Si è detto più volte che queste elezioni comunali amministrative 2018 costituiranno un banco di prova per saggiare l’umore degli italiani a pochi giorni dall’insediamento di M5s e Lega ma stando ai numeri chi sembra avere più da perdere sembra essere proprio il Pd. Dei comuni superiori ai 15.000 abitanti, infatti, ben 57 sono stati amministrati da giunte di centrosinistra. Più della metà dei consigli, insomma, sono stati controllati da Pd e alleati, che potrebbero adesso dover rinunciare alla guida di importanti città italiane. Di questi 109 comuni sono 28 quelli le cui amministrazioni uscenti sono formate da coalizione civiche. Alla luce di questi dati chi sembra poter incrementare sensibilmente il proprio bottino è il centrodestra, che controlla soltanto 20 dei 109 comuni chiamati oggi al voto. (agg. di Dario D’Angelo) Qui le ultime notizie per Elezioni Amministrative 2018: i sondaggi. Qui i risultati Comunali: Brescia, Sondrio (Lombardia) – Avellino, Viterbo (Campania e Lazio) – Brindisi, Barletta (Puglia) – Imperia, Ivrea (Liguria e Piemonte) – Catania, Messina (Sicilia) – Siena, Pisa, Terni (Toscana e Umbria) – Vicenza, Imola, Ancona (Veneto, Emilia Romagna e Marche)
LA PARTITA AL SUD
Milioni di cittadini al voto per eleggere sindaci e consiglieri comunali alle elezioni comunali amministrative 2018 di oggi, domenica 10 giugno. A tre mesi di distanza dalle elezioni politiche, i partiti politici si confronteranno in una partita che ha spesso regalato delle sorprese. Un anno fa le amministrative videro stravincere il Centrodestra, che ebbe la meglio sul Centrosinistra anche nelle storiche piazze di sinistra, basti pensare a città toscane ed emiliane. Non pervenuto, invece, il Movimento 5 Stelle. Ora però il quadro politico è cambiato e i pentastellati puntano ad ottenere risultati importanti, soprattutto al Sud: alle politiche il M5s ha ottenuto quasi il 50 per cento nel Meridione, anche se in elezioni locali non ha mai sfondato. Una vera e propria incognita, con le liste civiche che potrebbero fare la differenza. Parola agli elettori. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
6,7 MILIONI DI ELETTORI AL VOTO
Elezioni Comunali 2018, 760 Comuni italiani al voto per eleggere sindaci e consigli comunali. L’eventuale turno di ballottaggio in programma domenica 24 giugno 2018: in totale sono 6,7 i milioni di elettori che oggi si recheranno alle urne in tutta Italia, con grande attenzione al risultato del voto nei capoluoghi di provincia più importanti, ovvero Brescia, Siena, Viterbo, Catania e Messina. Ricordiamo che, a differenza delle elezioni politiche, non è previsto il voto per corrispondenza all’estero. Come sottolineato dal Ministerno dell’Interno, gli italiani residenti all’estero possono votare alle elezioni amministrative unicamente venendo in Italia e fare la propria scelta presso il comune di iscrizione nelle liste elettorali. A tal fine negli scorsi giorni i comuni hanno inviato ai connazionali all’esterno delle cartoline-avviso con l’indicazione della data di votazione. Qui di seguito il video per come si vota alle amministrative di oggi, domenica 10 giugno 2018. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
URNE APERTE DALLE 7.00
Urne aperte in tutta Italia. Da circa un’ora e mezza, precisamente dalle ore 7:00 di questa mattina, sono state spalancate le porte dei seggi dei 761 comuni italiani dove i cittadini sono chiamati ad eleggere il nuovo sindaco e con lui tutta la giunta comunale, o a rieleggere quello vecchio. Ricordiamo che si vota un solo giorno, fino alle ore 23:00 di questa sera ininterrottamente. Le elezioni odierne saranno un primo importante test per il governo formato dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega Nord, che si è costituito soltanto pochi giorni fa. Saranno una sorta di termometro per capire l’umore della gente, nonché la fiducia riposta nei confronti del nuovo esecutivo. Inoltre, si capirà se saranno cambiate (cosa poco probabile), le posizioni del Partito Democratico e di Forza Italia, i due grandi sconfitti durante le precedenti elezioni del 4 marzo. Vi ricordiamo che per votare sarà necessario portare con se al seggio segnato, la scheda elettorale e un documento d’identità in corso di validità. Dalle ore 12:00 inizieranno ad essere comunicati i dati sull’affluenza alle urne. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LO SPOGLIO SUBITO DOPO IL VOTO
Dalle ore 7:00 di domani fino alle 23:00, si voterà in diversi comuni d’Italia per le elezioni comunali 2018. Vi ricordiamo di portare un documento di riconoscimento valdio e la tessera elettorale, dopo di che, dovrete recarvi presso la sezione in cui si è registrati, e che troverete scritta sulla tessera di cui sopra. Una volta che saranno chiuse le urne, inizierà immediatamente lo spoglio, con i risultati che arriveranno quindi nella notte di domenica, o molto più probabilmente il mattino di lunedì. Dalle ore 12:00 alle 19:00, invece, verranno comunicate le percentuali parziali dei votanti, mentre alle 23 di domenica avremo i dati definitivi circa l’affluenza alle urne. Per quanto riguarda la scheda elettorale, non sarà uguale per tutti, perché cambierà a seconda dei nomi dei candidati nonché del numero degl stessi. Indicativamente, sarà divisa in blocchi orizzontali, a sua volta suddivisi in due segmenti: in alto, i nominativi dei candidati a sindaco, e sotto i simboli dei partito della coalizione di cui fa capo lo stesso eleggibile, detti anche liste. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SI VOTA DOMANI IN 761 COMUNI
Domenica 10 giugno in ben 761 comuni italiani si svolgono le Elezioni Amministrative 2018 per rinnovare il Consiglio Comunale ed eleggere ovviamente il nuovo sindaco dei vari paesi e città sparsi in tutto lo Stivale. Per le Comunali 2018, ben 109 al voto sono da considerare “superiori”, ovvero contano più di 15mila abitanti, mentre 652 sono “inferiori”: tra questi comuni al voto ben 20 sono capoluoghi di provincia ovvero Brescia, Sondrio, Imperia, Treviso, Vicenza, Massa, Pisa, Siena, Ancona, Terni, Viterbo, Teramo, Avellino, Barletta, Brindisi, Catania, Messina, Ragusa, Siracusa, Trapani. Come informazioni che valgono per tutti i comuni al voto in queste Amministrative, le operazioni cominceranno alle 7 e le urne chiuderanno alle ore 23, votando un solo giorno (domenica 10 giugno). Per quanto riguarda gli eventuali ballottaggi – ricordiamo che valgono solo per i comuni che superano i 15mila abitanti – la giornata scelta dal Ministero degli Interni per il secondo turno è stata fissata in domenica 24 giugno, sempre dalle 7 alle 23. In entrambe le due categorie di Comunali in arrivo la scheda elettorale resta una e una sola, con le differenze al suo interno che andiamo a scoprire nei due paragrafi qui sotto per ogni possibile dettaglio e chiarimento.
COMUNI SUP. 15MILA ABITANTI
Per tutti i 109 comuni al voto con abitanti superiori ai 15mila verrà consegnata agli elettori aventi diritto una sola scheda elettorale con il nome dei candidati sindaco, affiancati da simboli delle liste/la lista ad essi collegati. Accanto ad ogni simbolo, in aggiunta, vi saranno due righe bianche sulle quali l’elettore potrà scrivere il nome/ i nomi dei consiglieri scelti con la consueta regola della preferenza di genere. Il voto di preferenza, ricordiamolo, non è obbligatorio e si possono esprimere fino a due nomi al massimo, purché ai candidati di genere diverso pena l’annullamento della seconda preferenza. Si vota per il sindaco facendo un segno sul nome (uno solo) di uno dei candidati, mentre si vota per il Consiglio facendo un segno su uno dei simboli delle liste collegate ai candidati sindaco; si dichiara eletto al primo turno il candidato sindaco che ottiene più del 50% dei voti, mentre in Sicilia viene eletto al primo turno il candidato che ottiene più del 40% dei voti. Se ciò non avverrà, si dovrà andare al ballottaggio tra i primi due candidati sindaco come da risultato del primo turno; ricordiamo, da ultimo, che nelle Elezioni Comunali 2018 è possibile optare per il voto disgiunto ovvero votare per una lista diversa da quelle collegate al candidato sindaco prescelto. «Se si fa un segno su un simbolo di lista ma NON su un candidato sindaco, il voto viene esteso automaticamente al candidato sindaco collegato a quella lista», riporta il regolamento della legge elettorale nelle Amministrative.
COMUNI INFERIORI AI 15MILA ABITANTI
Le operazioni di voto per i comuni – la maggiorparte in questa domenica di voto – con abitanti inferiori ai 15mila si semplificano parecchio: sulla scheda elettorale infatti compare solo il nome del candidato sindaco con il simbolo della lista a cui è associato e il voto al candidato sindaco si trasmette automaticamente alla lista collegata, anche senza barrarla. Per tutti i comuni tranne che per il Friuli Venezia Giulia (dove è vietato) è consentito il voto disgiunto tra sindaco e liste non collegate ad esso. A seconda dei comuni – con più o meno di 5mila abitanti – sulla scheda vi sono una o due righe bianche per i voti di preferenza al Consiglio Comunale: in tutti i comuni sopra i cinquemila abitanti sarà possibile dare due preferenze, purché a candidati di genere diverso, mentre nei comuni inferiori a cinquemila abitanti si può esprimere una sola preferenza. Ricordiamo, da ultimo, che nelle regioni a statuto speciale, Sicilia e Friuli Venezia Giulia, in tutti i comuni si possono esprimere due preferenze al Consiglio Comunale.