Rischia di saltare il delicato equilibrio sulle nomine Rai che aveva portato il governo M5s-Lega ad accordarsi sui nomi di Fabrizio Salini ad e Marcello Foa nuovo presidente di viale Mazzini. Come ampiamente spiegato, la forzatura di Salvini sul nome del giornalista “sovranista” senza prima consultare Forza Italia potrebbe adesso mettere a repentaglio la stessa nomina di Foa alla presidenza. I 7 voti decisivi dei parlamentari che rispondono a Silvio Berlusconi in commissione di vigilanza, necessari a ratificare la decisione del governo, sono infatti in bilico. Anzi, al momento non ci sono: come ha avuto modo di sottolineare la capogruppo forzista alla Camera, Mariastella Gelmini.
La deputata lombarda, come riportato da Il Fatto Quotidiano, ha chiarito:”La maggioranza, prima di proporre un suo nome per la presidenza della Rai, avrebbe dovuto avviare un’istruttoria tra i gruppi parlamentari presenti in Commissione di Vigilanza Rai e solo dopo esprimere un candidato di sintesi, in grado di avere il voto dei 2/3 dei componenti, necessari per concludere l’iter. Proponendo Foa al buio, il governo ha utilizzato un metodo sbagliato. Forza Italia farà un’attenta riflessione, ma al momento il nostro voto è ‘no‘. Nelle prossime ore cercheremo ancora il dialogo con tutte le altre forze politiche per individuare una figura terza, di garanzia, e che possa ricevere il via libera dalla stragrande maggioranza dei gruppi parlamentari. Il ruolo di presidente della Rai è troppo delicato per essere imposto a colpi di maggioranza. È il momento della buona politica, non servono inutili prove muscolari”. (agg. di Dario D’Angelo)
SALVINI IGNORA BERLUSCONI, SILVIO PUO’ STRAPPARE
A distanza di quasi 5 mesi dalle elezioni Politiche del 4 marzo può consumarsi sulla presidenza Rai lo strappo definitivo nel centrodestra che finora era stato sempre – obtorto collo – scongiurato. Di fronte ad un bivio si trova Silvio Berlusconi, chiamato a decidere sul destino del presidente Rai designato Marcello Foa in vigilanza. Come detto servono 27 voti su 40, i due terzi della commissione, per dare il via libera all’accordo siglato da M5s e Lega: significa dunque che i 7 parlamentari azzurri risulteranno decisivi. Ci si potrebbe attendere che Forza Italia appoggi la scelta fatta dall’alleato leghista, ma come spesso è accaduto in questo inizio di legislatura Matteo Salvini non ha consultato Silvio Berlusconi prima di indicare Foa. Una mancanza di attenzione verso l’alleato che potrebbe adesso pagare a caro prezzo con il mancato appoggio dei forzisti. Certo la posizione del Cavaliere è delle più complesse: da una parte l’orgoglio suggerirebbe di rispondere allo schiaffo di Salvini – che evidentemente non si cura di informare Arcore neanche per una scelta così importante – con un colpo altrettanto forte; dall’altra la consapevolezza che uno strappo del genere potrebbe fornire al segretario del Carroccio l’alibi definitivo per annunciare la rottura ufficiale del centrodestra per come lo abbiamo conosciuto. (agg. di Dario D’Angelo)
PD CHIEDE AIUTO A FORZA ITALIA: PUO’ SALTARE TUTTO
Potrebbe non essere ancora finita la partita sulle nomine Rai, e nello specifico quella che ha visto l’accordo di Lega e M5s su Marcello Foa nuovo presidente della tv di Stato. Per ratificare la nomina del giornalista serve infatti che i due terzi della della commissione di vigilanza si esprima positivamente. C’è bisogno di 27 voti a favore su 40 e adesso il pallino passa nelle mani di Forza Italia, dal momento che proprio i 7 consiglieri azzurri risultano decisivi. Non è un caso che dal Pd a Leu si rincorrano in queste ore appelli al partito di Silvio Berlusconi perché blocchi la nomina di Foa. Il senatore dem Marcucci, molto vicino a Matteo Renzi, non cita direttamente Forza Italia, ma su Twitter è molto chiaro:”Ci opporremo in tutti i modi all’elezione di Marcello Foa a presidente Rai. Ci appelliamo all’opposizione affinché impedisca che un amico di Putin, uno che ha fatto campagne contro vaccini, diffuso fake news, ingiuriato il capo dello Stato, possa presiedere il servizio pubblico”. Ancora più esplicito è Federico Fornaro, capogruppo alla Camera di Liberi e Uguali:”Forza Italia non voti in Commissione di Vigilanza Rai Marcello Foa presidente”. (agg. di Dario D’Angelo)
M5S VOLEVA RENZO ARBORE PRESIDENTE: BRUCIATO DA SALVINI
Una trattativa estenuante, dopo una serie di rinvii che sembrava il preludio ad un cortocircuito nel governo gialloverde: la trattativa sulle nomine Rai che ha portato all’accordo tra Lega e M5s su Fabrizio Salini nuovo ad e Marcello Foa presidente è stata anche questa. Ma come rivelato da Huffington Post, prima di trovare la quadra finale, arrivata all’una di notte tra giovedì e venerdì, gli sherpa del MoVimento hanno tentato di calare un jolly a dir poco clamoroso: Renzo Arbore. Questa la carta che i pentastellati hanno provato a giocare per superare l’impasse che perdurava sulla presidenza Rai. Ma è stato proprio a quel punto che è arrivata la mossa di Matteo Salvini: il via libera a Fabrizio Salini come amministratore delegato, all’uomo in quota M5s che si occuperà di plasmare il nuovo “prodotto” televisivo della tv di Stato in cambio della presidenza a Foa, un nome politico in una carica che sulla carta avrebbe dovuto essere di garanzia. (agg. di Dario D’Angelo)
LA PARTITA PER I TG
Salini sarà il nuovo amministratore delegato della Rai, mentre Foa il presidente. La decisione è arrivata nella giornata di ieri, creando soddisfazioni e malumori, come del resto era prevedibile. A questo punto scatta il toto nomi per quanto riguarda i direttori dei telegiornali delle tre reti pubbliche, nonché delle stesse reti. Stando a quanto riferito dai colleghi di Tv Blog.it, a capo del Tg1 potrebbe essere messo l’attuale vice direttore Gennaro Sangiugliano, mentre come direttore di Rai Uno attenzione a Marcello Ciannamea , già alla direzione Palinsesto. Per il tg di Rai 2, invece, c’è in pole Luciano Ghelfi, “quirinalista” della stessa rete, mentre come direttore si fa il nome di Ludovico Di Meo, vice direttore di Rai 1. Infine, per Rai tre, Federica Sciarelli dovrebbe divenire la direttrice del tg, mentre a capo della rete potrebbe esservi Maria Pia Ammirati, già ex vice-direttrice di Rai Uno. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL COMMENTO DI SALVINI
Nessuna tensione all’interno del governo M5s-Lega sulle nomine Rai, con Marcello Foa nominato presidente e Fabrizio Salini amministratore delegato. Lo assicura Matteo Salvini dal palco del comizio a Fontevivo di Parma: «Abbiamo indicato un ad e un presidente staccati dai partiti, due giornalisti, manager, imprenditori». Il ministro dell’Interno respinge le critiche del Pd: «Hanno paura che cambi qualcosa in Rai, la loro paura è fondata. Cambieranno le cose, verranno valorizzati giornalisti dimenticati perché non erano di sinistra». Ora in Rai ci saranno voci diverse: «Non ci sarà solo la voce della sinistra renziana, ma tante voci diverse», ha aggiunto il vicepremier durante la festa della Lega Emilia. «Quelli del Pd sono veramente alla frutta. Auguro loro un agosto di serenità e di relax perché ne hanno bisogno», ha proseguito il leader del Carroccio in merito alle critiche dell’opposizione. (agg. di Silvana Palazzo)
“RISPECCHIERÀ L’ECCELLENZA ITALIANA”
Il governo sblocca le nomine Rai con Fabrizio Salini amministratore delegato e Marcello Fia presidente. Si conclude così il braccio di ferro all’interno del governo. La Lega ha dovuto rinunciare alla candidatura di Giovanna Bianchi Clerici alla presidenza, ma la partita non è finita. Secondo Il Messaggero, Matteo Salvini dopo la pausa estiva potrebbe far sentire la sua voce per le cariche interne al servizio pubblico, facendo valere un principio di compensazione. «La Rai è una grande azienda che appartiene ai cittadini, colma di personalità, di creatività e di risorse. Il mio compito sarà quello di valorizzarle tutte per poter offrire un prodotto che rispecchi l’eccellenza italiana con contenuti diversificati, ampi e ricchi di stimoli», il primo commento dell’ad in pectore, Fabrizio Salini. Festeggia anche Marcello Foa: «Sono orgoglioso ed emozionato per la nomina a presidente Rai, che è giunta inaspettata nell’arco di pochissime ore – scrive su Facebook -. Ringrazio di cuore per la fiducia accordatami. Mi impegno sin d’ora per riformare la Rai nel segno della meritocrazia e di un servizio pubblico davvero vicino agli interessi e ai bisogni dei cittadini italiani». (agg. di Silvana Palazzo)
GENTILONI: “UN SOVRANISTA? USCIREMO DALL’EUROVISIONE”
Mentre il vicepremier Luigi Di Maio esulta dopo che l’esecutivo giallo-blu ha sciolto il nodo delicatissimo delle nomine in Rai e ha indicato, su suggerimento del Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, Marcello Foa alla presidenza di Viale Mazzini e Fabrizio Salini come nuovo amministratore delegato, le opposizioni sono partite all’attacco dell’esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Tuttavia, se chi come il deputato Pd Michele Anzaldi preferisce alzare i toni e attaccare le scelte dato che, a suo dire, la maggioranza formata da Lega e Movimento 5 Stelle sta occupando militarmente l’azienda del servizio pubblico, l’ex Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha fatto invece ricorso all’arma dell’ironia e su Twitter ha cinguettato facendo riferimento alle simpatie sovraniste di Foa, la cui nomina parrebbe essere stata molto gradita ai vertici del Carroccio. “Un sovranista per la presidenza #Rai? Usciremo dall’Eurovisione” è il sarcastico commento dell’esponente di spicco del Partito Democratico (agg. di R. G. Flore)
Un sovranista indicato per la presidenza #Rai Usciremo dall’Eurovisione?
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) July 27, 2018
CONTE, “CON LORO CI SARA’ IL RILANCIO”
Ha parlato di rivoluzione culturale il ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, in merito alle due nuove nomine in Rai per quanto riguarda l’amministratore delegato e il presidente, rispettivamente Fabrizio Salini e Marcello Foa. Quest’ultimo ha esternato tutto il suo stupore e la sua felicità, attraverso un Twitter: «Sono molto contento, orgoglioso e stupito – twitta in vacanza da un’isola greca – l’ho saputo stanotte altrimenti non sarei mai partito…». Puntuale è giunto anche il commento del presidente del consiglio, Giuseppe Conte, convinto che con le due nuove nomine, la Rai possa essere rilanciata: «Per la Rai abbiamo fatto le nostre scelte – il pensiero del primo ministro italiano, espresso anche in questo caso via Twitter – con Fabrizio Salini e Marcello Foa garantiamo il rilancio della principale industria culturale del Paese». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LE PAROLE DI DI MAIO
Fabrizio Salini amministratore delegato Rai e Marcello Foa consigliere di amministrazione: questi sono i nomi proposti dal ministro dell’Economia Giovanni Tria al cdm. Fia sarà votato dalla commissione di Vigilanza, come riportato dall’Ansa, per la carica di presidente dell’azienda radiotelevisiva. «Oggi diamo il via a una rivoluzione culturale. Ora ci liberiamo dei raccomandati e dei parassiti, nella Rai», così il vicepremier Luigi Di Maio al termine del Consiglio dei ministri, presentando la scelta dei nomi sui vertici Rai. Il Partito democratico è pronto a dar battaglia: «Nessuna nomina di garanzia: Salvini e Di Maio vanno contro la legge e militarizzano la Rai con una spartizione senza precedenti. Tria e Conte non pervenuti. Il Pd voterà contro e farà battaglia dura con tutti i mezzi disponibili per difendere l’indipendenza dell’informazione», ha scritto su Facebook il deputato dem Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai. «Foa è un fedelissimo di Salvini, mentre Salini è stato l’ad de La7 nel momento in cui la tv di Cairo si è trasformata in un lungo talk show filo M5s contro Renzi e il Pd. Vogliono asservire il servizio pubblico alla loro lottizzazione selvaggia» ha aggiunto Anzaldi. (agg. di Silvana Palazzo)
NOMINE RAI, FABRIZIO SALINI AMMINISTRATORE DELEGATO
Fabrizio Salini è il nuovo amministratore delegato della Rai. Questo è quanto viene riportato dalle principali agenzia di stampa. Lega e Movimento 5 Stelle avrebbero quindi raggiunto un accordo sull’ex direttore di La7. Secondo le medesime fonti, il nome indicato dal ministero dell’Economia e della Finanze per la Presidenza della tv di Stato è invece quello di Marcello Foa, giornalista che dirige il Corriere del Ticino. C’è chi vede una “spartizione” di queste due cariche tra Lega e Movimento 5 Stelle. Salini, infatti, sarebbe un nome indicato dai pentastellati, mentre Foa viene visto più vicino al Carroccio che non al partito di Di Maio. Nella sua carriera, Salini è stati anche ai vertici di Fox Italia, come vicepresidente, contribuendo alla nascita di alcune reti, come Fox Life e Fox Crime. Prima di arrivare a La7 è stato anche a Sky, gestendo Sky Uno e Sky Cinema. Le nomine in Rai non sono certo terminate. Certamente presto si discuterà anche dei direttori di rete e di quelli dei TG.
NOMINE RAI, ANCORA FUMATA NERA LEGA-M5S
Nomine Rai ancora in alto mare. Questo è quello che riportano alcuni giornali, evidenziando che tra Lega e Movimento 5 Stelle non si sarebbe ancora raggiunto un accordo sul nome dell’amministratore delegato della tv di Stato. Oggi è previsto un Consiglio dei ministri, ma non è detto che si possa arrivare a una quadra. Tenuto conto poi che Giuseppe Conte lunedì sarà a Washington per incontrare Donald Trump, il nome del nuovo amministratore delegato di viale Mazzini potrebbe essere individuato a questo punto la prossima settimana. Secondo alcune indiscrezioni, la Lega sarebbe contraria al nome di Fabrizio Salini, che invece sarebbe gradito ai pentastellati. I quali potrebbero decidere di dare spazio a un nome gradito al Carroccio per Ferrovie dello Stato, dopo l’azzeramento dei vertici, in modo da poter far passare Salini.
OGGI ALLE 12:00 IN PROGRAMMA CDM
Difficile dire se queste indiscrezioni siano o meno fondate. Intervistato da Radio 24, Matteo Salvini ha infatti detto: “Leggo che stanotte e anche l’altra notte ero a un vertice con Conte e Di Maio per spartirsi i tg Rai: sono tutte balle. Stiamo scegliendo le persone migliori, c’è una società di cacciatori di teste che ha valutato e certificato, faremo di tutto per valorizzare le risorse interne senza andare a prendere qualche messia altrove”. Probabilmente solo dopo la fine del Consiglio dei ministri di oggi, il cui inizio è fissato alle 12:00, si potrà capire se il risiko delle nomine potrà dirsi o meno concluso, dopo che la settimana scorsa era stato individuato il nuovo Amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti. Anche se venisse individuato un nome per la guida della Rai, non bisogna dimenticare che subito dopo inizierebbe il toto-nomine per le direzioni delle reti e dei telegiornali.