Ulteriori dettagli sulla circolare sui migranti inviata dal ministro dell’Interno Matteo Salvini ai prefetti di tutta Italia. Il capo del Viminale ha evidenziato che l’obiettivo è quello di “limitare un abuso che va a discapito dei rifugiati veri. Su 43mila domande esaminate, i rifugiati sono il 7% mentre la protezione sussidiaria raggiunge il 15. Poi abbiamo la protezione umanitaria che, sulla carta, è riservata a limitati e residuali casi di persone che, pur non essendo in fuga dalle guerra hanno necessità di una tutela. Ma rappresentano il 28 per cento dei casi che poi arriva al 40 con i ricorsi, decine di migliaia di persone. E spesso diventano la legittimazione dell’immigrazione clandestina”, riporta Il Fatto Quotidiano. Salvini ha poi evidenziato, attaccando alcuni titoli dei quotidiani: “Donne incinte, bambini e rifugiati restano in Italia. Si vergognino i disinformati che dicono e scrivono il contrario”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“DARLO SOLO A CHI NE HA DIRITTO”

Migranti, direttiva Salvini: circolare sulla concessione diritto d’asilo. Il ministro dell’Interno dà una svolta sul tema della protezione umanitaria: il segretario federale della Lega ha infatti inviato ai prefetti, alla commissione incaricata a decidere sul diritto d’asilo e ai presidenti delle sezioni territoriali una circolare con la richiesta di ridurre le concessioni. L’obiettivo di Matteo Salvini è quello di ridurre il numero di protezioni umanitarie che vengono concesse come sottolinea Il Giornale: coinvolti donne incinte, minorenni, persone con un passato difficile alle spalle o rimaste per lungo tempo in Libia. Nel corso degli ultimi dodici mesi è stato dato il via libera al 7 per cento delle richieste di asilo, ma per quanto riguarda la semplice protezione la percentuale arriva a toccare il 28%. Richiesta inoltre una maggiore velocità nell’esame delle istanze.



MIGRANTI, CIRCOLARE DI SALVINI SUL DIRITTO D’ASILO

“Ho personalmente richiesto velocita’ e attenzione nel dare accoglienza a chi scappa veramente dalla guerra ma anche nel bloccare tutti coloro che non ne hanno diritto. Donne incinte e bambini resteranno in Italia”, il commento del ministro dell’Interno sul proprio profilo Twitter. I colleghi del Corriere della Sera riportano l’analisi del segretario federale della Lega, che evidenzia che “il senso dell’iniziativa è limitare un abuso che va a discapito dei rifugiati veri. Su 43mila domande esaminate, i rifugiati sono il 7% mentre la protezione sussidiaria raggiunge il 5. Poi abbiamo la protezione umanitaria che, sulla carta, è riservata a limitati e residuali casi di persone che, pur non essendo in fuga dalle guerra hanno necessità di una tutela. Ma rappresentano il 28 per cento dei casi che poi arriva al 40 con i ricorsi, decine di migliaia di persone. E spesso diventano la legittimazione dell’immigrazione clandestina”.

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