YOUTREND (6 LUGLIO): M5S BATTE LEGA, MA..
Nei dati analizzati da YouTrend-Quorum nelle ultime settimane si è tentato tramite i sondaggi e le rilevazioni su scala nazionale di capire se vi fosse un reale sorpasso in termini di consensi della Lega sul Movimento 5 Stelle. Le impressioni, su stampa e social, è che Salvini sia al momento molto più “in” nelle considerazioni degli elettori rispetto al collega-rivale Luigi Di Maio e di conseguenza si ritiene che la Lega – come affermando alcuni sondaggi recenti – possa essere il nuovo primo partito nel Paese. In realtà, nella supermedia fatta da Quorum-YouTrend (e che considera i sondaggi Emg, Ipsos, Piepoli, Swg) – si scopre che sia il partito di Salvini che quello grillino sono cresciuti ulteriormente e sfiorino il 30% (Di Maio aveva perso terreno rispetto al 4 marzo ma sta risalendo dopo l’inizio della legislatura che ha fatto perdere qualche consenso). M5s al 29,1%, Salvini al 28,6% accrescono ancora il proprio vantaggio rispetto al Pd (18.2% di media) e Forza Italia, scesa fino al 9,7%. Ancora più sotto i due movimenti di Sinistra e Destra, con Leu al 2,9% e Fratelli d’Italia invece sceso fino al 3,4%. Al momento dunque non vi sono i prodromi per il sorpasso leghista, anche se si osservano i dati sul medio periodo dal 4 marzo ad oggi non si può non vedere la crescita boom di Salvini che ha preso un +10% che promette di certo un futuro prossimo assai vicino alla piena maggioranza rispetto ai colleghi grillini, specie se sul fronte immigrazione la Lega continuerà ad ottenere il pieno di appoggio da parte degli elettori al netto degli attacchi (finora sterili) delle opposizioni.
QUORUM (2 LUGLIO): M5S PRIMO PARTITO, MANCANO LE OPPOSIZIONI
Un sondaggio condotto da Quorum tra l’inizio di giugno e poi i giorni a cavallo di giugno e luglio certifica non tanto il primo posto in Italia come partito (Lega e M5s, a seconda dello studio di sondaggistica, si scambiano la posizione “a piacimento”) ma piuttosto che in Italia mancano ad oggi le vere opposizioni. Nelle intenzioni di voto, il Movimento 5 Stelle è dato al 28,1% mentre la Lega al 27,7% ma a segnare ancora il passo sono gli altri partiti che non riescono a crescere nei sondaggi e nelle intenzioni di voto con gli elettori ancora in poca fiducia rispetto ai partiti più “moderati” anti-populisti. Il Partito Democratico è dato al 19,9%, mentre per Forza Italia di Berlusconi il dato è sconfortante e lo dà sotto il 10%. Male anche la Sinistra che con un eventuale lista che racchiuda Sinistra Italia, Sel, LeU e Potere al Popolo non si sale più del 4% su scala nazionale: FdI con Meloni rimane al 4%, mentre altre liste di centrosinistra non vanno oltre il 2,6% (NcI allo 0,9%).
SWG (3 LUGLIO): ELETTORI PD BOCCIANO IL “FRONTE REPUBBLICANO”
Il Partito Democratico dimostra ancora tutto il proprio caos e stallo interno non solo con l’ultima tormentata Assemblea Pd avvenuta ieri a Roma (qui i dettagli dello scontro fra Renzi, Martina e Gentiloni), ma anche attraverso gli ultimi sondaggi Swg mostrati a “In Onda” negli scorsi giorni. È stato chiesto agli elettori dem cosa ne pensassero del progetto portato avanti da Carlo Calenda all’indomani sia delle Elezioni Politiche che di quelle Comunali in cui il Partito Democratico ha riportato una sconfitta pesantissima: secondo l’ex Ministro dello Sviluppo Economico, tra le menti più brillanti delle “nuove leve” dem, occorre rifondare un partito di Centrosinistra per andare oltre le macerie del Pd. Ebbene, solo il 31% si dice d’accordo con la proposta di Calenda, mentre a bocciarla (e indirettamente anche il suo principale sponsor Matteo Renzi) è il 52% degli elettori di centrosinistra intervistati (17% indecisi). Le 5 priorità indicate da Calenda per il nuovo “Fronte” sono state, indicate in una intervista al Foglio: «tenere in sicurezza l’Italia; proteggere gli sconfitti; investire nelle trasformazioni; proteggere l’interesse nazionale nell’Ue e nel Mondo; conoscere». In particolare, l’ex ministro si diceva certo che occorresse ad oggi «un’alleanza repubblicana che vada oltre gli attuali partiti e aggreghi i mondi della rappresentanza economica, sociale, della cultura, del terzo settore, delle professioni e dell’impegno civile» per contrastare il nuovo che avanza di M5s e Lega. Ecco, per ora gli elettori non sono così d’accordo..
PIEPOLI (27 GIUGNO): OLIMPIADI TORINO, SE IL SINDACO APPENDINO DICE SÌ..
Agli elettori di Torino è stato chiesto, in merito all’imminente decisione sulla candidatura delle Olimpiadi Invernali 2026, se l’eventuale decisione favorevole del Comune retto dal sindaco Appendino potrebbe poi giovarle in termini elettorali nelle prossime Elezioni Comunali fra tre anni (o lei o comunque il Movimento 5 Stelle). La domanda posta dal sondaggio Piepoli è semplice nella forma: «Se il Sindaco Chiara Appendino si schierasse a FAVORE della candidatura di Torino alle Olimpiadi invernali del 2026, Lei sarebbe più propenso a votarla alle prossime elezioni comunali?». Le risposta vedono un favore abbastanza schierato per la sindaco grillina che a differenza della collega Raggi a Roma sta certamente riscuotendo una figura e un consenso migliori, anche perché la situazione che si è trovata di gestione è decisamente meno grave della Capitale. Il 14% risponde “certamente sì” alla domanda, mentre il 37% propende per un consenso favorevole alla sindaco di Torino. Il 15% nega in toto, mentre il 27% propende per il “no” dopo le polemiche sorte negli ultimi mesi, la triste vicenda di Piazza San Carlo su tutte (ma non solo).