Le proposte presentate da ArcelorMittal «non sono ancora soddisfacenti»: lo ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio dopo il vertice a Roma sul futuro dell’Ilva. Le parole del vicepremier hanno suscitato tantissime polemiche, ma il governatore della Puglia Michele Emiliano si è detto d’accordo con lui. «Le proposte di ArcelorMittal sono un piccolo passo avanti assolutamente insufficiente a garantire la salute dei miei concittadini. Attendiamo un nuova, reale proposta o altrimenti non daremo il nostro assenso al piano ambientale», ha dichiarato il presidente della Regione pugliese. «Vogliono ricostruire i due altiforni attualmente fermi per superamento della vita industriale utile alimentandoli ancora a carbone, e vogliono arrivare a 8 milioni di tonnellate di produzione totalmente a carbone, mantenendo intatto il nesso fabbrica-carbone che uccide le persone e distrugge l’ambiente», prosegue Emiliano, secondo cui ArcelorMittal non vuole fare a meno del carbone per presunti «perché probabilmente guadagnano dal carbone e non dall0acciaio. Ma questo guadagno è possibile solo se non si intendono pagare i costi reali del carbone, che sono la distruzione dell’ambiente e la compromissione della salute dei cittadini che vivono attorno alla fabbrica». Per Emiliano l’Ilva va decarbonizzata il prima possibile. «Altrimenti non c’è altra alternativa che chiudere». (agg. di Silvana Palazzo)



Leggi anche

DAZI, STELLANTIS E GREEN/ Sapelli: l'Ue ha fallito, l'industria va salvata da Cina e UsaSINDACATI E POLITICA/ Ai o settori in crisi, i lavoratori chiedono realismo e tutele, non referendum