Dopo che il primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistris, è tornato a tuonare contro il Ministro degli Interni, Matteo Salvini, invitando la nave Aquarius, in stand by nelle acque del Mediterraneo, ad attraccare nel porto di Napoli, lo scontro sul tema potrebbe riaccendersi con da una parte il leader del Carroccio che ha già fatto sapere che per la Ong battente bandiera di Gibilterra e altre navi non c’è posto in Italia e dall’altra un fronte di sindaci che vede schierati non solo quello partenopeo ma pure Leoluca Orlando, primo cittadino di Palermo. Se De Magistris infatti parla di “opportunismo politico” da parte di Salvini che, a suo dire, si mostra forte solamente coi più deboli, ecco che si fa avanti anche Orlando che chiama “amici” i 141 immigrati a bordo e fa sapere che “il Governo guidato dalla Lega si conferma sempre più motivo di vergogna”, accusandolo di fare politica sulla pelle di donne e bambini e confermando poi all’equipaggio della Aquarius, nonostante anche il Ministro Danilo Toninelli abbia già sbarrato le porte, che “Palermo e la Sicilia non si sottraggono al proprio dovere e non tradiscono la propria storia”. (agg. di R. G. Flore)
DE MAGISTRIS CONTRO SALVINI
Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris non le manda a dire, ormai da tempo, al Ministro degli Interni Matteo Salvini e in generale contro il Governo gialloverde di cui lui non condivide sostanzialmente l’elemento leghista: in un lungo post su Facebook, oltre a tessere le lodi dei propri risultati in Comune (anche se vanno tutti verificati con i dati dei prossimi mesi, ndr) il sindaco partenopeo attacca su tutta la linea tanto sul fronte migranti quanto sulle “famiglie arcobaleno”, quanto ancora sui diritti in generale dei bambini uccisi in più parti del mondo. «Mentre si tagliano i fondi per le periferie delle nostre città, nessuno parla dei tanti bambini yemeniti morti da bombe vendute dall’Italia all’Arabia Saudita. Nessuno ne parla anche perché nel prossimo bilancio del Governo le spese militari aumenteranno addirittura per come ordinato da Trump ai Paesi della NATO. Non salvare vite umane nel Mediterraneo e vendere armi di distruzione di massa a chi sta massacrando civili sono due crimini che meriterebbero un governo del cambiamento. Ma per loro questi non sono crimini, per loro i delitti li commettono chi dedica la vita alla solidarietà e a salvare le vite umane», attacca de Magistris, seguito poi da un altro comunicato specifico sul caso Aquarius scoppiato nelle ultime ore, dove afferma «Mentre in queste ore, fra un selfie in costume su una bella barca ‘vacanziera’ il ministro dell’Interno mostra i muscoli da ‘bullo’ istituzionale, coperto da un Governo che denota cinismo istituzionale sulla pelle dei più deboli, forse senza precedenti nella storia repubblicana. […] 141 migranti tra cui molte donne e molti bambini, da giorni vagano in mezzo al mare perchè i porti italiani per decisione del Governo sono ancora chiusi».
L’ATTACCO ANCHE AL MINISTRO FONTANA
Da Salvini a Fontana, gli esponenti della Lega non vengono ben considerati dal sindaco di Napoli che li attacca su tutta la linea anche sul caso delle famiglie di coppie gay, specie dopo le dichiarazioni controverse del Ministro della Famiglia nelle scorse settimane. «Se passa l’ultima boutade del ministro oscurantista secondo la quale non saranno più riconosciute le famiglie omosessuali, il bimbo che ho avuto l’onore di registrare nell’anagrafe del Comune di Napoli, nato da persone dello stesso sesso, non avrà diritti, non sarà uguale ad altri bimbi. La famiglia è forte non se sopprimi diritti e neghi le libertà civili, ma se il legame d’amore è solido». Secondo de Magistris, infine, non riconoscere diritti a tutte queste “categorie” di bambini o peggio «farne morire altri nel mare perché hanno la pelle scura, non è costruire comunità con famiglie solide e felici. Le comunità si fondano su legami di amore, non con recinti esclusivi imprigionati da catene di rancore e di odio».