Giovanni Tria, ministro dell’Economia del Governo M5s-Lega, è intervenuto in audizione alla Commissione Finanze del Senato ed ha fatto il punto della situazione sui conti pubblici. Diversi i quesiti ai quali ha risposto, a partire dalla pace fiscale: sulla manovra voluta fortemente dal Carroccio, Tria ha evidenziato che non si tratta di “un condono”, ma l’obiettivo è quello di venire incontro ai cittadini. Non poteva mancare una analisi sul reddito di cittadinanza che, dopo aver evidenziato le condizioni necessarie per l’attuazione, sarebbe “una trasformazione del welfare”. Una battuta dedicata anche alle fatturazioni elettroniche, che “dal primo gennaio 2019 costituiranno un obbligo generalizzato anche nelle cessioni tra privati”. E successivamente “verrà abrogato lo spesometro: l’acquisizione dei dati delle fatture in tempo reale sarà uno strumento di controllo potente e allo stesso tempo un alleggerimento dei controlli invasivi sui contribuenti”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“CRESCITA IN RALLENTAMENTO”

Giovanni Tria, “crescita in rallentamento”: il ministro dell’Economia è intervenuto in audizione alla Commissione Finanze del Senato ed ha fatto il punto della situazione sul lavoro del Mef. Tra i punti fondamentali quello relativo alla crescita, sul quale ha sottolineato: “Nel 2018 si registrano ancora tassi positivi ma a un ritmo lievemente inferiore a quello medio del 2017”. Il responsabile del Ministero ha evidenziato che è “ancora possibile conseguire nel 2018 una crescita non lontana da quella programmata”, sottolineando che “il quadro internazionale fa prevedere un rallentamento”. Un rallentamento per i Paesi europei indicato anche dagli istituti internazionali e che avrà “un impatto anche sull’economia del nostro Paese per le forti interdipendenze”. Tra i temi affrontati anche quello della pace fiscale, tanto caro alla Lega: “Non significa varare nuovi condoni, ma avere un Fisco amico del contribuente, che riesca a favorire l’estinzione dei debiti”.



TRIA SU FLAT TAX E REDDITO DI CITTADINANZA

Giovanni Tria in Commissione Finanze del Senato ha dato un importante aggiornamento per quanto riguarda la flat tax: “Il Mef ha avviato una task force per analizzare i profili di gettito in vista della definizione della tassa piatta, in un quadro coerente di politica fiscale e in armonia con i principi della Costituzione riguardo alla progressività, che il sistema Irpef fa fatica a garantire”. Gli obiettivi sono quelli di “rendere la tassazione più favorevole alla crescita, migliorare la tax compliance e preparare il terreno alla riduzione di pressione fiscale”. L’economista ha anche trattato il delicato argomento reddito di cittadinanza: “Si farà trasformando strumenti di protezione sociale in altri strumenti”. Tria ha evidenziato che poi si vedrà “il costo differenziale e come introdurlo gradualmente”. Il ministro ha comunque sottolineato che sia flat tax che reddito di cittadinanza arriveranno compatibilmente “con gli spazi finanziari”.

Leggi anche

5,7 MLN DI ITALIANI IN POVERTÀ ASSOLUTA/ I numeri che ricordano i limiti dei sussidi