L’ipotesi della reintroduzione della leva obbligatoria divide il governo. Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta è contraria alla proposta di Matteo Salvini sul servizio militare obbligatorio. Risale al 2004, ad opera del governo Berlusconi, l’abolizione del servizio militare obbligatorio. In seguito sono state avanzate diverse proposte. Lo stesso ministro dell’Interno non è nuovo all’idea del ripristino dell’obbligatorietà, infatti lo scorso febbraio aveva depositato in Parlamento un disegno di legge per reintrodurre il servizio di leva su base regionale per sei mesi, anche per aiutare ad affrontare i pericoli del terrorismo. In quel caso fu l’allora ministro Roberta Pinotti a dirsi subito contraria alla proposta. Anche la Regione Veneto ha depositato una proposta di legge per avviare un servizio di leva di otto mesi per ragazzi e ragazze tra i 18 e i 28 anni. Nettamente contrario è il senatore Pietro Grasso, leader di Liberi e Uguali: «Commentiamo le sparate di Salvini solo quando si traducono in Disegni di Legge, senza abboccare alle provocazioni continue. Lo voglio vedere votare per la leva obbligatoria: noi saremo contro, come la maggioranza del Paese». (agg. di Silvana Palazzo)
LA RUSSA: “APPLICHI MIA MINI NAJA VOLONTARIA”
La proposta di Matteo Salvini di reintrodurre la leva obbligatoria, quindi il servizio militare, ha scatenato diverse reazioni. Come quella di Elisabetta Trenta, ministro della Difesa, che ha bocciato la proposta. Di diverso avviso è Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato, il quale consiglia al ministro dell’Interno di lanciare la “mini naja”, una proposta di legge voluta da lui, in qualità di ministro della Difesa del governo Berlusconi. Questa proposta di legge permette «di far vivere ai giovani che lo desiderano la vita militare per tre settimane». La Russa ha aggiunto: «Avrò poi modo di illustrare a lui e a Giorgetti le eventuali future modifiche da me proposte per allungare a 40 giorni (magari da svolgere durante le vacanze estive) e rendere, con crediti e incentivi, la partecipazione molto appetibile ai giovani». Ma non in forma obbligatoria, «che sappiamo crea in molti solo disamore se non peggio». (agg. di Silvana Palazzo)
TRENTA BOCCIA PROPOSTA SALVINI: “IDEA ROMANTICA”
La proposta di Matteo Salvini sulla reintroduzione del servizio militare con la leva obbligatoria non cattura il consenso di Elisabetta Trenta, ministro della Difesa. L’esponente del Movimento 5 Stelle ha definito l’obiettivo del ministro dell’Interno “un’idea romantica”, sottolineando che “i nostri militari devono essere dei professionisti, anche Salvini è d’accordo”, fonti della Difesa all’Ansa. E non è la prima volta che Elisabetta Trenta chiude la porta alla proposta: appena tre giorni fa, ai microfoni del Tg5, l’aveva marcata come “un’idea non più al passo con i tempi”. Inoltre, al Mattino di Padova, il capo di Stato Maggiore della Difesa Claudio Graziano ha spiegato che le forze armate italiane “si sono rivelate fra le migliori del mondo. Io ero presente quando la leva è stata sospesa non perché non fossero bravi i militari di leva, ma perché non potevano più essere impiegati in operazioni complesse e a rischio, visto che la possibilità di essere impiegati in operazioni deriva anche dall’addestramento e dalla capacità di operare in ambiti internazionali”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
NAJA ABOLITA DA BERLUSCONI: SCHIAFFO DELLA LEGA?
Matteo Salvini continua a dettare i temi dell’agenda politica. Questa volta l’ultima dichiarazione destinata a scatenare il dibattito è quella riguardante la proposta di reintroduzione della leva obbligatoria per i giovani italiani. Si tratta di un vero e proprio cavallo di battaglia per il leader della Lega, ma a ben vedere sembra essere un nuovo schiaffo a Silvio Berlusconi. Fu proprio il governo del fondatore del centrodestra, nell’agosto del 2004, ad abolire definitivamente la naja con la Legge Martino. L’ex Presidente del Consiglio, come ricorda Il Corriere della Sera, nel 2009 si spinse al massimo a promuovere l’iniziativa «Pianeta difesa», cioè un breve periodo durante il quale 145 giovani avrebbero potuto iniziare a sperimentare da 15 a un mese di vita militar, ma su base volontaria. Nel 2010 furono invece stanziati fondi per tre anni per il progetto «Vivi le Forze Armate, militare per tre settimane». Insomma, un motivo in più per chiarire che Berlusconi e Salvini la pensano diversamente su tanti temi…(agg. di Dario D’Angelo)
COSA DICE IL PROGRAMMA DELLA LEGA
Matteo Salvini è tornato a parlare di reintroduzione di servizio militare, un tema molto caro al segretario federale della Lega: l’attuale ministro dell’Interno nel corso della campagna elettorale pre 4 marzo 2018 ha infatti citato spesso la riforma per “ragazzi e ragazze” e vi riportiamo la proposta del Carroccio.” La leva permetterebbe di promuovere salute fisica e formazione civica, con positive ricadute sanitarie e morali sul Paese: il suo costo andrebbe dunque inteso come un investimento sociale sui giovani cittadini”, si legge sul programma elettorale leghista, che sottolinea: “La leva è inoltre un’azione preventiva necessaria a garantire la preparazione dei cittadini al dovere costituzionale di difesa della Patria, nel caso (assai improbabile ma teoricamente non impossibile) di mobilitazione causata da una grave crisi internazionale. Il servizio andrebbe reso “obbligatorio a tutti i cittadini di entrambi i sessi”, permettendo tuttavia di scegliere tra il servizio civile e quello militare. Infine, segnaliamo che “l’addestramento dovrebbe essere svolto in ambito regionale, col concorso delle associazioni d’arma e, salvo l’indottrinamento iniziale, senza vincoli di alloggio in strutture specifiche, così da ridurre costi finanziari e impatto sociale”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
FORZA ITALIA SCELGA ME O RENZI
La reintroduzione del servizio militare non è solo un’idea per Matteo Salvini. Il ministro dell’Interno ha infatti dichiarato che è in corso una valutazione di modalità e costi. Nel frattempo continua il botta e risposta a distanza con Forza Italia. Il vicepresidente azzurro Antonio Tajani aveva dichiarato che «il governo durerà poco» perché Salvini «mollerà Di Maio». Ma il leader della Lega rimette agli alleati la responsabilità di una possibile rottura. «Noi non abbiamo cambiato idea nelle ultime settimane: qualcun altro vota spesso con il Pd. Starà a loro scegliere tra la Lega del futuro e Renzi del passato». Salvini va avanti per la sua strada e non cambia linea sui temi lanciati in campagna elettorale. Anna Maria Bernini lo invita a riflettere sul futuro della coalizione del centrodestra, ma il vicepremier tira dritto, consapevole di avere dalla sua tantissimi consensi: «A livello locale governiamo bene tanti comuni col centrodestra». Poi la stoccata sul Pd e Renzi. (agg. di Silvana Palazzo)
SALVINI E IL SERVIZIO MILITARE: “VOGLIO REINTRODURLO”
Visti i molteplici casi di mancanza di educazione e di senso civico, Matteo Salvini valuta la reintroduzione del servizio militare e di quello civile. «Vorrei che oltre ai diritti tornassero a esserci i doveri», ha dichiarato il ministro dell’Interno nel corso di un comizio a Lesina, in Puglia. «Facciamo bene a studiare i costi, i modi e i tempi per valutare se, come e quando reintrodurre per alcuni mesi il servizio militare, il servizio civile per i nostri ragazzi e le nostre ragazze così almeno impari un po’ di educazione che mamma e papà non sono in grado di insegnarti», ha poi aggiunto il leader della Lega. Oltre a parlare della capotreno di Trenord che invitava i nomadi a scendere dal treno (clicca qui per il nostro approfondimento), Salvini ha affrontato nuovamente il tema dell’immigrazione. «Serviva alla sinistra per avere schiavi da far usare dalle multinazionali e da mettere nei ghetti per guadagnare sulla pelle dei disgraziati: non vanno messi in venti sul furgone, dietro c’è anche un fenomeno mafioso». Non manca un monito a Forza Italia, e in particolare a Silvio Berlusconi: «Nei Cinque Stelle ho trovato gente seria. E Luigi Di Maio è una persona seria, con voglia di fare. Quindi, conto che andremo avanti ancora parecchio, per lo scorno di qualcuno. Stasera ci sono le stelle cadenti, è l’eclissi di Renzi».
“VACCINI? MEGLIO EDUCARE E NON OBBLIGARE”
A settembre intanto partirà Scuole sicure, un progetto che coinvolge una ventina di sindaci. «Daremo soldi per andare a beccare gli spacciatori fuori dalle scuole medie e dagli istituti», ha dichiarato Matteo Salvini. Ma c’è anche il problema della giustizia: «Ne arresti 500 e poi te li ritrovi fuori e su questo stiamo lavorando». A tal proposito, ha assicurato che non verranno mai approvati indulti o sconti di pena, «anzi per i condannati in via definitiva vorrei fare come in Austria dove hanno l’obbligo di lavorare per ripagare i costi che gravano sulla comunità della loro carcerazione». Un altro tema caro alla Lega è la legittima difesa. Salvini ha ricordato che «il paese più armato d’Europa è la Svizzera e non mi risulta ci siano stragi, un ladro però ci pensa due volte ad entrare in una casa dove potrebbero essere armati». La questione sicurezza va però di pari passo con le periferie, dove «arriveranno anche più soldi». Infine, a RaiNews24 ha parlato anche dei vaccini, un tema particolarmente caldo. «Il diritto alla scuola, all’educazione è fondamentale. Da genitore preferisco educare, spiegare, convincere piuttosto che multare e obbligare – ha aggiunto Salvini -. Così funziona in tanti Paesi del mondo e dovrebbe funzionare anche in Italia».