro arrivo al seggio con tanto di immancabile scatto con la scheda elettorale inserita nell’urna elettorale. Resta chiaro che il calo delle votazioni, finora, potrebbe voler dire che i candidati avanti nel primo turno avrebbe maggiori possibilità di chiudere davanti all’avversario per la mancanza di “ritorno alle urne” di tutti quegli elettori che due settimane fa non avevano scelto i due candidati sfidanti al Ballottaggio. (agg. di Niccolò Magnani)
I BALLOTTAGGI IN LOMBARDIA, EMILIA E MARCHE
Lombardia, Emilia-Romagna, Marche: in queste regioni ci sono ballottaggi per le elezioni comunali 2018 che meritano un focus appropriato. In Liguria, però, ce n’è uno che assume i contorni dello scontro fraticida. Ad Imperia, infatti, si attende la resa dei conti rinviata per anni all’interno del centrodestra. Il passato e il presente della coalizione, e in particolare di Forza Italia, in un testa a testa che potrebbe anche segnare la rotta dell’alleanza a livello nazionale. Da una parte Claudio Scajola, l’ex ministro e fedelissimo berlusconiano che al primo turno ha ottenuto la maggioranza dei voti (35,28%), superando invece il candidato del centrodestra ufficiale, quel Luca Lanteri fermo al 28,67% che rischia ora di incarnare un fallimento del cosiddetto “modello Toti” in regione. Curiosità anche per quanto accadrà sempre in Liguria a Sarzana, storico fortino rosso, dove la candidata del centrodestra Cristina Ponzanelli al primo turno ha superato per 200 preferenze il sindaco uscente del Pd Alessio Cavarra. Anche qui un finale thrilling…
ELEZIONI COMUNALI LOMBARDIA, SONDRIO PASSA DI MANO?
Sono precisamente 217.214 gli elettori della regione Lombardia interessati dal ballottaggio delle amministrative 2018. Appartengono in tutto a 9 comuni: il capoluogo Sondrio, cui vanno aggiunti Bareggio, Cinisello Balsamo, Gorgonzola in provincia di Milano, oltre che Brugherio, Carate Brianza, Nova Milanese, Seregno e Seveso in provincia di Monza e Brianza. I riflettori sono tutti puntati su quanto accadrà a Sondrio, città storicamente di sinistra, che invece al primo turno ha fatto segnare un inatteso sorpasso della coalizione di centrodestra a trazione leghista. Marco Scaramellini, sostenuto dalle liste Sondrio liberale, Forza Italia, Popolari retici, Fratelli d’Italia, Sondrio Viva! e Lega, con il suo 46,81% è arrivato a pochi passi da un successo che avrebbe avuto del clamoroso. Costretto alla rimonta Nicola Giugni, espressione delle liste Sinistra per Sondrio; Sondrio 2020; Giugni sindaco; Sondrio democratica e Partito democratico, fermatosi lo scorso 10 giugno al 36,08%. Ago della bilancia? Probabilmente l’elettorato del candidato civico Fiorello Provera (14,01%). Fuori c
BALLOTTAGGI MARCHE, ANCONA AL VOTO
Ancona, Falconara Marittima e Porto Sant’Elpidio: sono questi i 3 comuni della regione Marche chiamati al voto per il ballottaggio delle elezioni comunali. Non c’è dubbio però che l’attenzione nazionale sia rivolta principalmente alle sorti del capoluogo, dopo che al primo turno la sindaca uscente Valeria Mancinelli, non è riuscita per pochi punti percentuali ad evitare il ballottaggio. La prima cittadina, sostenuta da Pd, Ancona Popolare, Ancora per Ancona, Verdi e Centristi per Ancona, ha conquistato infatti 20.738 voti, pari al 47,92%. Un risultato sulla carta difficile da ribaltare per Stefano Tombolini, candidato appoggiato da Lega, Forza Italia, Udc, Fratelli d’Italia, Servire Ancona e la lista civica 60100, che al primo turno si è fermato 28,44% con 12.308 voti. Un classico ballottaggio vecchio stile dunque: centrosinistra contro centrodestra. E se a fare la differenza fossero i voti grillini?
EMILIA-ROMAGNA, IMOLA ROSSA PER SEMPRE?
Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, gli unici due comuni interessati dai ballottaggi per le amministrative 2018 sono Salsomggiore e Imola. Ed è proprio quest’ultima, una roccaforte rossa, da sempre governata dalla sinistra, che a livello nazionale suscita un interesse forse senza precedenti. L’unica certezza è rappresentata dal fatto che Imola per la prima volta nella sua storia sarà governata da una donna. Al secondo turno si scontrano infatti la candidata del centrosinistra Carmen Cappello e quella del Movimento Cinque Stelle Manuela Sangiorgi. Alle comunali del 10 giugno l’esponente Pd riuscì ad ottenere la fiducia del 42% degli elettori, mentre quella pentastellata si fermò al 29%. E allora ecco che di nuovo a risultare decisivo potrebbe essere il “terzo polo”, quel centrodestra che sulla carta dispone di un 23% decisivo. La speranza del centrosinistra, però, è che al netto dell’alleanza di governo tra Lega e M5s, non tutto il patrimonio elettorale del candidato sconfitto Giuseppe Palazzo converga sulla Sangiorgi. Nel dubbio, però, la Cappello è riuscita a riunire tutta l’area di centrosinistra, stringendo un accordo con il candidato di Sinistra Italiana Filippo Samachini: un migliaio di voti che potrebbero fare comodo…