QUORUM (4 LUGLIO): I PARTITI E L’USCITA DALL’EURO
È stato chiesto dagli operatori dei sondaggi Quorum-YouTrend ad un largo campione di intervistati cosa ne pensassero se si votasse oggi in Italia per il restare o l’uscire dall’Euro. Sull’onda della Brexit e dopo i lanci da campagna elettorali di Lega e M5s di stampo euroscettico, anche da noi si è cominciato a parlare di possibile referendum sull’Euro (quasi impraticabile a meno di modifiche costituzionali, ndr): ebbene, il 74,2% ad oggi rimarrebbe comunque in Europa, mentre solo il 22,5% direbbe “addio” a Bruxelles optando per una visione ancora più sovranista. Scendendo nelle pieghe delle cifre, all’interno dei “leave” troviamo il 94,1% degli elettori Pd, il 73,6% di Forza Italia, il 68,4% del Movimento 5 Stelle e infine il 63,1% dei leghisti. Interessante il dato del sondaggio anche su coloro che spingono invece per l’ItalExit: solo il 5,5% degli elettori dem, il 25% dei votanti Forza Italia e soprattutto il 32,8% della Lega che batte il 28,1% degli elettori grillini.
TECNÈ (25 LUGLIO): CHI PIÙ IN CRISI TRA PD E FORZA ITALIA?
In una intervista esclusiva al Sussidiario.net, il presidente dell’istituto di sondaggi Tecnè – Carlo Buttaroni – ci ha raccontato come i due partiti dell’opposizioni più in vista ma anche più in crisi si stanno rapportando ai prossimi mesi di difficile contrasto allo strapotere (attuale) del Governo gialloverde. In particolare, secondo Tecnè oggi il Pd vale il 18% mentre Forza Italia scende all’11%, comunque con qualche punto in più rispetto ad altre case sondaggistiche: eppure, tra i due, secondo Buttarono chi è messo “peggio” è proprio il Partito Democratico. «Ma il punto è che Forza Italia ha vinto le amministrative, il Pd ha perso le politiche e anche le amministrative e soprattutto è senza leader, Forza Italia il leader ce l’ha», ci ha spiegato Buttaroni a cui abbiamo anche chiesto se in futuro Berlusconi e Renzi (o chi verrà dopo di lui) potranno pensare ad una alleanza comune contro la forza dei partiti “populisti” Lega e M5s: «Nel 2014 il Pd sembrava imbattibile, quest’anno ha perso gran parte del suo consenso. Nel 2008 il Pdl ottenne quasi il 40% dei voti, alle elezioni successive, nel 2013, FI manteneva un buon bacino di voti e la Lega era debolissima. Oggi la Lega è il partito di riferimento della coalizione di centrodestra, il consenso cambia velocemente in riferimento alle proposte che si fanno ai cittadini».
IPSOS (18 LUGLIO): I PROBLEMI DEGLI ITALIANI, LAVORO E STRADA
Interessante e non usuale il sondaggio emerso da Ipsos sui “problemi” principali che affliggono la quotidianità dei cittadini sparsi in tutta Italia: a sorpresa, infatti, si scopre che il nodo immigrazione viene ridimensionato se si estende la domanda ad un campione nazionale, mentre temi come lavoro o sicurezza sulle strade diventano centrali e determinanti. Il 23,4% degli elettori, infatti, sostengono che la manutenzione delle strade e dei marciapiedi è un tema decisivo per la provincia della propria residenza; più alta come cifra troviamo solo l’occupazione e il lavoro che spaventa il 29,6% degli intervistati. Tutti gli altri temi acquisiscono importanza e incidenza minore: l’immigrazione, ad esempio, “interessa” solo il 4,3%, appena sopra il tema sicurezza al 3,3%. Poi troviamo Traffico-viabilità (5,1%), scuole ed asili (1,2%), sanità (4,4%), Casa (1,95%), tasse (1,1%) e funzionamento della pubblica amministrazione (0,5%). Chi considera invece tutte queste potenziali e reali emergenze è il 22% degli intervistati.
SWG (23 LUGLIO): LEGA AL 31%, SPROFONDA BERLUSCONI
La Lega continua a crescere nei sondaggi, anche in periodo di “stanca” senza appuntamenti elettorali e prossimi ormai alle ferie estive: il partito di Salvini dunque avanza per i provvedimenti e le tematiche affrontate da Salvini & Co in questi giorni, su tutti, senza dubbio, il caso immigrazione. Con la linea dei “porti chiusi” e dello scontro frontale con l’Ue per portare le ragioni italiane, il Ministro degli Interni viene sì osteggiato ancora di più dalle opposizioni, ma avanza nei consensi tra la gente e gli elettori. I dati del sondaggio Swg per La7 parla chiaro: Carroccio primo partito col 30,7% di consenso, seguito a ruota dal Movimento 5 Stelle che “tiene” al 29,3%, un po’ come il Pd de-Renzizzato che resta incollato al 18% nonostante la crisi di identità e leadership. Per gli altri, è profondo rosso: per LeU, che non va oltre al 2%, per Fratelli d’Italia che non sale più del 4,1% e soprattutto per Berlusconi che sprofonda ancora al 7,9% dopo le elezioni del 4 marzo. Sorride invece Potere al Popolo che ormai raggiunge Boldrini e Grasso sul fronte “a sinistra del Pd” col 2% su scala nazionale.