Salvini prete non piace: il murales (che in realtà è un cartonato appiccicato a muro) apparso in giornata in un sottopasso del quartiere Ostense della capitale è stato decapitato. “Vattene Satana Vattene” era un’ovvia replica alla copertina di Famiglia Cristiana che gli aveva dedicato la scritta Vade retro Satana, una sorta di presa in giro dei toni accesi che ormai si riversano sul ministro degli interni. Ma a qualcuno deve aver infastidito, non sappiamo se un sostenitore o più facilmente un avversario del leader della Lega, che ha strappato la testa del cartonato di fatto decapitandolo. Ormai a Roma è diventata abitudine proporre sui muri immagini di personaggi importanti, come ad esempio il papa, o Salvini che bacia Di Maio, senza commenti, una sorta di richiamo alle ottocentesche poesie di protesta che apparivano sui muri della città del misterioso Pasquino (Agg. Paolo Vites)



VATTENE SATANA VATTENE

Matteo Salvini in tonaca da prete, con il crocifisso in mano e libretto nell’altra: così il ministro dell’Interno è stato rappresentato in un murale apparso a Roma in un sottopasso nel quartiere Ostiense. L’opera che ritrae il vicepremier e leader della Lega riporta sul bordo bianco che la circonda la scritta “Vattene, Satana, Vattene”. Evidente il riferimento alla copertina di Famiglia Cristiana, peraltro oggetto di forti polemiche, nella quale Matteo Salvini era rappresentato sotto il titolo “Vade retro Salvini”. Sulle nocche del leader della Lega compaiono anche le parole “love”, sulla mano destra, e “hate”, su quella sinistra, come quelle dell’inquietante predicatore interpretato da Robert Mitchum nel film “La morte corre sul fiume”, citato poi da tanti registi a partire dallo Spike Lee di “Fà la cosa giusta”. Matteo Salvini torna così nel mirino degli artisti di strada dopo il famoso murales del bacio con Luigi Di Maio spuntato a fine marzo a due passi da Montecitorio. 



SALVINI, IN MURALE CON TONACA E CROCIFISSO IN MANO

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha ispirato molto la street art negli ultimi mesi. A Milano era apparso il murale con il leader della Lega rappresentato nelle vesti di Adolf Hitler, mentre a Roma è stato rappresentato come un “mendicante di umanità”. A realizzare quest’ultimo murale Sirante, street artist romano già autore de “I bari” che, ispirandosi al quadro del Caravaggio, ritraeva Salvini insieme a Luigi Di Maio e Silvio Berlusconi su un palazzo vicino al Quirinale proprio nei giorni delle consultazioni per la formazione del governo. Nel murale della Capitale il leghista è stato ritratto in ginocchio mentre fa l’elemosina con un cartello in mano. “Italiano, 45 anni, ho perso la mia carità, lucro sui più deboli, donatemi un po’ della vostra umanità”. Sirante chiese poi ai passanti i mettere dei cuori di cartone rosso in un cestino posto davanti al murale con la percentuale di “umanità” trasmessa.

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