Si è concluso il voto online su Rousseau per tutti gli iscritti del Movimento 5 Stelle in merito ai candidati da presentare domani in Parlamento per le nomine del Cda Rai: «hanno partecipato alla votazione 20.028 iscritti certificati. Di seguito nome del candidato e voti ricevuti: Beatrice Coletti 6577; Paolo Cellini 4253; Claudia Mazzola 4005; Enrico Ventrice 2779; Paolo Favale 2414», si legge sul Blog delle Stelle pochi istanti fa alla chiusura dei voti sul Consiglio di Amministrazione della Rai. Sono così Beatrice Coletti e Paolo Cellini i due candidati scelti dalla rete per essere proposti all’interno del Cda da domani all’interno delle complesse trattative per le nomine in Parlamento. Per quanto riguarda la prima eletta con distacco nettissimo dal secondo, Beatrice Coletti è una consulente freelance, già produttore esecutivo per Mtv Italia e amministratore delegato di Sportcast, la casa di produzione del canale televisivo Supertennis controllata dalla Federazione italiana tennis. Sei anni fa nel 2012 la Coletti è stata anche consulente di Sky e capo delle produzioni di Fremantle Media Italia, che tra gli altri produce X Factor, Ginnaste-Vite Parallele, The Apprentice. Al secondo posto “eletto” Coletti, milanese 49enne, è un docente di Economia Digitale alla Luiss oggi membro del comitato tecnico di Invitalia. «È stato vicepresidente delle divisioni Internet e Games della Walt Disney a Londra e Parigi, amministratore delegato di Consodata e Buffetti a Roma», spiega l’Ansa: resta fuori per 200 voti la giornalista del Tg1 Claudia Mazzola, di cui qui sotto forniamo un breve tracciato e profilo.
CLAUDIA MAZZOLA FU ATTACCATA SUL BLOG GRILLO
Nello spulciare tra i vari curriculum messi online dal Movimento 5 Stelle per i 5 candidati al Cda Rai, non emerge forse l’elemento più interessante riguardo alla correlazione M5s e candidata forse più “famosa” della lista, Claudia Mazzola. Ebbene, nel 2014 la giornalista venne pesantemente attaccata dal Blog di Beppe Grillo proprio per alcuni servizi svolti per il Tg1: «siamo stanchi di assistere all’ennesimo servizio fazioso del Tg1. A fare disinformazione è stata la giornalista Claudia Mazzola. Nel suo servizio dedica 15 secondi al videomessaggio di Beppe Grillo, riportando solo le parole rivolte a Renzi e oscurando completamente la parte importante del videomessaggio, quella in cui Grillo parla della crisi economica e dello stato drammatico del nostro Paese», scriveva l’allora capo della comunicazione al Senato M5s, Rocco Casalino (oggi leader della comunicazione grillina e portavoce del premier Conte, ndr). Per il Movimento, il lavoro della Mazzola era una «vera vergogna per una tv pubblica che non è più in grado di raccontare la realtà, ma che sa solo deformarla e fare disinformazione». Venne difesa strenuamente dalla Rai e dallo stesso direttore Tg1 Mario Orfeo che disse «Le frasi del Blog si commentano da sole. Per noi sono solo lo sprone a continuare a fare un’informazione libera e indipendente come abbiamo sempre fatto e di cui Claudia Mazzola è una delle nostre migliori interpreti». Oggi è candidata in quota Movimento 5 Stelle al Cda Rai: cosa sia successo nel mezzo, forse, è davvero un mistero..
CDA RAI, DOMANI VOTO ONLINE SU ROUSSEAU
«Solo un’informazione indipendente può renderci liberi e vogliamo giornalisti non asserviti al partito di turno»: così il Movimento 5 Stelle sul Blog delle Stelle mette a punto la votazione online dei 5 candidati membri del Cda Rai. Il Parlamento mercoledì prossimo dovrà eleggere i membri del nuovo Consiglio di Amministrazione con il sistema ormai rodato e approvato con la riforma Rai del Governo Renzi nel 2015: «due membri eletti dalla Camera, due dal Senato. Altri due saranno nominati dal Tesoro e uno dai dipendenti dell’azienda», riporta Repubblica. Non solo i membri, dovrà essere eletto anche il nuovo Presidente della Commissione di Vigilanza Rai e secondo le logiche di accordi tra maggioranza ed opposizione spetterebbe ad un candidato di Forza Italia, che hanno però indicato in Maurizio Gasparri per nulla stimato e voluto dai grillini. Nell’attesa di capire l’evoluzione delle discussioni – sulle quali lo stesso Roberto Fico ha più volte spiegato come «La designazione del cda è il banco di prova della legislatura» – il Movimento di Luigi Di Maio ha indetto una votazione online nella giornata di domani per decidere i candidati da presentare poi in Parlamento per il Cda di Via Mazzini. Il M5s «intende mettere la parola fine alla lottizzazione della tv di Stato, considerata da sempre un territorio da occupare e subordinare agli interessi di parte. Vogliamo dire basta alla concezione distorta del pluralismo come spartizione di un feudo secondo canoni cencelliani. Solo un’informazione indipendente può renderci liberi e vogliamo giornalisti non asserviti al partito di turno. Vogliamo un’azienda che sia realmente un bene comune e faccia servizio pubblico, investendo nel proprio personale interno».
LA CINQUINA DI NOMI: ECCO I CANDIDATI
Non solo, la “rivoluzione” Rai non potrà fare a meno di alcuni punti stabiliti dal board grillino: «qualità del prodotto audiovisivo, la sua fruizione attraverso i diversi dispositivi, la possibilità di commercializzarlo all’estero, costituiranno le sfide più urgenti. Per tali ragioni riteniamo che ad amministrare la Rai non possano essere soltanto i manager con competenze economico-giuridiche, ma anche i soggetti che creano il prodotto televisivo. L’obiettivo è quello di far evolvere la Rai verso un modello di moderna media company che punti sul digitale e sull’innovazione e ne sappia cogliere le sfide, privilegiando prodotti multimediali di qualità e puntando a un’informazione in cui il rigore delle notizie prevalga sui contenitori di commento». Una ricetta sempre più “centralistica” e dirigista, come sempre più spesso la gestione Di Maio sta importante sulle varie linee politiche di questo Governo. Il MoVimento domani dalle 10 alle 19 sceglierà attraverso una votazione online su Rousseau i suoi candidati: «I profili più votati saranno quelli che il MoVimento esprimerà in Parlamento anche in relazione a dove si sono candidati (alcuni profili lo hanno fatto solo in uno dei due rami del parlamento) e tenendo conto della rappresentanza di genere. Ogni iscritto potrà esprimere una sola preferenza», si legge ancora sul Blog M5s che indica poi la cinquina dei nomi. Enrico Ventrice (ex Global vision group Newsnet, si occupa di produzioni tv); Claudia Mazzola (giornalista del Tg1); Beatrice Coletti (manager con esperienze televisive tra La7, Sky, Fox); Paolo Favale (avvocato ed ex dirigente Rai) e Paolo Cellini (manager e prof, insegna alla Luiss di Roma e ha già lavorato con Microsoft e Walt Disney).