Si dice favorevole al ritorno della leva obbligatoria, detto in maniera volgare “al militare”, il vice-Premier nonché ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Il leader della lega ha guidato il secondo consiglio dei ministri del governo Giuseppe Conte, vista l’assenza del Premier, impegnato in Canada per il G7 di Charlevoix. Prima di entrare a Palazzo Chigi, il numero del Carroccio si è intrattenuto con alcuni giornalisti che lo stavano aspettando, e incalzato proprio sulla leva ha spiegato: «Io sono personalmente favorevole alla reintroduzione del servizio militare – le parole riportae da Blogo – non solo al mantenimento del servizio civile. Questa è una posizione personale che non c’è nel contratto e non impegna il governo».



“DOMANI SARO’ A COMO…”

Salvini ha precisato che si tratta di una sua opinione personale, e che il nuovo esecutivo non starebbe pensando, almeno per il momento, al reintegro della leva obbligatoria e al mantenimento del servizio civile. Da diverso tempo, comunque, sono molti quelli che chiedono che tale “obbligo” sia reintrodotto, magari in misura ridotta rispetto al passato, ma molto utile per inculcare in chi lo fa l’educazione, il rispetto, la serietà e la disciplina. Salvini è tornato a parlare anche del caso dei due autisti degli autobus di Como, aggrediti da 4 migranti che volevano salire sui mezzi senza biglietti: «Domani andrò a Como a portare l’ennesima solidarietà agli autisti dei mezzi pubblici aggrediti. Non mi sembra giusto che chi arriva nel mio paese chiedendo sicurezza agisca in questo modo. Farò in modo che almeno uno di questi soggetti venga espulso in modo che i comaschi non debbano vederlo più in giro».

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