Prima che l’Italia venisse travolta dalla terribile tragedia del ponte crollato in Liguria, il Governo italiano aveva dovuto affrontare in una call conference d’urgenza a Palazzo Chigi l’emergenza spread con il tentativo di rassicurare i mercati sul fronte conti e tenuta del bilancio di stato. I mercati restano nervosi per il problema della Turchia, ma sul tema dei conti italiani pare che il vertice d’urgenza abbia raggiunto il proprio scopo: quello che è certo è però come, da oggi fino alla prossima Manovra economica, le divisioni interne tra i due vicepremier “titolari” dei veri comandi di Governo e il Ministro dell’Economia Tria. La linea della rassicurazione, al momento, è servita per placare le ire dei mercati ma ci vorranno fatti e accordi preliminari nei prossimi mesi per evitare altre giornate funeste come quelle capitate, in termini economici, nei giorni scorsi. A questo si aggiunte un “iper-allarmismo” che anche nei media andrebbe moderato: prendiamo ad esempio la giornata di ieri, dove in molti titolavano “crollo di Piazza Affari”. Ecco, la Borsa italiana ha perso alla fine lo 0,58%: non esattamente una “colata a picco” come invece sembrava da parecchi titoli di media.. 



VERTICE GOVERNO A PALAZZO CHIGI

È uscita una nota questa mattina dopo il vertice notturno (e a sorpresa) avvenuto ieri sera a Palazzo Chigi con una “call” tra il Premier Conte e i Ministri Salvini, Di Maio e soprattutto Giovanni Tria, vero ago della bilancia sul fronte Manovra Economica. «Il quadro programmatico concilia il perseguimento degli obiettivi del governo con la stabilità delle finanze pubbliche ed in particolare la continuazione del percorso di riduzione del rapporto debito/Pil», è il contenuto reso pubblico dopo il vertice che anticipa le ferie di Ferragosto verso le quali si dirige il Governo gialloverde con in testa due nodi cruciali: il Def e la Legge di Bilancio che dal prossimo autunno saranno i veri banchi di prova dell’esecutivo gialloverde, tanto per gli equilibri interni tra Lega e M5s quanto per i rapporti sempre più delicati con Bruxelles. «Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, i due Vice Presidenti del Consiglio, Matteo Salvini e Luigi Di Maio e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, in un vertice svoltosi ieri 13 agosto, hanno esaminato il quadro macroeconomico e hanno condiviso il lavoro in corso per la definizione dei dettagli del quadro programmatico che verrà presentato a settembre e già deciso nel precedente incontro nelle sue linee generali», spiega la nota di Palazzo Chigi sul fronte dei conti stabili e sulla riduzione del debito.



IL NODO MERCATI E SPREAD

L’immediata reazione dei mercati questa mattina è stata comunque positiva, specie sullo spread, il che conferma la reale intenzione di questo vertice riunito all’improvviso per frenare i problemi causati dai forti dubbi dei mercati sul futuro dei conti italiani. Lo spread che scende a quota 269 punti base rispetto ai 278 a cui era balzato lunedì, sui massimi da fine maggio. Il rendimento del Btp decennale si attesta oltre il 3% (3,01%). Sul fronte della Borsa vera e propria, pur con la crisi della Lira turca che ieri ha trascinato indietro tutte le piazze europee, l’andamento attuale è positivo con il segno più anche per la Borsa di Milano: il Ftse Mib registra + 0,26%, a 21.107,32 punti. Giusto di ieri l’appello-messaggio mandato dal vicepremier Di Maio ai mercati e analisti europei: «non siamo ricattabili, non temo attacchi speculativi». Per ora la nota di Palazzo Chigi ha di fatto confermato la linea M5s, ma i timori restano e il Sottosegretario Giorgetti lavora con Tria per offrire il massimo delle garanzie possibili in termini economici, pur cercando di soddisfare i punti chiave del Contratto di Governo.

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