Ha fatto in breve tempo il giro del web la notizia della “rottamazione” dell’Air Force Renzi, l’aereo fortemente voluto dall’ex Premier per le missioni all’estero dell’Italia. L’Airbus in questione non era stato acquistato dal Bel Paese, bensì, affittato con un contratto dal costo di 70 milioni di euro circa ogni anno. Il governo ha voluto porre fine a questo spreco di denaro pubblico, anche perché lo stesso Renzi ha ammesso di non essere mai salito sull’aereo in questione. Sulla vicenda era intervenuto anche il giornalista de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, circa una settimana fa, dicendo: «Renzi continua a parlare, ha fatto una diretta Facebook dicendo che il contratto ufficiale da 70 milioni di euro è falso – dice Travaglio – “Io non ci sono mai salito su quell’aereo perché è a disposizione delle missioni italiane”. Lui ha detto che non ci è mai salito: lui ci fa spendere 70 milioni di euro, con un contratto da 150, e poi non ci è mai salito una volta? Peggio mi sento. Faceva prima a comprarlo, così avevamo un aereo in più nella nostra flotta, e invece lo ha affittato. Buttati soldi da 3 anni per un suo capriccio, soldi buttati al 100% e lo dice lui per difendersi da quella che definisce una fake news». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
RENZI NON CI STA
Un Renzi furioso che il giorno dopo la “rottamazione” del Governo Conte del “suo” Airbus A340 replica sul Sole 24 ore alle accuse lanciate dal Movimento 5 Stelle, andando ben oltre il breve tweet che ieri sera aveva immediatamente lanciato in risposta al post di Giuseppe Conte. «I ministri Toninelli e Di Maio ieri pomeriggio, dopo l’annuncio in mattinata del premier Conte, hanno fatto una conferenza stampa a Fiumicino per annunciare di voler rottamare quello che chiamano “Airforce Renzi”», spiega l’ex premier Pd, sottolineando come sia stato del tutto «ridicolo che nella giornata di ieri un presidente del consiglio e tre ministri abbiano passato la giornata a scrivere una lettera per valutare il recesso dal leasing di un aereo. Noi siamo la sesta potenza industriale del mondo e i nostri governanti passano il tempo a fare propaganda?». Per Renzi quanto visto è una sonora “pagliacciata” che serve a coprire lacune ed errori dello stesso Governo: «Parlare di Air Force Renzi è offensivo. È l’aereo per le missioni internazionali, per portare il Made in Italy nel mondo. Io non l’ho mai usato ma i grillini hanno bisogno di un diversivo per coprire i clamorosi errori degli ultimi giorni. Fossi Di Maio farei qualche missione con gli imprenditori all’estero, così capisce l’importanza del Made In». (agg. di Niccolò Magnani)
ANCHE UNA JACUZZI A BORDO..
I Ministri Di Maio e Toninelli sono stati particolarmente critici riguardo le scelte per l’allestimento di quello che è stato ribattezzato l'”Air Force Renzi”, l’aereo dell’ex Presidente del Consiglio. I due esponenti del Movimento 5 Stelle sono stati in particolare critici riguardo i comfort che Renzi avrebbe voluto a bordo. “Renzi – ha affermato Toninelli – voleva installare una camera da letto… Questo aereo è un flop industriale, ne hanno fatti solo 40 e non ne costruiscono più. Se non l’avessero dato a Renzi lo avrebbero rottamato. Con una lettera facciamo risparmiare 108 milioni di euro ai cittadini italiani“. E Di Maio denuncia anche la presenza dell’idromassaggio: “Abbiamo dovuto noleggiare questo hangar per tenerlo qua dentro a Fiumicino. Oltre ai costi dell’aereo, oltre ai costi di manutenzione, oltre ai costi della jacuzzi per Matteo Renzi che finché non gliela installavano non lo poteva utilizzare, anche il garage in cui metterlo“. (agg. di Fabio Belli)
“FINE DELL’ANCIEN REGIME”
Sin da subito il nuovo governo di Giuseppe Conte ha messo in chiaro quale fosse la sua linea, ed oggi ha voluto dare un ulteriore segnale annunciando la rottamazione dell’Airbus di Stato voluto dall’ex premier Matteo Renzi. “Meno spreco di denaro pubblico, meno spese inutili”, ha tuonato Conte. Da qui la decisione di interrompere il contratto di leasing ancora in corso in riferimento all’aereo Airbus A340-500, acquistato in passato dal governo Renzi ma di fatto mai (o quasi) usato. Luigi Di Maio ha commentato con entusiasmo l’iniziativa intrapresa da Conte al punto da lanciare l’hashtag #MaiPiùAirForceRenzi. “E’ la fine dell’Ancien Regime. Questo aereo è il simbolo dell’arroganza di potere di Renzi e di tutti quelli che lo hanno sostenuto, che gli italiani hanno mandato a casa il 4 marzo”, ha quindi aggiunto nell’hangar di Fiumicino con alle spalle l’Airbus di Stato il cui contratto di leasing sta per terminare definitivamente. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“VOLEVA ANCHE CAMERA DA LETTO E VASCA”
Luigi Di Maio e Danilo Toninelli a bordo dell’Airbus di Stato. I ministri del Lavoro e dei Trasporti sono saliti sull’Air Force che il premier Giuseppe Conte ha “rottamato”. I due hanno ricordato i costi e il risparmio per lo Stato, pari a circa 108 milioni di euro. «Ci sono 300 posti a sedere e non è mai stato utilizzato», ha dichiarato Di Maio in una diretta su Facebook. «E Renzi voleva spendere altri 20 milioni per farci anche la vasca e la camera da letto», ha aggiunto il capo politico del MoVimento 5 Stelle. E poi è intervenuto Toninelli, secondo cui l’Airbus voluto dall’ex premier è la «rappresentazione della megalomania di Renzi». Dopo il taglio dei vitalizi, arriva quello dell’Air Force voluto da Renzi. «Perché Alitalia è in queste condizioni? Per questa roba qua. Alitalia è stata il bancomat della politica e questo aereo ne è l’esempio». Lo ha detto a Fiumicino il ministro dello Sviluppo economico Di Maio. L’areo doveva stare a Ciampino, prosegue, ma «non ci può stare perché è troppo grande, perché l’ego di Renzi era troppo grande e quindi abbiamo anche dovuto noleggiare questo hangar per tenerlo dentro qui a Fiumicino». La decisione annunciata dal premier Conte rappresenta per Di Maio «la fine dell’Ancien Regime. Questo aereo è il simbolo dell’arroganza del potere di Renzi e di chi lo ha sostenuto». (agg. di Silvana Palazzo)
STORIA E COSTI DELL’AIRBUS 340-500
L’Air Force Renzi, così chiamato perché voluto dall’ex premier Matteo Renzi sarà rottamato, per volere dell’attuale presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. L’intenzione è quella di revocare il contratto di leasing evitando così inutili sprechi di denaro pubblico. L’Airbus 340-500 è registrato con il nome I-Taly e come spiega Fanpage si tratta di un aereo usato con alle spalle circa 12 anni di vita. Acquistato da Etihad nel 2006, poi usato per 9 anni fino al 2015 effettuò il suo ultimo volo prima di essere ritirato dal servizio. A quel punto fu acquistato in leasing dal governo Renzi alla fine del 2015 per arrivare in Italia a inizio febbraio 2016. L’A340 è un quadrimotore usato per voli di lungo raggio, mentre l’A340-500 è una delle versioni con cui è stato prodotto. Da allora si trova in un hangar di Alitalia poiché è quest’ultima ad occuparsi della manutenzione e della sicurezza del mezzo. Come spiegato da Alitalia, è a disposizione del governo italiano e viene usato per i voli di Stato. In merito ai costi, spiega Il Corriere, il leasing per questi aerei oscilla dai 230 ai 294mila euro l’anno, cifre alle quali vanno ad aggiungersi altre spese relative ad esempio alla sicurezza di un volo di Stato e il wifi a bordo che incrementano ulteriormente i costi. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ANCHE TONINELLI CONTRO EX PREMIER
L'”aereo di Renzi”, come era stato ribattezzato sin da subito, era stato fortemente voluto dall’ex premier ma quasi mai utilizzato. La presenza del nuovo aereo presidenziale aveva scatenato non poche polemiche ma poche ore effettive di volo ed ora il premier Giuseppe Conte ha annunciato il suo intento di rottamarlo. Questo porterebbe, di conseguenza, a rescindere il contratto di leasing con Airbus per gli A340-500 per i voli di Stato, definito solo uno “spreco di denaro pubblico”. Per Renzi, tuttavia, si tratta di un ritorno alle solite bufale, a partire dal modo in cui l’airbus era stato ribattezzato: “quell’aereo non era per me ma per le missioni internazionali delle imprese. Io non ci ho mai messo piede”, ha tuonato via Twitter. Ad intervenire è stato anche Toninelli che in una lettera scritta insieme ai colleghi dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio e della Difesa Elisabetta Trenta si scaglia contro Renzi chiedendo “formalmente ai commissari Alitalia” la revoca del leasing del mezzo. “Con gli oltre 18 milioni risparmiati fino al 2024”, dice Toninelli si possono fare molte cose: da treni regionali nuovi di zecca a decine di nuove Tac per la sanità pubblica, scuole e laboratori per i più giovani. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
CONTE ROTTAMA L’AIR FORCE RENZI
L’aereo voluto dall’ex premier Matteo Renzi è stato rottamato dal nuovo presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Era stato chiamato «l’aereo di Renzi», anche se non lo aveva mai usato. Però volle il nuovo aereo presidenziale, che ha provocato più polemiche che ore di volo. Il nuovo premier ha quindi deciso di rescindere il contratto di leasing con Airbus per gli A340-500 per i voli di Stato. «Meno spreco di denaro pubblico, meno spese inutili. Il governo che presiedo da subito ha voluto dare segnali di forte cambiamento rispetto al passato», ha annunciato Conte su Facebook. In quest’ottica si inserisce la decisione di “rottamare” l’areo della presidenza del Consiglio. «Parliamo di circa 150 milioni di euro spesi per soli 8 anni di noleggio, inclusi i 20 milioni per riconfigurarlo, per un velivolo quasi mai usato». La decisione è tutt’altro che simbolica per il premier del governo M5s-Lega. «A conti fatti si è trattato di un’operazione del tutto svantaggiosa, sia dal punto di vista dell’impatto economico che dell’utilità pratica. Soldi degli italiani, che vincolavano il governo».
DI MAIO ESULTA, L’EX PREMIER SI DIFENDE: “BUFALE”
Il premier Giuseppe Conte ha rivelato di aver dato indicazioni «di trovare una via di uscita per rescindere il contratto» di leasing con Airbus sin dai primi giorni del suo mandato. «A questa Presidenza, per le missioni internazionali che siamo chiamati a svolgere, un aereo così grande e costoso non serve. È uno spreco e un capriccio a cui noi rinunciamo molto volentieri», ha scritto il presidente del Consiglio su Facebook. Per l’occasione il vicepremier Luigi Di Maio ha lanciato l’hashtag #MaiPiùAirForceRenzi. «Con i circa 150 milioni sprecati per questo delirietto di onnipotenza lo Stato avrebbe potuto fare ben altro uso. Avremmo potuto acquistare 600 scuolabus ogni anno fino al 2024. Secondo voi l’Italia aveva bisogno di più scuolabus o di un aereo per Renzi?» ha scritto il capo politico del MoVimento 5 Stelle sul Blog delle Stelle. L’ex premier si è difeso su Twitter: «Quando tornano su bufale come “l’aereo di Renzi” significa che sono disperati: quell’aereo non era per me ma per le missioni internazionali delle imprese. Io non ci ho mai messo piede. #DiMaio ha scritto un decreto che licenzierà 80mila persone: parli di quello, non delle bufale».