Andrea Mura è stato criticato aspramente ed espulso dal Movimento 5 Stelle per la sua “politica in barca”, situazione paradossale alla quale però aveva risposto con grande veemeneza, parlando di fake news fatte circolare nei suoi confronti: ““Sulla vicenda ci sono state varie fake news. La notizia secondo cui avrei il 97% di assenteismo è totalmente falsa e infondata: la mia presenza fino al 19 luglio è pari al 59%, basta vedere i dati ufficiali della Camera dei Deputati. Poi non è vero che sto veleggiando perché la mia barca è ferma dal 30 settembre 2017. A fronte di questa tempesta mediatica violentissima il Movimento mi ha ingiustamente abbandonato in mezzo al mare.” Ma l’espulsione alla fine è arrivata, e soprattutto le statistiche sulle assenze del deputato sembrano evidenti, con Mura che, a parte chi è congedato per motivi di salute, risulta essere il secondo deputato con più assenze dopo Vittoria Brambilla. (agg. di Fabio Belli)



LE CRITICHE DI D’UVA

Il deputato velista con record di assenze, Andrea Mura, è stato espulso dal Movimento 5 Stelle. La notizia arriva oggi a distanza di pochi giorni dalla polemica che era stata sollevata da Cappellacci, l’ex governatore sardo, il quale ne aveva chiesto le dimissioni. Sul blog delle Stelle Francesco D’Uva, capogruppo Movimento 5 Stelle Camera ha smentito le parole che lo stesso Mura aveva pronunciato in risposta a Cappellacci, quando aveva detto: “l’attività politica non si svolge solo in Parlamento, si può svolgere anche su una barca”. Non sarebbe del medesimo parere D’Uva che invece dal blog ha tuonato: “Non è accettabile che un Portavoce del Movimento 5 Stelle pensi di poter svolgere la propria attività politica da una barca o da casa sua, snobbando l’aula di Montecitorio”. Ci sono delle regole, dunque, e quelle regole Mura non le avrebbe seguite correttamente, al punto da meritare la sua espulsione. E pensare che era stato lo stesso onorevole velista, nei giorni scorsi, a commentare: “Vado in Aula una volta alla settimana, perché nel resto delle giornata preparo la mia prossima avventura in mare. D’altronde è sempre meglio non presentarsi che andare in Parlamento a farsi i selfie”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



TROPPE ASSENZE PER IL DEPUTATO-VELISTA

Andrea Mura, il deputato velista del MoVimento 5 Stelle al centro delle polemiche per le assenze alla Camera, è stato espulso. Lo ha annunciato il coordinatore sardo di M5s Mario Puddu. «Chi non segue le regole va a casa. Era stato candidato per fare il parlamentare della Repubblica italiana col Movimento 5 Stelle, quindi a patto di seguire delle regole precise: taglio stipendio e impegno costante in Parlamento», ha scritto su Facebook. Ad ufficializzare l’espulsione è stato il capogruppo alla Camera, Francesco D’Uva, sul blog delle Stelle: ha scritto che «non è tollerabile l’atteggiamento» di Mura, il quale «che con il 96,8% di assenze in Parlamento ha dimostrato irresponsabilità e menefreghismo, mancando di rispetto agli italiani» e «a tutti i suoi colleghi che non hanno mai smesso di lavorare in Parlamento». Secondo i dati di OpenPolis, Mura ha registrato il 96% di assenze alla data del 19 luglio, quindi è il quarto meno presente dopo Michela Vittoria Brambilla e altri due deputati del Movimento che hanno problemi di salute. 



ANDREA MURA, ESPULSO DA M5S DEPUTATO VELISTA

La bandiera del MoVimento 5 Stelle non batte più sulla barca di Andrea Mura. Dovrà ammainare il vessillo del partito che lo ha candidato ed eletto in Parlamento. Il velista-deputato ieri è stato espulso dal M5S: la polemica sul record di assenze conquistato dal navigatore finito per caso alla Camera era troppo spinosa per Di Maio e Casaleggio. «Non è accettabile che pensi di poter svolgere la propria attività politica da una barca o da casa sua, snobbando l’aula di Montecitorio», ha scritto il capogruppo M5s alla Camera, Francesco D’Uva. Il vice premier Luigi Di Maio aveva caldeggiato il suo allontanamento: «Fare i parlamentari è un privilegio. È giusto stare chiusi a lavorare». La polemica era scoppiata dopo le accuse di Ugo Cappellacci, ex governatore sardo a cui lo skipper Mura aveva risposto che «l’attività politica non si svolge solo in Parlamento, si può svolgere anche su una barca».