Dalle dichiarazioni del Ministro degli esteri Moavero, è apparso evidente come il Governo Italiano, dopo un momento di grande tensione, abbia chiara la necessità di lavorare in concertazione con Bruxelles e l’Unione Europea per trovare un giusto accordo sulla redistribuzione dei migranti. In particolare a Bruxelles si è presa in considerazione l’ipotesi di creare centri controllati negli stati membri dell’Unione. Questi centri riceveranno finanziamenti dalla stessa Unione Europea, e all’interno di essi saranno effettuate le registrazioni dei migranti e dei profughi di guerra. Ma non saranno le uniche categorie coinvolte, saranno infatti previste anche piattaforme di sbarco nei paesi chiamati a ospitare i migranti. Sempre su proposta di Bruxelles dovrebbe essere messo a punto un meccanismo di incentivi da riconoscere agli Stati membri in base al numero dei migranti accolti. Soluzioni che potrebbero portare l’Italia a trattare ad un tavolo per un accordo a lungo termine. (agg. di Fabio Belli)
FICO “UE SOLIDALE”
Secondo il Presidente della Camera Roberto Fico, la posizione del Ministero degli Esteri è condivisibile tout court, anche dal punto di vista politico nei rapporti con l’Unione Europea: «Dobbiamo riuscire ad avere una politica molto più lungimirante e seria con la Libia, perché la Libia non è né un Paese né un porto sicuro. Non possiamo girarci dall’altra parte». Per il n.1 di Montecitorio – che in diverse occasioni ha rappresentato in questi primi mesi di Governo una linea più “soft” rispetto a Salvini e lo stesso Di Maio – il primo punto da considerar è sempre «salvare vite in mare sempre e comunque. Poi si si deve imparare a gestire l’accoglienza e l’integrazione». Fico poi prova a lanciare un “mini-appello” a Bruxelles annunciando, «Se avessimo un’Europa solidale che cercasse di integrare, anche le emergenze non esisterebbero più». Intanto il Governo Lega-M5s ha fatto sapere che è stato chiuso e raggiunto il patto Anac e Viminale per una nuova elaborazione «di un nuovo capitolato-tipo per gli appalti di beni e servizi nel settore dell’accoglienza migranti. L’obiettivo è rideterminare i servizi essenziali di prima accoglienza e relative prestazioni, calibrandoli sulle diverse tipologie di accoglienza e favorendo una gestione standard e più trasparente. L’Anac fornirà supporto tecnico-giuridico», riporta l’Ansa. (agg. di Niccolò Magnani)
LA DISTANZA TRA SALVINI E MOAVERO
Sono arrivate un po’ a sorpresa, nel corso del suo viaggio diplomatico in Germania dove è stato accolto dal suo omologo tedesco, le parole del Ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi che, di fatto, ha annunciato come in Italia i porti resteranno aperti almeno per altre cinque settimane, ovvero il tempo necessario affinché la UE non arrivi alla “modifica operativa” delle regole operative della cosiddetta Missione Sophia. A dire la verità, già qualche tempo fa il titolare del dicastero degli Esteri aveva provato a sdoganare il tema in quel di Bruxelles, ricevendo un due di picche ma stavolta pare che Moavero voglia mettere nuovamente in agenda la questione: intanto, però, ha di fattoi smentito quanto va dicendo il Ministero degli Interni, Matteo Salvini, a proposito della chiusura di tutti i porti della penisola italiana nei confronti delle Ong straniere, prima su tutte quella Open Arms alla quale anche oggi ha rivolto un “pensiero” su Facebook, sottolineando che l’imbarcazione si sta dirigendo verso il Canale di Sicilia, nei pressi della zona Sar libica e promettendo ai suoi follower di tenerli aggiornati. Si profila un nuovo scontro con l’organizzazione non governativa, a bordo della quale c’è anche Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana, oltre interno al Governo che con il collega Moavero? (Agg. di R. G. Flore)
MOAVERO, “PORTI APERTI IN ITALIA ALMENO FINO A…”
Non faranno sicuramente piacere a Matteo Salvini, le recenti dichiarazioni rilasciate dal ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi. Parlando da Berlino, dopo aver colloquiato con la controparte tedesca, Heiko Maas, l’esponente del governo giallo-verde ha aggiornato le novità in tema di migranti: “Porti aperti dell’Italia”. Parole che suonano come una novità, vista la recente politica di “porti chiusi” del Bel Paese ai profughi. «Durante il periodo necessario a raggiungere una revisione delle regole operative della missione militare Sophia – dice Moavero, come riportato da TgCom24.it – l’Italia garantirà l’approdo nei suoi porti alle persone salvate dalle navi».
“UNA SITUAZIONE TEMPORANEA”
La situazione sembrerebbe però essere solo temporanea, visto che a breve dovrebbe modificarsi il Sophia: «Nel giro di qualche settimana – ha aggiunto il titolo del ministero degli esteri – si arriverà alla modifica delle regole operative della missione militare europea Sophia che dovrebbe porre fine allo sbarco delle persone salvate in un unico Paese». Domani la Commissione europea presenterà la proposta sui migranti, nel documento si dovrebbe fare riferimento «ai centri – si legge su TgCom -negli Stati membri in base alla conclusioni raggiunte al Consiglio europeo di fine giugno e dunque su base volontaria e del sostegno europeo a riguardo».