E’ decisamente d’attualità il tema della grandi opere infrastrutturali in queste ore. Ieri si è discusso del Tap, il gasdotto che dovrebbe giungere a Lecce, e che ha fatto litigare la ministra del Sud, Lezzi, e il governatore della Puglia, Emiliano. Oggi si parla invece del Tav, il treno ad alta velocità che dovrebbe collegare Torino a Lione, opera “pubblicizzata” ormai da anni. A riguardo, attraverso la propria pagina personale di Facebook, è intervenuto il ministro delle infrastrutture, Danilo Toninelli, che ha così spiegato: «Nessuno deve azzardarsi a firmare nulla ai fini dell’avanzamento dell’opera. Lo considereremmo come un atto ostile».



“QUANTI SOLDI SPRECATI”

Il ministro ha quindi usato toni sprezzanti rispetto a come è stato trattato il tema negli anni addietro: «Quando studio dossier come quello della Tav Torino-Lione, non posso che provare rabbia e disgusto per come sono stati sprecati i soldi dei cittadini italiani. È stato enorme lo sperpero di danaro pubblico per favorire i soliti potentati, certe cricche politico-economiche e persino la criminalità organizzata». Toninelli si riferisce ai fatti dei primi anni Duemlia, quando i governanti del tempo, stando a quanto spiega lo stesso, “decisero di accollarsi la parte maggiore delle spese per convincere la Francia”, che non era d’accordo circa la costruzione dell’opera, anche perché nelle ultime due decadi, “lo scambio di merci tra Italia e Francia ha avuto una discesa costante”.

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