EMG (8 LUGLIO): LEADER PD, CHI DOPO RENZI..
I sondaggi politici espressi da Emg Acqua sulla situazione attuale del Partito Democratico prendono in ipotesi il prossimo futuro, dalle Primarie al Congresso passando per i prossimi appuntamenti elettorali tutti nel 2019: chi sarà il nuovo leader dopo la stagione (doppia) di Matteo Renzi? Secondo i sondaggi, non è preso in esame la possibilità che sia lo stesso ex premier ed ex segretario a riproporsi come candidato: ma escluso appunto lui, chi potrebbe essere il “nome” nuovo per riportare in auge il Partito Democratico? Secondo gli elettori intervistati, Gentiloni al 36% resta ancora il candidato perfetto, doppiando addirittura il possibile vincitore delle Primarie (stando ad altri recenti sondaggi) Nicola Zingaretti al 19,4%. Sotto il 15% l’attuale segretario Martina che non “scalda” i cuori degli elettori: ancora meno, in ipotesi di leader Pd, per Graziano Delrio (9,3%) e Carlo Calenda (4,3%, ex Ministro dello Sviluppo Economico del Governo Gentiloni).
QUORUM-CATTANEO ZANETTO (6 LUGLIO): MEDIA E PARTITI, LE FAKE NEWS
Il problema delle fake news riguarda non solo i cittadini che si ritrovano a leggere le notizie e tentare di interpretarle: anche i Parlamentari di questa legislatura, a fronte dei sondaggi condotti dallo studio associato Quorum-Cattaneo Zanetto & Co si ritrovano con il problema della veridicità delle notizie specie su ambiti politici e sociali che li riguardano più da vicino. La tendenza è fidarsi di più delle testate estere, con i 90 Parlamenti sottoposti al sondaggio che hanno espresso con voti da 0 a 10; la Bbc prende un 7,5 di media, il NYT il 6.4 mentre la più fidata in Italia resta l’Ansa con voto 8 di media da parte dei politici di ogni tipologia di partito. Fidati e attendibili anche l’Agi (7,2), il Tg di Enrico Mentana su La7 (6.7) e Rai News, tale quale a Sky Tg24 (6,6). Molto bene Il Sole 24 ore (7.3), molto male Repubblica considerato alla stessa stregua di Libero, Giornale, Fanpage e Il Foglio (tutti tra il 4 e il 5 come punteggio medio). Sale il Fatto Quotidiano in fiducia (6), scende la Stampa, 5,6 nell’attendibilità anti-Fake news.
TERMOMETRO POLITICO (LUGLIO): SALVINI-SAVIANO, VINCE IL MINISTRO
Secondo gli ultimi sondaggi prodotti da Termometro Politico, nella sfida-querelle molto poco “onorevole” tra lo scrittore di Gomorra Roberto Saviano e il Ministro degli Interni Matteo Salvini, non vi è partita alcuna: gli elettori al 63,8% scelgono la linea del Ministro sui migranti, sulla gestione del Viminale e sui primi mesi da leader di fatto incontrastato della maggioranza di Governo Lega-M5s. Gli attacchi social dello scrittore partenopeo, gli appellativi di “Ministro della malavita” e quant’altro non hanno gli giovato bensì hanno accresciuto la stima e il consenso nel Ministro del Carroccio, attaccato da Saviano come “becero razzista”. Solo il 17,7% sta con Saviano nella sfida-querelle mediatica, mentre il 16,5% non dà ragione a nessuno dei due: in generale, lo scrittore di Gomorra non gode di ottima “salute” sul fronte consensi in Italia, visto che il 33,5% addirittura avrebbe fatto pubblicità alla Camorra più che contrastarla, mentre il 21,5% è convinto che abbia scritto bei libri ma copiando anche da altri. Insomma, dei due personaggi chi sceglie l’elettorato italiano ad oggi – stando ai dati campione del TI – è abbastanza chiaro..
BIDIMEDIA (13 LUGLIO): LE INTENZIONI DI VOTO, LEGA PRIMO PARTITO
Secondo i sondaggi prodotti da Bidimedia, le ultimissime intenzioni di voto su scala nazionale mostrano un nuovo sorpasso della Lega al Movimento 5 Stelle in testa al gruppo dei partiti italiani: Salvini, al momento, convince più di Di Maio nei primi mesi di Governo arrivando ad ottenere un 29% complessivo di consensi, realtà quasi insperata dal Carroccio solo qualche mese fa prima delle Elezioni Politiche (dove gia il 17% sembrava una incredibile vittoria). Il Movimento 5 Stelle cala e scende al 28%, anche se resta saldamente davanti alla terza forza – il Pd – ancorato ancora al 18% su scala nazionale. È crisi senza fondo per Forza Italia che va sotto il 10% ormai stabilmente nei tanti sondaggi politici di questo luglio: per Berlusconi ora è nettamente più vicino il livello di Fratelli d’Italia (4%) che non l’alleato-rivale del Carroccio. Altro dato interessante è come si comporta la Sinistra, quella radicale extra Pd e anti dem: ebbene, con LeU al 2,8% e Potere al Popolo al 1,8% non sembra ancora sfondare e potere rappresentare un’alternativa credibile e possibile al naufragio attuale del Centrosinistra italiano.