Non si placano le polemiche politiche il giorno dopo l’intervista in cui Davide Casaleggio ha vaticinato il superamento del Parlamento nel giro di “pochi lustri”. Ad insorgere contro le affermazioni del presidente di Rousseau sono le opposizioni, dal Pd a Forza Italia, con il M5s evidentemente in imbarazzo per le esternazioni del figlio del fondatore Gianroberto. Tra gli attacchi più pesanti a Davide Casaleggio c’è quella di Maria Elena Boschi, l’amazzone renziana che dei grillini è stata uno dei bersagli preferiti dopo il caso Banca Etruria:”La nostra riforma costituzionale prevedeva di superare il Senato e ci hanno accusato di deriva autoritaria. Adesso che Casaleggio chiede di eliminare tutto il Parlamento dove sono i custodi della Costituzione? Tutti in ferie? doppiamorale”. Critiche arrivano anche da Leu:”Non giriamo attorno alle parole: una democrazia senza un Parlamento che rappresenti i cittadini è una dittatura, magari illuminata grazie all’interazione della “rete”, ma pur sempre una dittatura”. (agg. di Dario D’Angelo)



FRACCARO, “VALORIZZARE PARLAMENTO”

La voce di un altro Ministro, Riccardo Fraccaro a capo del dicastero per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, si è levata riguardo le dichiarazioni di Davide Casaleggio riguardo un possibile, futuro superamento dell’istituzione del Parlamento. Ma stavolta la valutazione non è stata critica, e anzi Fraccaro ha ritenuto le parole di Casaleggio in grado di valorizzare il ruolo delle Camere nelle istituzioni. “La riflessione di Casaleggio riguarda una sfida che abbiamo di fronte: valorizzare il Parlamento nell’ottica di una funzionalità rinnovata. Vogliamo integrare la rappresentanza con la democrazia diretta per restituire le istituzioni ai cittadini. È questo l’obiettivo del M5S.” Questa la dichiarazione di Fraccaro che pone di nuovo in disaccordo le diverse anime del Movimento 5 Stelle sull’argomento, in considerazione di quanto dichiarato dal Presidente della Camera Fico in merito. (agg. di Fabio Belli)



FICO: “CENTRALITA’ DELLE CAMERE”

E’ trapelato imbarazzo tra le fila del Movimento 5 Stelle riguardo le dichiarazioni di Davide Casaleggio, che ha parlato di un Parlamento che sarà presto obsoleto nelle prossime forme di Governo. C’è da dire che tra gli esponenti pentastellati ha prevalso un silenzio che non ha contraddetto Casaleggio, ma non ha sostenuto neppure posizioni che potrebbero essere considerate irrispettose nei confronti delle istituzioni. Solo il Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, convocando la conferenza dei presidenti di Commissione, ha difeso con una dichiarazione ufficiale la centralità delle Camere: “Credo fortemente nella centralità del Parlamento e ritengo che il suo operato vada valorizzato nell’interesse collettivo,” ha affermato Fico, ma la polemica, anche con le altre forze politiche, è destinata ad alimentarsi ulteriormente, considerando anche le reazioni delle opposizioni alle affermazioni di Davide Casaleggio. (agg. di Fabio Belli)



FORZA ITALIA: “M5S COME I GIACOBINI”

Del resto, se non servirà più lo stipendio perché ci sarà il reddito di cittadinanza, a cosa potrebbe più servire il Parlamento? Il Movimento 5 Stelle, nelle parole del proprio ideologo attuale Davide Casaleggio (figlio del fondatore Gianroberto), affronta il tema del “futuro” con una dichiarazione choc che sta occupando quotidiani, segreterie di partito e anche social, tra la gente normale: «Oggi grazie alla Rete e alle tecnologie, esistono strumenti di partecipazione decisamente più democratici ed efficaci in termini di rappresentatività popolare di qualunque modello di governo novecentesco. Il superamento della democrazia rappresentativa è inevitabile». In una lunga intervista alla Verità di Maurizio Belpietro, il presidente della Casaleggio Associati “segue le orme” del sodale Beppe Grillo dilettandosi in una fantomatica provocazione “futurista”: il Parlamento non servirà più, o quantomeno «ci sarebbe con il suo primitivo e più alto compito: garantire che il volere dei cittadini venga tradotto in atti concreti e coerenti. Tra qualche lustro è possibile che non sarà più necessario nemmeno in questa forma».

LA LEVATA DI SCUDI ANTI-M5S: “SONO GIACOBINI AL POTERE”

Con un suono che “riecheggia” lo spirito della Rivoluzione Francese – del resto il portale “innovativo” del Movimento 5 Stelle si chiama non a caso Rousseau – Casaleggio ha voluto “alzare i toni” affermando che i modelli novecenteschi «stanno morendo, dobbiamo immaginare nuove strade». Inevitabili e comprensibili le reazioni delle opposizioni che non perdono l’occasione di attacca la presunta deriva “anti-democratica” dei grillini: «Secondo Casaleggio la democrazia rappresentativa è ormai superata e il Parlamento sarà presto inutile, questione di qualche anno. Prima capiamo tutti che tra l’autoritarismo del M5s e quello della Lega non c’è alcuna differenza, meglio sarà per la sinistra italiana», scrive su Twitter il Presidente Pd Matteo Orfini. Rosato, deputato dem, fa ancora di più e scrive su Facebook «Un’affermazione coerente con la teoria di chi considera la democrazia rappresentativa come un problema da superare, di chi guarda alla Russia di Putin o al Venezuela di Chavez come modelli, di chi pensa che le decisioni sui destini delle società di Stato le possa prendere il Lanzalone di turno, su incarico di una Srl milanese».

Il deputato di Forza Italia e Capogruppo della Commissione Lavoro, Paolo Zangrillo, definisce i grillini “giacobini” del XXI secolo e attacca il pensiero di Casaleggio jr: «Le dichiarazioni di Casaleggio non mi stupiscono come tutti i giacobini e i rivoluzionari – di facciata – nella storia, arrivati al potere grazie alle regole democratiche vorrebbero poi soffocarle, imbavagliando la democrazia o sopprimendola». Non solo, secondo il berlusconiano doc, il M5s è il partito politico con il minor tasso di democrazia interna dell’intera Repubblica italiana, «Casaleggio farebbe bene a smettere di raccontare favole agli elettori sostenendo che il Parlamento é un istituto superato. Sappiamo perfettamente che l’obiettivo ultimo di questa idea coincide con il core business della sua azienda: la piattaforma Russeau. Non c’è nulla di democratico e partecipato in quella piattaforma che é solo una fabbrica di fake news, dove gli iscritti non possono dialogare tra loro, giostrati come burattini dalla Troika Grillo-Caseleggio-Di Maio».