Secondo il racconto fatto da Augusto Minzolini, ex senatore forzista, sul Giornale di oggi ci sarebbe un importante progetto che Salvini starebbe preparando per l’immediato futuro: come rivelato al giornalista ex direttore Rai1, Gianfranco Rotondi ha spiegato le ultime “considerazioni” interne al Centrodestra. «Berlusconi è convinto che questa maggioranza esploderà. Io, se stiamo fermi, credo di no. Noi dobbiamo resettarci e abbiamo davanti due strade: o accettiamo l’idea di un centrodestra ridisegnato da Salvini, con Berlusconi presidente onorario e Salvini segretario; o dobbiamo fare un’opposizione diversa, dire che in questo governo ci fa schifo tutto, anche la Lega. Sperando che l’onda nel Paese cambi». Secondo un altro insider del Centrodestra raggiunto da Minzolini, Enrico Costa (ex Ministro del Governo Gentiloni) «Alcuni centristi in buoni rapporti con i leghisti mi hanno raccontato che Salvini vuole costruire un contenitore centrista, al suo servizio, che si sovrapponga a Forza Italia. Per questa operazione sta pensando a gente come Fitto». Insomma, da un lato le dichiarazioni pubbliche di Salvini e Berlusconi (più il secondo, va detto) per un tentato ricucire della coalizione e dall’altro i retroscena che portano ormai quasi tutti verso la rottura. Chi l’avrà vinta? (agg. di Niccolò Magnani)
IL NO ALLA LEGA DI TAJANI E LETTA
Il retroscena riportato da Dagospia – e spiegato nei minimi dettagli anche dall’ottimo Nicola Porro nella sua “Zuppa” (rassegna stampa in video Facebook) – spiega cosa sarebbe successo nelle ore immediatamente prima del voto di ieri mattina in Commissione Vigilanza. Salvini, andato lastricato di buone intenzioni al San Raffaele di Milano, avrebbe – oltre che portato gli omaggi a Berlusconi impegnato nei controlli di salute – cercato di convincerlo che il metodo usato per Foa poteva essere superato. «Ti do la mia parola d’onoreche tutte le prossime nomine Rai le condividerò con te. Tu hai altri interessi rispetto ai Tg: chi dirige i palinsesti, i direttori di Rete, eccetera. C’è spazio per tutti», avrebbe cercato di proporre al Cav il leader della Lega, sempre secondo Dagospia. Ma quando Berlusconi stava per convincersi, è arrivato il “niet” duro e puro dei “colonnelli” di Forza Italia Gianni Letta e Antonio Tajani che non vogliono lasciare l’iniziativa del Centrodestra solo in mano a Salvini. Di conseguenza, oggi a Il Resto del Carlino, il Ministro degli Interni ribatte «Andare contro il cambiamento è una scelta, ma a ogni scelta corrispondono delle conseguenze. Non frenerò più quelli che vogliono venire da noi». (agg. di Niccolò Magnani)
CAV “SMORZA” I TONI
La coalizione di Centrodestra resisterà anche all’ultimo, tesissimo, scontro per Marcello Foa alla presidenza Rai? Matteo Salvini, segretario federale della Lega, si è scagliato contro l’alleato Silvio Berlusconi per la posizione di Forza Italia nella scelta dei vertici della televisione pubblica ed ha evidenziato che gli azzurri hanno scelto il Partito Democratico. Ma non solo: il leader del Carroccio non ha smentito che questa potrebbe essere la fine del Centrodestra. Il Giornale riporta il punto di vista del Cavaliere che, uscito dall’ospedale San Raffaele, ha sottolineato di godere di buona salute (“bene, sto bene, tutto a posto, grazie”) e nel corso dell’incontro con Salvini ha ribadito che “il centrodestra è ineliminabile in Italia, quindi dobbiamo andare sempre d’accordo”. Un braccio di ferro che fa traballare l’unità della coalizione, ma l’ex presidente del Consiglio si dice pronto a continuare insieme alla Lega: attesa la reazione del ministro dell’Interno. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SALVINI CONTRO BERLUSCONI: “HA SCELTO IL PD”
Clima di altissima tensione in casa Centrodestra dopo il no di Forza Italia a Marcello Foa per la presidenza Rai, candidato di Lega e Movimento 5 Stelle. Ieri il ministro dell’Interno ha fatto visita al Cavaliere all’ospedale San Raffaele e, nonostante le smentite, il tema principale del summit è stato proprio il vertice della televisione di Stato. Intervistato dal Resto del Carlino, il segretario federale della Lega ha attaccato l’ex presidente del Consiglio e, secondo Il Giornale, avrebbe gettato la maschera: “Non frenerò più quelli che vogliono venire da noi”, dichiarazioni riconducibili a un Opa sugli azzurri finalmente annunciata a chiare lettere. E su Silvio Berlusconi ha aggiunto: “Il centrodestra va in pezzi ma non siamo noi a volerlo. Se Forza Italia non è d’accordo su niente, se sceglie il Pd, faccia pure. Scelta sua se vuole fare un partitone Pd-Fi, auguri. Dispiaciuti, andiamo avanti, facendo battaglie di centrodestra e per il cambiamento”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SALVINI DA BERLUSCONI IN OSPEDALE
Matteo Salvini da Silvio Berlusconi in ospedale: il segretario federale della Lega in visita al San Raffaele dal leader di Forza Italia. In questi giorni, come vi abbiamo raccontato, il Cavaliere si trova ricoverato per dei controlli di routine: tre anni fa Berlusconi si è sottoposto a un intervento chirurgico a cuore aperto e per questo motivo sta effettuando dei controlli di rito. Questa mattina, verso le ore 5.00, il ministro dell’Interno si è recato all’istituto ospedaliero e nel corso delle ultime ore ci si è interrogati sui motivi di questa visita: come evidenziato da La Stampa, l’incontro avrebbe avuto al centro il nodo dell’elezione del nuovo presidente della Rai: il Carroccio punta forte su Marcello Foa, figura bocciata però da Forza Italia. Qualora così fosse, il blitz di Salvini non avrebbe avuto gli effetti sperati: persiste il no di FI su Foa.
SALVINI: “VISITA PER STIMA E AFFETTO”
La notizia dell’incontro all’ospedale di San Raffaele tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi ha fatto discutere, come dicevamo, in particolare sul tema principale del colloquio tra i due leader del Centrodestra, coalizione decisamente in bilico. Lo stesso segretario federale della Lega è intervenuto a tal proposito nel corso di una conferenza stampa ed ha sottolineato: “Stamattina mi sono alzato alle 5.00 per andare a salutare il presidente Berlusconi, che si trova da qualche giorno a fare dei controlli in ospedale. Una visita dovuta alla stima e all’affetto, non a ragionamenti politici che si fanno in altra sede e non in ospedale: questo per qualche giornalista che con pessimo gusto fa il suo lavoro in maniera dal mio punto di vista poco utile alla collettività”.