Via libera dei commissari di Alitalia allo stop del contratto di leasing da 150 milioni di euro per l’aereo diventato noto come Air Force Renzi. A poco meno di un mese dall’annuncio del premier Giuseppe Conte, si chiude la vicenda dell’aereo voluto dall’ex presidente del Consiglio e costato 25mila euro l’ora. Dopo la richiesta formulata dal ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, che invitava Luigi Di Maio ed Elisabetta Trenta a revocare l’accordo, il 10 agosto scorso i commissari di Alitalia hanno ricevuto dalla Difesa «la richiesta di scioglimento del contratto per il leasing dell’aereo di Stato» e mercoledì la compagnia ha confermato «la disponibilità a rescindere l’accordo con Etihad». La compagnia aerea degli Emirati sarebbe stata disposta a ridurre di circa il 60% la rata mensile dell’affitto, portandola – secondo Il Fatto Quotidiano – dagli 805mila dollari attuali a circa 200mila. La proposta di Etihad avrebbe permesso un risparmio di 76 milioni di euro, ma alla fine il contratto è stato rescisso. Così il risparmio è di 18 milioni di euro l’anno fino al 2024. (agg. di Silvana Palazzo)
AIR FORCE RENZI, ALITALIA HA RISOLTO CONTRATTO LEASING
Il Movimento 5 Stelle “porta a casa” una personale vittoria contro Renzi e il precedente Governo: l’Airbus A340-500, meglio conosciuto nel mondo mediatico-politico come “Airforce Renzi”, è stato dismesso come contratto di leasing da Alitalia. Quello che era divenuto il simbolo della “lotta agli sprechi” teorizzato da Di Maio vede ora l’ultimo “addio”: quell’aereo non servirà più per i voli dei Ministri e dei sottosegretari, come spiegato dal Ministro della Difesa Elisabetta Trenta, «Da oggi, l’aereo simbolo dell’arroganza al potere non esiste più!», affonda su Facebook il politico M5s impegnato con Di Maio e Toninelli nella “sfida” sull’Airforce Renzi. «I tecnici del ministero della Difesa e della direzione generale di Armaereo hanno incontrato la controparte di Alitalia per mettere definitivamente un punto all’Airbus 340 di Matteo Renzi. A seguito di una ordinaria procedura amministrativa, proprio oggi questo punto è stato messo». Nel merito, i commissari di Alitalia su richiesta del Ministero della Difesa hanno comunicato oggi «lo scioglimento del contratto di leasing stipulato con Etihad relativamente al medesimo aereo».
L’AFFONDO DI TONINELLI
«Quell’aereo non era per me: era l’aereo per le missioni internazionali delle imprese. Era un mezzo a servizio delle nostre politiche di rilancio dell’export. Non è un caso se io non ci ho mai messo piede: usavo lo stesso aereo che hanno usato tutti i premier, tutti, quelli prima di me e quelli dopo di me», era la difesa di Matteo Renzi ad inizio agosto quando scoppiò di nuovo il “caso” perché sollevato dalla visita, con tanto di foto, dei Ministri Toninelli e Di Maio in autentica campagna anti-Pd, anti-Renzi e anti-sprechi. «Una nostra piccola grande rivincita – conclude la Trenta- Un passo nella giusta direzione, perché questo Paese e i suoi cittadini meritano normalità, ma soprattutto rispetto!», mentre il titolare dei Trasporti su Facebook attacca ancora l’ex premier dem, nonostante lo stesso non abbia mai messo piede su quell’Airbus. «Lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto. Abbiamo messo a terra l’ego volante di Renzi. È con grandissimo orgoglio che oggi vi do una bellissima notizia: su nostra richiesta i Commissari Straordinari di Alitalia hanno inviato ufficialmente la comunicazione di scioglimento del contratto di leasing stipulato con Etihad per l’Air Force Renzi». Risparmio dell’operazione? Secondo i grillini sarebbero 18 milioni di euro l’anno fino al 2024, che poi rilanciano subito: «Dopo il taglio ai vitalizi, dopo la cancellazione del leasing per l’Air Force Renzi, faremo piazza pulita di tutti gli altri sprechi e privilegi, a partire dalle pensioni d’oro, che da troppi anni soffocano l’Italia».