Val Susa, rottura tra il movimento No Tav e il Movimento 5 Stelle: con la salita al governo del partito fondato da Beppe Grillo, è finito l’idillio con gli oppositori storici al Treno ad Alta Velocità Torino-Lione. Alberto Perino, voce storica dei No Tav, ha sottolineato che “I Si Tav eTelt fanno i fatti, vanno avanti e lanciano gli appalti. I Cinque stelle continuano a fare sterili proclami invece di fare atti amministrativi”, riporta Repubblica. E soprattutto: “E pensare che di cartucce da sparare ne avrebbero tantissime per bloccare gli ingranaggi della grande opera. Basta volerlo fare. Ma per non disturbare il manovratore (Telt e Lega) queste cose non non vengono fatte da chi è stato mandato a Roma per bloccare la Tav”, durissimo dunque. E il commento che non è passato inosservato: “I nostri tecnici hanno suggerito molti modi. Ma loro niente. Attendono i risultati dell’analisi costi benefici. Poi quando questa sarà conclusa vedranno cosa fare, se saranno ancora al governo e se esisteranno ancora. In che mani ci siamo messi”.



“IN CHE MANI CI SIAMO MESSI”

E’ terminato l’idillio tra i due movimenti, con le parole di Carlo Perino che arrivano solo poche ore dopo l’analisi del ministro pentastellato Danilo Toninelli sul via libera del Cipe riguardo la delibera 30 sulla linea Torino-Lione: “Il testo è stato messo a punto dal governo precedente, nonostante la batosta elettorale appena presa che lo obbligava ad agire solo per gli affari correnti. Ma state tranquilli non è nulla che possa influire in modo decisivo sull’analisi costi-benefici che finalmente stiamo conducendo in maniera seria e obiettiva. Teniamo gli occhi aperti sul cantiere e, come detto, considereremo quale atto ostile ogni decisione che faccia avanzare la Tav senza una scelta politica del governo”, riportano i colleghi di Repubblica. Date le polemiche sollevate, Perino ha voluto poi sottolineare: “Mi sono limitato a constatare che avrebbero potuto fare molte cose per mettere in difficoltà il sistema Tav e non l’hanno fatto. La mia era una mail privata alla lista comitati e non pubblica, distorta, spero in buona fede. Finora a parte i proclami di atti formali non ne hanno fatti. Questo non significa sconfessare o prendere le distanze dai 5 Stelle”.

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