Durante una normale seduta parlamentare, un insolito intervento di Roberto Giachetti ha spiazzato un po’ tutti per via del suo significato incomprensibile. «Mi rivolgo ai deputati del mio gruppo pregandoli di fare particolare attenzione, a quelli che sono in aula ma soprattutto a quelli che sono fuori» ha cominciato il deputato del Partito democratico e vicepresidente della Camera. «Da questo momento, colleghi, in base a quanto abbiamo stabilito oggi nella riunione del nostro gruppo, scatta lo schema 2: le pere sono mature e l’albero è spoglio. Ripeto: le pere sono mature e l’albero è spoglio». Questo il messaggio in “codice” di Giachetti che ha lasciato interdetti molti di coloro che lo hanno ascoltato. Poi ha pregato tutti i deputati del suo gruppo di prendere atto delle sue parole, incomprensibili ai più. In aula si stava discutendo il ddl sul tribunale di Bari, quindi è partita subito la caccia a possibili riferimenti. Poi Giachetti ha spiegato il senso delle sue parole, sottolineando che la sua era semplicemente una provocazione.



IL FINTO MESSAGGIO IN CODICE PER IL PD: LA SPIEGAZIONE

Roberto Giachetti ha spiegato che con quella provocazione voleva richiamare l’attenzione dell’aula sul fatto che molti colleghi della maggioranza non erano presenti mentre si stava discutendo il caso del tribunale di Bari, la cui sede, quella scelta dal governo, sarebbe di proprietà di persone legate alla criminalità organizzata. «Sono intervenuto per stigmatizzare la responsabilità di gran parte della maggioranza che era fuori dell’aula a farsi i fatti suoi invece di seguire il dibattito» ha spiegato il vicepresidente della Camera sui social. «Perdonatemi se ho usato un luogo così sacro per prenderli un po’ in giro, con un intervento che voleva fargli credere che fosse un messaggio in codice!» ha poi aggiunto. Quella che dunque era solo una provocazione pare che abbia prodotto i suoi effetti, almeno stando a quanto dichiarato da Giachetti: «Il bello, amici, è che ci hanno creduto e si sono precipitati tutti in aula di corsa pensando che si votasse subito!».



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