La citazione “mussoliniana” di Matteo Salvini sembra destinata a far discutere, ma il Ministro dell’Interno nonché segretario della Lega da tempo viene accostato, in diverse analogie, al capo del fascismo. In un’intervista recentemente rilasciata al Corriere della Sera Andrea Camilleri, l’inventore della saga de Il Commissario Montalbano, ha messo in evidenza le incongruenze ma anche le similitudini che portano a pensare a Salvini come un Mussolini in erba, prima ancora di quest’ultima uscita “celebrativa” del Ministro. Ha spiegato Camilleri: “Non voglio fare paragoni, ma intorno alle posizioni estremiste di Salvini avverto lo stesso consenso che a dodici anni, nel 1937, sentivo intorno a Mussolini. Una delle mie più grosse pene è proprio questa: a 93 anni, a un passo dalla morte, mi trovo a lasciare a nipoti e pronipoti un’Italia che non mi aspettavo di lasciare in eredità. I miei uomini politici si chiamavano De Gasperi, Togliatti, Nenni, Sforza. Abbiamo ricostruito l’Italia, ora la stiamo risfasciando. Per questa ragione sento di aver fallito come cittadino italiano. E mi pesa molto.” (agg. di Fabio Belli)



I 135 ANNI DALLA NASCITA DI MUSSOLINI

Matteo Salvini cita Benito Mussolini? “Tanti nemici, tanto onore”, questa la frase del ministro dell’Interno su Facebook che sta scatenando il caos. Andiamo per gradi: il segretario federale della Lega ha pubblicato tramite la sua pagina ufficiale un articolo in cui si parla degli attacchi ricevuti da opposizione, intellettuali e artisti: come spesso capita, Salvini ha replicato tramite social con la frase sopra citata. Oggi è il 29 luglio 2018 e 135 anni fa nasceva Benito Mussolini, il cui motto era “molti nemici, molto onore”. Ed è scoppiata la bufera: c’è chi lo accusa di omaggiare il Duce, simbolo del Fascismo, e chi chiede immediate dimissioni con l’intervento del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. In realtà, come sottolineato da Il Secolo d’Italia, la frase non è da ricondurre a Mussolini, bensì a Georg von Frundsberg, condottiero tedesco del Cinquecento. E ancora: non è la prima volta che Matteo Salvini usa questa citazione, già nel 2015 la utilizzò per replicare agli attacchi e alle critiche.



PD E SINISTRA ALL’ATTACCO

Ma Partito Democratico e Sinistra sono sul piede di guerra: nel corso delle ultime ore numerosi esponenti hanno attaccato il ministro dell’Interno per la frase pubblicata sui social. Matteo Orfini, presidente dem, ha commentato: “Chi ha giurato sulla Costituzione nata dalla lotta antifascista non si deve permettere di rendere omaggio a Mussolini. Salvini si scusi. O se ne vada a fare il fascistello lontano dal ministero”. Questo, invece, il commento del presidente del Lazio Nicola Zingaretti: “Mussolini ha distrutto e umiliato l’Italia con un drammatico prezzo di sangue. Se questo è l’obiettivo di Salvini, i suoi nemici sono gli italiani. Ma forse fa queste boutade per nascondere la verità: il governo, a parte le chiacchiere è un fallimento”. Forti critiche da Liberi e Uguali inoltre: da Roberto Speranza, “L’Italia è una grande democrazia e non tornerà indietro ai suoi anni più bui. Ma razzismo e fascismo vanno combattuti ogni giorno. Soprattutto quando a sdoganarli è chi nelle istituzioni dovrebbe combatterli”, a Nicola Fratoianni, “Che il ministro dell’Interno citi una frase di Benito Mussolini, proprio il giorno della nascita del dittatore che portò l’Italia alla rovina, la dice lunga sulla sua cultura politica, sul suo rispetto della Costituzione e della Repubblica italiana nata dalla Resistenza antifascista. Da oggi lo potremo definire non solo razzista ma anche un nostalgico del fascismo”.