I partiti “sovranisti” sono destinati a crescere: lo rivela un sondaggio di Reuters in vista delle prossime elezioni europee. I numeri sono impressionanti: l’incremento potrebbe essere addirittura del 60% rispetto ai risultati del 2014. Il motivo di questo successo è legato alla crescita di MoVimento 5 Stelle e Lega, oltre che a quella dell’AfD in Germania. La rilevazione è stata elaborata da Reuters in base ai risultati dei singoli partiti nei sondaggi del proprio paese. Chiaramente le intenzioni di voto potrebbero variare fino a maggio, ma intanto si può stimare la distribuzione dei seggi. Dovrebbe guadagnarne 5 la Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica, si prevede una forte perdita invece per il Partito Socialista Europeo; in calo anche i Verdi Europei/Alleanza Libera Europea. In crescita invece ALDE (Alleanza dei democratici e dei Liberali per l’Europa). Brutte notizie per il Partito Popolare Europeo, attestato in calo. In crescita invece AfD con il Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei. In crescita EFDD (M5s) ed ENF (Lega): degli 80 scranni attuali ne porterebbero a casa 122.
DEMOPOLIS E SWG A CONFRONTO: TESTA A TESTA M5S-LEGA
Qualche segnale di ripresa, invece, a livello locale lo mostra il MoVimento 5 Stelle, che sembrava aver rallentato a causa dell’ascesa della Lega. Forse per la visibilità acquisita con il decreto dignità o con il ritorno dei vecchi cavalli di battaglia, come l’opposizione alla Tav, i Cinque Stelle registrano segnali di crescita nei sondaggi rispetto alle scorse settimane, quando i vari istituti segnalavano un sorpasso della Lega. Dopo un inizio di legislatura dominato dalla campagna martellante di Matteo Salvini sull’immigrazione, i vertici pentastellati hanno conquistato centralità nell’agenda di governo. L’ultimo sondaggio, pubblicato il 26 luglio da Demopolis, mostra M5s di nuovo primo partito con il 31% delle intenzioni di voto contro il 29% della Lega. Ma il dato non è solido, perché il giorno precedente Swg ha attributo il 29,3% al M5s, mentre il 30,7% alla Lega. Si può parlare dunque di un testa a testa perenne.