Anche Alessandro Di Battista ha commentato il caso del deputato M5s assenteista Andrea Mura. Per l’ex deputato pentastellato «difendere la propria forza politica ad ogni costo è da idioti, non da cittadini sovrani». Per questo dice di aver «apprezzato la presa di posizione del Movimento sul suo parlamentare assenteista che sostiene si possa fare politica in barca». E quindi Di Battista ha esortato Mura a seguire la sua “passione”: «Ci andasse pure in barca, senza essere parlamentare e restituendo gli stipendi che si è preso fino ad oggi senza aver lavorato adeguatamente». Di Battista si sente al sicuro su come verrà gestita la vicenda, visto che al timone del MoVimento 5 Stelle c’è Luigi Di Maio: «Siamo fortunati ad avere un ministro come Luigi. Ha già preso decisioni estremante coraggiose e presto ne prenderà altre. Il suo coraggio è un esempio per me e spero lo sia per tutti gli esponenti del Movimento 5 Stelle». (agg. di Silvana Palazzo)
CODACONS: “ESTREMI PER IL REATO DI PECULATO”
Interviene anche il Codacons in merito alla vicenda del deputato del Movimento 5 Stelle, Andrea Mura, che ha registrato il 96% delle assenze in parlamento, passando gran parte della sua giornata in barca. L’associazione dei consumatori ha denunciato alla procura della repubblica di Roma il suddetto, con un esposto. Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha commentato la vicenda con tali parole: «Non esistono giustificazioni al comportamento di Mura. Il Deputato ha ricevuto un preciso mandato da parte dei cittadini che lo vincola a svolgere il proprio ruolo nelle sedi opportune, e tra queste non rientrano barche a vela e vacanze in mare. Ruolo che viene lautamente ricompensato attraverso lo stipendio da parlamentare che egli riceve ogni mese e tutti i privilegi connessi». Secondo Rienzi, tali assenze ingiustificate, nonostante il compenso ricevuto, potrebbero «addirittura configurare il grave reato di peculato». Stando a quanto conclude il Codacons, le autorità dovranno ora effettuate apposite verifiche, per confermare o meno un gravissimo danno, non soltanto economico, a livello della pubblica amministrazione e della collettività. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DI MAIO: “SI DIMETTA”
Anche Luigi Di Maio “molla” Andrea Mura, il deputato M5s assente al 96% delle sedute in Parlamento che ha affermato di voler fare politica dalla barca e di voler interpretare un ruolo da “testimonial” per salvare gli oceani dalla plastica. Oggi il capo politico dei grillini, come riportato da La Repubblica, a margine dell’assemblea dell’alleanza delle cooperative italiane, ha dichiarato:”Le sue considerazioni, spero false, unite al livello di assenza, dovrebbero indurre il parlamentare M5S Andrea Mura a dimettersi”. Di Maio ha spiegato che Mura “doveva già essersi dimesso perché quelle dichiarazioni non solo sono inaccettabili, ma dobbiamo considerare che i parlamentari, incluso io, sono dei privilegiati e fanno un lavoro da privilegiati con uno stipendio da privilegiati e quindi sono i primi che devono stare chiusi dentro alla Camera e al Senato a lavorare sulle leggi e sui provvedimenti per migliorare la qualità della vita degli italiani”. (agg. di Dario D’Angelo)
ANCHE I VERI NAVIGATORI CONTRO ANDREA MURA
Le dichiarazioni di Andrea Mura, il parlamentare M5s che dall’inizio della legislature ha collezionato il 96% di assenze, non ha irritato soltanto il partito di Luigi Di Maio, che lo ha invitato a dimettersi dalla sua carica. No, le parole dello skipper che all’Aula ha detto di preferire la barca, dell’eletto che si è auto-descritto come un “testimonial” per ” salvare gli oceani dalla plastica”, ha infastidito anche il mondo dei navigatori. Basta prendere le dichiarazioni di un suo omonimo velista sardo Gaetano Mura che, come riporta l’Agi, ha criticato aspramente il deputato grillino:”Mi spiace, tra l’altro, che questo episodio possa sporcare il mondo della vela e dello sport fatto di tante persone serie e valide. Il politico e lo sportivo non dovrebbero mai dimenticarsi del potere comunicativo e della visibilità nelle loro mani. Devono stare ben attenti a non far passare l’idea che non si possa onorare e snobbare l’impegno preso con i cittadini”.
Secondo Gaetano Mura, infatti, “gli oceani non si salvano blaterando e nemmeno inventando sistemi che costano milioni e milioni di euro per interventi spot, episodici, non risolutivi”, sostiene Gaetano Mura. “Gli oceani si possono salvare, ammesso che ci sia ancora in tempo, consumando meno ed evitando di inquinarli. Ma questo si fa cambiando e stimolando a cambiare i comportamenti negativi per l’ambiente. E poi servono delle buone leggi. In questo ultimo caso si approfitta del fatto di essere stati onorati del mandato parlamentare e si contribuisce ad approvare le norme”. (agg. di Dario D’Angelo)
LA GIORNATA TIPO DI ANDREA MURA
Verrà ricordato come il deputato “navigatore”, ma Andrea Mura, il parlamentare M5s che finora ha collezionato il 96% di assenze in Parlamento preferendo fare il “testimonial” in barca per “salvare gli oceani dalla plastica”, potrebbe presto vedersi costretto a rinunciare al suo particolare “status”. La nota congiunta firmata dai capigruppo M5S alla Camera e al Senato Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli rappresenta di fatto una presa di posizione molto dura da parte dei grillini, che hanno invitato il loro collega a presentare le dimissioni da parlamentare. Andrea Mura non ha ancora chiarito se ascolterà o meno questo consiglio. Fatto sta che qualcosa per onorare il mandato assegnatogli dagli elettori, il deputato pentastellato sostiene di farlo. Anche dalla barca a vela. Non ci credete? Ecco la sua giornata tipo:”Mi sveglio alle 5 del mattino e mi precipito a preparare la barca. Dalle 10 alle 13 in ufficio a Cagliari per il lavoro da deputato. Pranzo alle 14 e alle 16 di nuovo in ufficio per rispondere alle email e poi palestra dalle 19 alle 21″. Quando si dice che il Parlamento non è più centrale…(agg. di Dario D’Angelo)
CAPIGRUPPO M5S A MURA:”DIMETTITI”
La vicenda del “deputato in barca a vela” Andrea Mura non poteva passare inosservata, e così è arrivata anche la censura con l’invito alle dimissioni da parte dei Capigruppo in Parlamento del Movimento 5 Stelle, D’Uva e Patuanelli, che hanno invitato Mura a lasciare il suo ruolo di parlamentare perché incompatibile, considerando anche le tante assenze totalizzare alla Camera dei Deputati, con lo stile di vita da “uomo in barca a vela” che tanto scandalo ha destato anche fuori dall’ambiente pentastellato. Non ha retto la giustificazione, che è parsa ancor più grave del comportamento stesso, di Mura che aveva affermato come l’attività di parlamentare potesse essere portata avanti anche in barca. Fare politica in mezzo al mare è un’innovazione che il Movimento 5 Stelle non vuole apportare, vedremo se alla richiesta dei Capigruppo seguiranno le dimissioni di Mura. (agg. di Fabio Belli)
LE ACCUSE DELLA PICIERNO (PD)
È un coro praticamente quasi unanime di critiche quello che i suoi colleghi, non solo alla Camera, rivolgono ad Andrea Mura, deputato del Movimento 5 Stelle nelle ultime ore ribattezzato parlamentare-skipper dato che, fino ad ora, nella nuova legislatura ha collezionato il 96% di assenze dai lavori in aula. Il diretto interessato, una volta sollevato il polverone sul numero delle sue presenza, ha candidamente ammesso che, a suo dire, si può fare politica anche in barca e che i vertici pentastellati sapevano di questa sua decisione, volta a girare i mari con la sua imbarcazione anche per sensibilizzare su alcuni temi di tutela ambientale delle acque. Ad ogni modo, dopo la polemica a base di botte e risposte col suo corregionale sardo Ugo Cappellacci, esponente di Forza Italia, all’attacco è partito il Pd con la pasionaria Pina Picierno che ne ha chiesto le immediate dimissioni. L’esponente di spicco dei dem ha ironizzato spiegando che forse Mura ha preso troppo alla lettera “le sparate del guru Casaleggio sull’inutilità del Parlamento”, questa la stilettata della Picierno che ha pure aggiunto che, tuttavia, “lui però è profumatamente pagato dai cittadini italiani per sedere a Montecitorio e non per stare in mezzo al mare”, invitandolo a lasciare lo scranno parlamentare per dedicarsi a tutte le regate che vuole. (Agg. di R. G. Flore)
IRONIA E RABBIA SUI SOCIAL
Sono un mix fra ironia e rabbia, le reazioni dei lettori alle recenti dichiarazioni di Andrea Mura, deputato del Movimento 5 Stelle, che ha il record di assenze, pari al 96% delle sedute in Montecitorio. Lo stesso si è difeso dicendo che la politica la fa in barca, comunicando altri tipi di messaggi come la Rotta del Rum, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inquinamento dei mari e degli oceani. Sui social, come detto sopra, c’è chi la prende sul ridere, come ad esempio Paolo, che ammette: «Speriamo che i porti chiudano anche per lui». Simile il commento di Emanuele, che invece scrive: «Il vento è cambiato talmente tanto che non riesce più ad attraccare per andare in Parlamento». Gianna infine scrive: «Che problema c’è se va in barca? Ha diritto di stare dove più gli aggrada! In fin dei conti lo paghiamo solo 15.000 euro al mese, una miseria! Spero gli rimborsino anche le spese di cambusa, poverino!». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CAPPELLACCI NE CHIEDE LE DIMISSIONI
A pochi giorni dal suo insediamento nell’incarico, il deputato M5s, Andrea Mura, ha già registrato un triste record collezionando ben il 96% delle assenze. Alle accuse del forzista Cappellacci lui ha risposto in modo pacato spiegando di aver messo in primo piano la sua barca rispetto agli uffici parlamentari. Mura però, replicando alle accuse ha anche spiegato di non essersi mai nascosto al cospetto del Movimento circa le sue reali intenzioni, ovvero quelle di non voler fare il parlamentare bensì “il testimonial per salvare gli oceani dalla plastica”. Skipper dell’open 50 “Vento di Sardegna” e componente del team de “Il moto di Venezia” nel 1989, Mura ha ampi programmi per il futuro ma non avrebbero nulla a che vedere con la politica. Il prossimo novembre, come riporta Corriere.it, ha spiegato di essere impegnato nella “Rotta del rum”, una regata in solitario dalla Francia ai Caraibi. In realtà anche questo suo prossimo impegno avrà un risvolto politico poiché userà la sua imbarcazione come messaggio, quello di salvare gli oceani dalle microplastiche. Nonostante le sue parole, spiega l’Ansa, Cappellacci rilancia e ne chiede le dimissioni a gran voce: “E’ il testimonial della casta a 5 stelle. Si dimetta e vada a fare la spalla agli spettacoli di Beppe Grillo. Mentre i comuni cittadini per ricevere uno stipendio devono andare a lavoro per Mura la logica per cui lo Stato ti paga e tu devi andare in Parlamento sarebbe un discorso moralista”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IL 96% DELLE VOLTE NON PRESENTE A MONTECITORIO
La politica si può fare anche in barca. Ad affermarlo è Andrea Mura, deputato del Movimento 5 Stelle, intervistato quest’oggi dal quotidiano Nuova Sardegna. Il politico è stato accusato da Ugo Cappellacci, parlamentare di Forza Italia, di essere stato assente per il 96% delle volte a Montecitorio, e il diretto interessato ha replicato così: «L’attività politica non si svolge solo in Parlamento, Si può svolgere anche su una barca. Io l’ho detto fin dall’inizio, anche in campagna elettorale, che il mio ruolo, più che quello di parlamentare, sarebbe stato quello di testimonial a difesa degli oceani».
TUTTO PRONTO PER LA “ROTTA DEL RUM”
Mura afferma di recarsi alla Camera una volta alla settimana per la commissione Trasporti, giustificando le sue assenze con tali parole: «Capisco l’incredulità, ma io l’ho detto fin dall’inizio al Movimento che non volevo fare il parlamentare ma il testimonial per salvare gli oceani dalla plastica». Mura preferisce la barca al rinchiudersi in parlamento, ed è per questo che a novembre sarà impegnato nella “Rotta del rum”, una regata in solitario che partirà dalla Francia e giungerà ai Caraibi, per trasmettere un messaggio fondamentale: «Salvate gli oceani dalle microplastiche – dice – per la prima volta uno sportivo ancora in attività sarà testimonial della Camera dei deputati su un tema che interessa tutti». E a chi fa notare che lo stipendio statale viene comunque percepito nonostante le assenze, Mura replica così: «E’ probabile che quei soldi finiscano nel fondo microcredito istituito dal M5S. Ci sto pensando».