ìBeppe Grillo elogia Matteo Salvini ed attacca Claudio Amendola: il fondatore del Movimento 5 Stelle protagonista in numerose polemiche nelle ultime ore. Dopo aver attaccato l’attore, che ha deciso di sporgere querela per “affermazioni lesive”, il comico ieri ha portato il suo show nel cuneese e,come riporta il Corriere della Sera, non è mancata la parentesi politica: “In questi ultimi due mesi dev’essere successo qualcosa… Tutti i partiti, tutte le liste civiche si sono disintegrate. E l’unico partito serio e affidabile è rimasto il mio M5S, che invece era un movimento, vedi come va la vita”, le parole sull’ex capo politico pentastellato. E non sono mancati gli elogi per Matteo Salvini, segretario federale della Lega: “uno che sta facendo le cose, per davvero”. E il comico genovese ha sottolineato: “Tutti quanti confidano nelle differenze fra noi e la Lega, perché sono come fantasmi che non riescono a toccare palla: non gli resta che sfogarsi e invocare disgrazie. Gente che campa pubblicizzando il gioco d’azzardo augura a noi ogni male possibile, non vogliono vivere in un paese con i porti chiusi, forse temono qualche bisca di Stato in meno. Ringhiano che siamo fascisti, hanno perso qualunque contegno”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ATTACCO ANCHE A EDOARDO ALBINATI
Claudio Amendola, raggiunto dai giornalisti, ha già promesso che una querela è in arrivo ma non era solo l’attore romano l’oggetto degli strali di Beppe Grillo nel suo ultimo posto, intitolato “Sono Imole Amare” e nel quale, riflettendo sull’esito disastroso dell’ultima tornata elettorale per il Pd, ha criticato la sinistra “frou frou” che spera nelle disgrazie e nella disfatta del nuovo Governo per poter festeggiare. Infatti, se Amendola era stato criticato, senza mai essere citato, per la sua posizione sull’eventuale chiusura dei porti italiani quando, scrive il fondatore del M5S, lui intanto “campa pubblicizzando il gioco d’azzardo”, anche lo scrittore Edoardo Albinati è finito nel mirino nel passaggio in cui Grillo dice “Ma dopo neppure 10 giorni si stanno albinatizzando tutti quanti, una trasformazione che fa pensare più al finale di mezzogiorno e mezzo di fuoco che ad un paese ed un partito democratico”. Infatti, il riferimento è alla frase-shock di qualche giorno dal Premio Strega 2016 che, a proposito della vicenda della nave migranti Aquarius aveva affermato, in un audio, che sperava morisse qualche bambino così da “scatenare delle conseguenze per chi ha deciso di bloccarla”, con ovvio riferimento a Matteo Salvini. (agg. di R. G. Flore)
AMENDOLA ANNUNCIA QUERELA
Le parole di Beppe Grillo su Claudio Amendola hanno lasciato il segno, tant’è che da tutto il giorno non si fa che parlare d’altro. Ovviamente ci si doveva aspettare la risposta ferma dell’attore romano che ha espresso il suo parere e risposto all’ex leader del Movimento Cinque Stelle. Come riportato da Il Secolo XIX l’attore ha spiegato: “Sto querelando Beppe Grillo. Ritengo che ci siano i requeisiti necessari per farlo, queste sue affermazioni sono gravemente lesive per la mia immagine. Per questo agirò davanti a un giudice competente. Non faccio altre dichiarazioni su consiglio dei miei legali”. Vedremo come si svilupperà la cosa e se arriveranno delle novità in merito. Al momento Beppe Grillo non ha dato una controrisposta ed è rimasto fermo sulla sua posizione, aspettando probabilmente anche lui di vedere come si evolveranno le cose. Di certo dopo questo scambio di battute l’aria si è fatta davvero molto pesante. (agg. di Matteo Fantozzi)
“LA SINISTRA FROU FROU”
Beppe Grillo a testa bassa contro il Partito Democratico e, velatamente ma nemmeno tanto, ne ha anche per l’attore Claudio Amendola, citato indirettamente nell’ultimo post sul blog per via di una sua frase sul tema dell’accoglienza dei migranti e la chiusura dei porti. All’indomani della débacle del Pd ai ballottaggi delle recenti Elezioni Comunali 2018, il fondatore del Movimento 5 Stelle ha pubblicato un intervento dal titolo “Imole Amare” nel quale critica quella che chiama “l’intellighenzia piddina” e fa una analisi impietosa dell’esito del voto che ha visto i dem perdere nettamente nelle cosiddette roccaforti rosse. E nel mettere alla berlina quello che chiama “il livor furioso” dei suoi avversari che oramai si sono ridotti a pregare per le disgrazie del Movimento e di attendere con i popcorn in mano che il Paese finisca nel baratro, ci sono due passaggi da rimarcare: il primo è quello secondo cui non sarebbero stati solo i pentastellati ad aver fatto “la parte del leone” nel togliere di mezzo il Pd, sottintendendo che si è trattato anche di un suicidio politico da parte del partito un tempo guidato da Matteo Renzi; l’altro passaggio riguarda quello che per Grillo è uno degli esponenti della “sinistra frou frou”, ovvero Claudio Amendola, e invitandoli a non mostrare solo i canini dopo aver perso “qualsiasi forma di ritegno”.
GRILLO CONTRO AMENDOLA, “CAMPA PUBBLICIZZANDO GIOCO D’AZZARDO…”
Infatti, dopo aver tirato in ballo il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, Beppe Grillo verso la fine del post definisce Claudio Amendola, pur senza mai citarlo, “gente che campa pubblicizzando il gioco d’azzardo augura a noi ogni male possibile” ricordando la frase dell’attore romano che, in relazione all’attivismo degli ultimi giorni del neo Ministro degli Interni, Matteo Salvini, aveva detto di non voler vivere in un Paese nel quale i porti vengono chiusi: “Forse temono qualche bisca di meno” è l’affondo del comico genovese contro l’attore romano che, come è noto, da tempo è il testimonial di un noto sito di scommesse sportive, cosa che peraltro gli ha già costata diverse critiche a suo tempo. Infine, la chiusa del padre nobile del Movimento che, con ironia, empatizza con quel che resta a suo dire della sinistra: “A vedervi in questo stato, oltre a ricordarvi nelle mie preghiere, sento di dover fare qualcosa per la vostra terrenità: iniziate dunque a sorteggiarvi fra di voi e costruite un’assemblea rinnovata perché possiate trovarvi consiglio e rifugio. Vedervi vagare senza meta attraverso i problemi del paese senza più comuni disposti ad accogliervi non è bene e non può finire bene”.