Non la tocca proprio “piano” il sindaco di Palermo nel commentare la circolare di Salvini sulla vicenda migranti: «Con la recente circolare inviata a tutte le Prefetture – tuona Leoluca Orlando il giorno dopo il documento del Viminale – appare sempre più chiaro il disegno dell’attuale ministro dell’Interno, che non soltanto è sempre più ossessionato, a livelli ‘patologici’, dall’idea che l’Italia sia una realtà interculturale, ma sempre più chiaramente appare indirizzato a tollerare se non addirittura ad agevolare nei fatti le cosche, la criminalità e quanti, nella presenza di cittadini migranti non regolari, vedono un’opportunità di arricchimento illecito». Ma il livello di odio e attacco contro il Ministro della Repubblica è altissimo, con Orlando che aggiunge ancora una considerazione assai discutibile: «Dopo aver brillato per l’assoluto silenzio sulla mafia, le mafie, la ndrangheta, i depistaggi di Stato sulla strage di via D’Amelio, il ministro dell’Interno – attacca il sindaco di Palermo – produce ora un documento il cui effetto pratico è quello di far tornare nell’incertezza della mancanza di tutela giuridica migliaia di migranti che sono già in Italia in attesa dell’esito delle proprie richieste di asilo o protezione umanitaria. Quale migliore regalo per i caporali che sfruttano il lavoro nero nei campi della Calabria? Quale migliore regalo per le cosche mafiose in cerca di bassa manovalanza?». (agg. di Niccolò Magnani)
ZAIA, “CIRCOLARE PROVVIDENZIALE”
Le polemiche sulla circolare emanata ieri da Matteo Salvini a tutti i prefetti italiani non si placa, non solo per la stretta generale lanciata al diritto d’asilo sui migranti ma anche per la posizione “particolare” che riveste l’Italia sull’ordine europeo sempre più fragile. Una “via di mezzo” tra la linea Francia-Spagna-Germania (con la Merkel solo in parte visti gli ultimi strappi del Ministro Seehofer) e i Paesi di Visegrad che proseguono sulla tolleranza zero per gli ingressi nei propri confini: «Non è nostro compito registrare i migranti che arrivano dalla Grecia non registrati. Noi pensiamo che la Germania debba rimandare indietro i migrati in Grecia e non in Ungheria», ha spiegato il Presidente ungherese Viktor Orban. Intanto dall’Italia, la stretta sui rifugiati con i dovuti chiarimenti anche sulla situazione dei bambini e delle donne incinte, arriva il messaggio di appoggio totale del Governatore veneto Luca Zaia al proprio segretario leghista Matteo Salvini: «Se la concessione dello stato di rifugiato è una cosa seria allora penso che la lettera inviata da Salvini sia provvidenziale. Anche perché», spiega il Governatore in una conferenza stampa a Venezia, «oggi i tempi sono biblici e magari poi si rischia di non negare un riconoscimento a nessuno. Partiamo inoltre da un presupposto: questi signori che hanno il diniego della Prefettura poi fanno ricorso e alla fine tutto l’iter dura tre anni e mezzo e paghiamo noi gli avvocati». (agg. di Niccolò Magnani)
UNHCR INCONTERÀ MATTEO SALVINI
La prossima settimana il ministro dell’interno italiano, Matteo Salvini, vedrà i funzionari dell’Unhcr, l’alto commissariato delle nazioni unite per i rifugiati. Si tratta di un’agenzia costituita nel 1950, che gestisce i migranti, fornendo loro protezione internazionale ed assistenza. Il vis-a-vis con il leader del caroccio, come riportato poco fa dai colleghi dell’agenzia Ansa, è stato annunciato da Felipe Camargo, il responsabile per il sud Europa dell’agenzia Onu: «Chiederemo di continuare a fare ciò che l’Italia ha fatto finora», le sue parole.
“L’ITALIA E’ GENEROSA”
Camargo ha poi aggiunto: «l’Italia è stata generosa, ha offerto l’opportunità di protezione internazionale a chi lo ha richiesto. Chiederemo di accelerare le procedure e di essere sicuri che ci sia un’integrazione effettiva». Le dichiarazioni dell’esponente dell’Onu arrivano a poche ora di distanza dalla stretta di Matteo Salvini sui richiedenti il diritto d’asilo: «Con una circolare a prefetti e presidenti delle Commissioni per il riconoscimento della protezione internazionale – scrive Salvini attraverso Twitter – ho personalmente richiesto velocità e attenzione nel dare accoglienza a chi scappa veramente dalla guerra ma anche nel bloccare tutti coloro che non ne hanno diritto».