Riccardo Fraccaro: “Senza vitalizi fine della casta”, il ministro del Movimento 5 Stelle ha dato l’annuncio della svolta legata ai privilegi da sempre combattuti dai gialli. Uscita la notizia, gli ex parlamentari hanno minacciato azioni civili e amministrative, pronta la replica del leader pentastellato e ministro del Lavoro Luigi Di Maio: “Ho saputo che gli ex parlamentari minacciano un’azione civile e amministrativa contro i nostri in ufficio di presidenza alla Camera perché gli stiamo togliendo il privilegio del vitalizio. È il mondo alla rovescia. È il popolo italiano che dovrebbe fare una class action contro questi nababbi a carico nostro per farci restituire tutto quello che si sono intascati in questi anni. Si devono mettere in testa che il loro non è un diritto acquisito, ma un privilegio rubato. Spero che si ravvedano e accettino con serenità la fine dell’era dei privilegi. Farà bene anche alla loro salute”, le sue parole su Facebook. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
DEMOCRAZIA DIRETTA: LE PAROLE DI SABINO CASSESE
Fanno rumore le dichiarazioni di Riccardo Fraccaro su vitalizi e privilegi, ma il ministro per i rapporti con il Parlamento deve fare fronte ad un’altra questione, quella legata alla proposta di referendum per decidere ciò che il Parlamento non riesce a fare. Sulla vicenda è intervenuto Sabino Cassese, che ai microfoni de Il Foglio ha sottolineato che “il ministro ha chiarito [con una lettera pubblicata sul Foglio, ndr] che pensa si debba ricorrere ai referendum per decisioni “a cui la rappresentanza parlamentare non riesce a dare una risposta”. Mi sembra un punto di vista da condividere. La democrazia diretta viene in ausilio a quella rappresentativa. Con questa impostazione, risulta anche limitata la portata della proposta di legge da lui presentata nella passata legislatura”.
Il professore ha poi analizzato: “Non proprio. Rimangono almeno tre questioni aperte. La prima riguarda il livello di governo nel quale tenere i referendum. Il ministro fa riferimenti che riguardano in larga prevalenza stati federati e cantoni, cioè livelli di governo inferiori a quello nazionale. Questo è un punto importante perché le osservazioni dei critici riguardano in prevalenza il livello nazionale. Il secondo punto di disaccordo o di distinzione?Quello della democrazia amministrativa. Qui il ministro non si pronuncia. Ma questo è il punto principale, perché a livello politico, quando si rimette al popolo una decisione diretta relativa a una legge nazionale o regionale, si oppongono democrazia rappresentativa e democrazia diretta. Invece, dell’ascolto dell’opinione popolare c’è bisogno quando a decidere sono le amministrazioni”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“SENZA VITALIZI FINE DELLA CASTA”
È una giornata importante quella di oggi per Riccardo Fraccaro, il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta. «Con la delibera sui vitalizi il M5S archivia definitivamente la Seconda Repubblica. È la fine della casta, inizia l’era dell’equità» scrive su Facebook. Fraccaro parla di «una vittoria senza precedenti» per i cittadini. «Ora tutto è possibile: il cambiamento è inarrestabile, togliamo i privilegi per un Paese più giusto». Proprio il ministro, uno degli autori della battaglia contro i vitalizi nella scorsa legislatura, è stato uno dei primi a commentare la svolta. «Sarà un simbolo per far capire che l’era dei privilegi è finalmente finita» aveva dichiarato precedentemente a Radio Capital. Secondo le prime indiscrezioni il risparmio sarà di circa 40 milioni di euro. Nelle ultime ore però Fraccaro si è occupato anche di altre questioni, a partire dal tema migranti. «L’immigrazione non è una operazione “salviniana”. Stiamo facendo tutto con un coordinamento encomiabile, c’è sintonia».
FRACCARO, DA VITALIZI A MIGRANTI E LANZALONE
Riccardo Fraccaro ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital ha assicurato che sul tema immigrazione c’è massima sinergia tra MoVimento 5 Stelle e Lega. «Ricordo che Di Maio, occupandosi di Ong, fu accusato per primo di intolleranza» ha dichiarato il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta. E poi ha tirato in ballo una questione molto cara al MoVimento 5 Stelle per respingere le voci di un governo a trazione leghista: «Quando ci occuperemo di reddito di cittadinanza ci diranno che siamo schiacciati a sinistra». Fraccaro ha parlato anche di Lanzalone e dello scandalo che ha travolto il progetto per la costruzione dello stadio della Roma. «Non mi risulta che fosse amico personale di Grillo e Casaleggio. L’ho conosciuto per i meriti sul campo, aveva dato una mano incredibile a Livorno». E poi spiega che è impossibile pensare che il M5s sia immune da parte dei suoi componenti di comportamenti illeciti: «Non potremo mai essere perfetti, ma quando qualcuno si comporta male e quando la fiducia viene a mancare, è giusto che venga allontanato. Non c’è la garanzia che tutti si comportino bene».