È comincia la conferenza stampa tra i due leader sui diversi punti in discussione del loro vertice bilaterale: oltre ai punti “gia” affrontati qui sotto nella vigilia, il nodo del commercio e degli scambi a livello economico tra Italia e Stati Uniti d’America. «Gli Stati Uniti, come sapete, hanno un grande deficit commerciale, anche con l’Italia, circa un miliardo di dollari, quindi dobbiamo rimettere a posto le cose»: i punti trattati sono stati molti, «molto di cui parlare, che riguarda il commercio e il settore militare. Voi state ordinando aerei, molti aerei». Aprendo la conferenza, il presidente Trump ha lanciato un ottimo appello al collega italiano, «ecco qui il mio nuovo amico», spiegando subito dopo come sul tema migranti il successo della linea italiana sarebbe da ricopiare per tutti gli altri Paesi dell’Ue, «sui migranti spero che tutti i leader seguano l’esempio dell’Italia». Ecco qui sotto il video con la diretta streaming live dalla Casa Bianca della conferenza stampa tra i due leader. (agg. di Niccolò Magnani)
L’ELOGIO DI TRUMP: “LAVORO FANTASTICO SUI MIGRANTI”
Vi stiamo raccontando dell’atteso vertice di Washington tra il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte e il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump. Un faccia a faccia che verte su diversi punti, dalla lotta al terrorismo all’immigrazione, passando per la sicurezza e l’argomento caldo Libia. Al termine del summit, circa alle ore 20.00 italiane, è prevista la conferenza stampa congiunta. Donald Trump, dopo averlo ricevuto alla Casa Bianca, ha voluto elogiare il premier nostrano: “Conte sta facendo un lavoro fantastico, sono molto concorde con ciò che sta facendo sull’immigrazione legale e illegale”. Come sottolineato, grande attenzione al capitolo Libia, con l’Italia che punta ad ottenere l’appoggio americano per la Conferenza in programma nel nostro Paese. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“CON TRUMP REGIA COMUNE”
Alla vigilia e nelle ultime ore i media nostrani hanno provato a mettere sul tavolo quelli che sono gli argomenti di cui stanno discutendo oggi Donald Trump e Giuseppe Conte in quel della Casa Bianca, per il loro primo bilaterale dopo l’incontro che avevano avuto nel corso dell’ultimo G7. E tra i punti salienti c’è quella sorta di “cabina di regia” che il premier italiano vorrebbe proporre al suo omologo statunitense per la Libia, in modo che sia l’Italia a dirigere, di fatto, la rinascita del Paese nordafricano e a provare a risolvere in prima persona il problema dei flussi migratori. Ovviamente non è solo questo di cui parleranno i presidenti che, più di altri, oggigiorno rappresentano sullo scacchiere internazionale l’avanzata delle aspirazioni populiste e c’è grande attesa anche per la conferenza stampa congiunta che Conte e Trump terranno alle 20 ora italiana: e con un post apparso un paio d’ore fa sulla sua pagina Facebook ufficiale, il Presidente del Consiglio ha invitato i suoi followers a seguire in streaming la diretta attraverso la sua bacheca. (agg. di R. G. Flore)
ACCOMUNATI DALLE POSIZIONI ANTI-ESTABLISHMENT
L’incontro tra Giuseppe Conte e Donald Trump a Washington, oltre a rappresentare il primo viaggio negli Stati Uniti per il neo premier dell’esecutivo a trazione grillino-leghista, rappresenta un momento di confronto tra due leader che si fanno portatori di posizioni marcatamente anti-establishment e che, nel corso del vertice dello scorso G7, hanno mostrato di avere alcune affinità elettive quantomeno a livello personale: ora da questo incontro resta da capire se emergeranno anche posizioni comuni in materia di dazi, su quella “cabina di regia” che il premier italiano ha proposto per la Libia e anche su altri temi caldi per il Governo (ad esempio, pare che The Donald sia favorevole a una delle grandi opere oggetto del contendere in questi giorni, vale a dire il gasdotto TAP in Puglia). Lo stesso Conte, presentando questo meeting, ha spiegato che l’Italia giocherà un rapporto di “facilitatore” nelle dinamiche tra Unione e Europea e States e che lui, come Trump, è espressione di un governo che si pone sui binari del “cambiamento” e della rottura col passato recente. Ancora poche ore e ne sapremo di più questo incontro, a suo modo storico, della Casa Bianca dove due forme diverse di quelli che sono definiti “populismi” si troveranno a confronto. (agg. di R. G. Flore)
IL RUOLO DELL’UE
La “cabina di regia” voluta da Conte per il duopolio Italia-Usa inevitabilmente mette l’Unione Europa in un piano assai delicato: se da un lato tanto la Merkel quanto Macron non vedono il Governo gialloverde di “buonissimo occhio” per le ben note posizioni filo-Visegrad e non pienamente europeiste, dall’altro il premier Conte vuole giocare un ruolo di maggiore prestigio e centralità in Europa. Quale miglior modo se non quello di presentarsi agli occhi degli Usa come i possibili garanti di un dialogo aperto tra Russia, Ue e Washington per metter mano ad uno dei piani più difficili e pericolosi nel Mediterraneo, ovvero il futuro della Libia? L’idea del Governo Lega-M5s è dunque quella di farsi «promotori e fautori della stabilizzazione del paese nord africano», come spiegano le fonti dell’Agi. Resta da vedere come Roma potrà cercare di prendere maggiore spazio di autonomia in Nord Africa vista la ben nota “influenza” francese su quei territori: Trump, in questo senso, rappresenta una carta e una “scommessa” da lanciare con il vero obiettivo che non è la Libia, ma proprio l’Europa. (agg. di Niccolò Magnani)
IL NODO DELLE SANZIONI IN RUSSIA
Dopo le anticipazioni con fonti di stampa, si attende l’effettivo incontro di metà pomeriggio del Premier Conte alla Casa Bianca: sul tavolo, ovviamente, anche il nodo sempre delicato del rapporto tra Russia, Usa, Ue e ovviamente anche Italia. Le sanzioni a Mosca sono un fronte assai complesso con il premier Conte che già in diverse occasioni ha cercato di porsi – un po’ come anche Gentiloni e Renzi prima di lui – come un ponte, un “tramite” fra le questioni europee e quelle russe. Le sanzioni Ue contro Putin sono penalizzanti per l’intera economica italiane, specie in alcuni punti delicati come i macchinari, i prodotti caseari e l’ortofrutta: Conte vuole da Trump una rassicurazione e un appoggio per provare a ridurre tali sanzioni facendo pressioni sull’Ue (e la stessa Nato) per poter ridurre tali provvedimenti. Sempre sul fronte Italia-Russia, la questione del gas in arrivo dal Mar Caspio – tramite la ben nota Tap – resta un elemento assai criticato in patria: Trump però, secondo il NYT, sarebbe intenzionato a sollecitare l’impegno dell’esecutivo Conte per porre in opera la Tap in modo da “contrastare” il North Stream che collega Germania e Russia. (agg. di Niccolò Magnani)
IL PATTO PER LA LIBIA E IL FRONTE DAZI: ECCO COSA ACCADRÀ
Un patto per la Libia con una regina comune Italia-Usa per poter uscire dall’impasse politico e militare della travagliata regione in Nord Africa: secondo quanto riportato oggi dai principali media italiani e americani, la proposta che Conte farà oggi a Donald Trump precede una partnership stretta fra i due paesi – «dando vita a una cabina di regia tra i rispettivi ministri degli Esteri e della Difesa» – per poter incanalare le novità sul suolo libico nei prossimi anni di rinascita politica (si spera). Dal terrorismo ai migranti, un “patto” sulla Libia il Governo italiano – e la stessa Ue – lo ritiene fondamentale e per questo Conte è disposto a garantire a Trump impegno profondo e scambi commerciali per poter ottenere un appoggio concreto in termini strategico-economici. Secondo Repubblica, la richiesta di Conte mira a far ritagliare all’Italia un ruolo di partner-leader con gli Usa, in modo da «sottrarre Roma all’isolamento nel quale si è cacciata a causa dell’euroscetticismo dell’esecutivo populista». La conferenza sulla Libia si dovrà tenere a Roma e Conte spera di poter svolgere un ruolo di prim’ordine nella gestione dell’emergenza. Sul fronte commerciale invece, secondo le fonti di Palazzo Chigi raccolte dal Corriere della Sers, il premier punta dritto sulla questione dazi: «non vengano toccati gli interessi delle aziende italiane». (agg. di Niccolò Magnani)
“LEGAMI PROFONDI ITALIA-USA”
Sono diversi i temi di cui discuteranno il premier italiano Giuseppe Conte, e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Le due autorità si vedranno quest’oggi a Washington, presso la Casa Bianca, per parlare di attualità, a cominciare dai dazi commerciali che lo stesso tycoon USA ha imposto sulle importazioni del Vecchio Continente, proseguendo con il ruolo della Nato e concludendo con il Tap, il gasdotto che dovrebbe giungere in Italia, in Puglia, l’anno prossimo. Nel frattempo è stata diramata una nota italiana in vista appunto della visita americana, in cui si spiega che l’incontro «è l’occasione per rinnovare i profondi e storici legami di amicizia tra il popolo statunitense e quello italiano, per rinsaldare una relazione fondamentale per la sicurezza e la stabilità internazionale nei principali teatri – quali il Mediterraneo, l’Iraq e l’Afghanistan – e per intensificare la cooperazione tra i due Paesi nell’ottica della crescita economica di entrambi». Alle 14:00 prevista una conferenza stampa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
INCONTRO CONTE-TRUMP
Il premier Giuseppe Conte è pronto a incontrare Donald Trump per un faccia a faccia importante per l’Italia e gli Stati Uniti. L’incontro di domani a Washington serve a rafforzare l’asse con l’attuale amministrazione americana, che si è subito mostrata soddisfatta per le posizioni espresse dal governo M5s-Lega. Ciò conferisce al nostro Paese un ruolo di mediazione tra Usa e Ue reso più facile dall’ultimo incontro tra Trump e Jean Claude Juncker. Proprio le divergenze sul fronte dei dazi commerciali verranno discusse domani per rinsaldare anche le relazioni industriali. Il vertice alla Casa Bianca sarà inevitabilmente un esame importante per il premier italiano: Conte dovrà discutere con Trump di diversi dossier. Il governo italiano, ad esempio, auspica maggiore impegno della Nato sul Mediterraneo e il viaggio di John Bolton a Roma per incontrare Matteo Salvini ed Elisabetta Trenta conferma, secondo il Giornale, la volontà di Washington di cooperare. La questione Nato è importante per l’immigrazione e la stabilizzazione della Libia, oltre che per ridefinire l’impegno italiano all’interno dell’Alleanza atlantica.
GOVERNO ITALIANO MEDIATORE TRA USA, RUSSIA E UE
Italia e Stati Uniti condividono altre crisi internazionali. Il ministro della Difesa Trenta, come riportato dal Giornale, vorrebbe ridiscutere il ruolo italiano in Afghanistan, quindi domani il premier Giuseppe Conte dovrà definire anche l’eventuale ridimensionamento del nostro contingente a Kabul, anche in vista dell’impegno militare in Niger, che la Difesa conferma poter essere prossimo. L’Italia potrebbe avere un ruolo da mediatore nei delicati equilibri tra Russia, Usa e Ue. La capacità del governo di essere alleato degli Stati Uniti e di essere a favore di un’apertura verso la Russia fa sì che Roma possa essere un ponte tra Washington e Mosca. La Casa Bianca vuole tenerlo sotto controllo dal punto di vista strategico ed energetico. Il mercato del gas è centrale nella sfida tra Usa e Stati Uniti, motivo per il quale l’Italia potrebbe diventare anche terreno di scontro tra le due potenze. Da questi interessi il governo dovrà guadagnare il più possibile. Domani alle 12 (ore 18 in Italia) comincerà la visita di Conte: prima la firma del Libro degli Ospiti nella Roosevelt Room, poi il faccia a faccia privato nello Studio Ovale, quindi l’incontro con le delegazioni e la conferenza stampa congiunta. Conte poi saluterà il personale dell’Ambasciata prima di tornare a Roma.