Anna Ascani minacciata di morte dopo aver svelato fake news: questa la brutta vicenda che ha coinvolto la nota deputata del Partito Democratico. La politica, insieme a David Puente, ha infatti smascherato una bufala sui social network riguardante la tragedia del ponte Morandi di Genova: tal Tommaso Ciarponi, falso esponente dem di Forlì, ha scritto su Twitter di essere dispiaciuto per la mancata morte sotto le macerie di Matteo Salvini e Luigi Di Maio, con tanto di simbolo del Pd nel post in questione. Anna Ascani, in una intervista a La Nazione, ha commentato: “Tommaso Ciarponi, se esiste, non è un militante del mio partito e questa storia è stato montata ad arte per infangarci. Ne ho chiesto conto a uno dei primi a rilanciare questa fake e dopo di lui mi hanno risposto Casa Pound Italia e Francesca Totolo, assurta alle cronache per la bufala della migrante con lo smalto salvata dal naufragio. E insieme a loro una marea di account inneggianti a fascismo e violenza. Tra cui quello che mi augura la morte e istiga a uccidermi bruciandomi viva”.
DEPUTATA PD DENUNCIA
Nessuna traccia di tal Tommaso Ciarponi al Pd di Forlì, ma anzi: tracce di like ai post di Matteo Salvini. E sono partite minacce di morte e insulti pesanti, che hanno indotto Anna Ascani a segnalare la vicenda alle forze dell’ordine. Su Facebook la dem ha poi scritto: “Ho letto gli insulti e le minacce più terribili (e improbabili) dopo il mio post. Quando attacchi le squadracce fasciste succede. Soprattutto se vengono colpite nel vivo: le bufale che fanno girare per guadagnare consenso alimentando rabbia e indignazione. Ora sappiamo che Tommaso Ciarponi se esiste (ma anche questo è improbabile) non ha nulla a che vedere col PD. E che quel post in cui si augurava la morte di Di Maio e Salvini sotto il ponte crollato era un falso creato ad arte e fatto girare dalle squadracce in questione, poi condiviso da migliaia di persone magari ingenue o poco attente”. Continua Anna Ascani: Non si sono fermati neppure di fronte al dramma di vite spezzate, al dolore di decine di famiglie. Hanno sentito il bisogno di ricavarne qualcosa infamando gli avversari. E, una volta sbugiardati, si sono mossi con insulti e minacce. Alcuni li ho denunciati. Molti li ho segnalati” “La verità è rivoluzionaria”, conclude poi l’esponente Pd.