Anche Riccardo Fraccaro è intervenuto sul delicato tema delle grandi opere che ha provocato attriti all’interno della maggioranza. Per il ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta la linea del governo M5s-Lega è chiara. «L’analisi costi-benefici è il nostro faro. Non possiamo far pagare per decenni agli italiani i costi di opere inutili, è un principio di buon senso su cui siamo d’accordo», ha dichiarato al Corriere della Sera. Fraccaro, inoltre, non ritiene che decidendo entro la fine dell’anno il Paese resta bloccato. «Il progetto Tav risale a 30 anni fa, attendere 4 mesi per valutare ogni opzione mi pare ragionevole. Il nostro impegno di fronte ai cittadini resta quello di ridiscutere integralmente il progetto, la stessa Francia comprende i dubbi». Lo stesso Fraccaro comunque in passato si è espresso in maniera negativa sulla Tav del Brennero: «Ereditiamo progetti rispetto ai quali abbiamo tutt’altra visione. Il Paese ha bisogno di piccole opere diffuse e infrastrutture strategiche, per individuarle bisogna ragionare in termini di opportunità. E va ascoltata la volontà dei cittadini, le grandi opere non si possono certo imporre con la forza». Ma su questo tema M5s e Lega hanno posizioni che non sembrano conciliabili. Il ministro però è sereno: «Ci sono sensibilità diverse ma abbiamo definito nel dettaglio l’azione di Governo prima di partire proprio per procedere in modo coeso. Non spenderemo mai miliardi di euro senza garantire la convenienza dell’opera: su questo c’è piena sintonia». (agg. di Silvana Palazzo)



TAP, LEZZI A SALVINI: “AL SUD SERVONO INFRASTRUTTURE”

Scontro nel governo sulle grandi opere. Ad accenderlo è il ministro per il Sud Barbara Lezzi, da sempre sostenitrice dello stop al gasdotto Tap. «Al Sud servono altre infrastrutture», ha dichiarato il ministro M5s. Su Facebook si configura l’affondo al leader della Lega Matteo Salvini che ieri, dal palco di Cervia, indicava i vantaggi del gasdotto, a partire dal taglio del 10% dei costi dell’energia. «Strade sicure, ferrovie, scuole, ricerca, università, bonifiche, anti-dissesto idrogeologico, energia pulita. Questi sono gli investimenti che l’Italia aspetta», ha scritto Lezzi nel post indirizzato al vicepremier e ministro dell’Interno. È evidente la diversità di visioni tra M5s e Lega sulle grandi opere, con i nodi della Tav e della Tap che rischiano di costare caro in termini elettorali. Eppure il governo deve tenere in conto le non meno rilevanti conseguenze finanziarie e giuridiche in caso di stop, anche per questo ciascun ministero ha avviato un’analisi costi-benefici delle grandi opere da completare. (agg. di Silvana Palazzo)

SALVINI: “PD NON GOVERNERÀ PER 30 ANNI”

Dopo aver “avvertito” il Movimento 5 Stelle, torna alle più consolidate “mire” anti-Pd: il Ministro degli Interni è giunto alla festa Nazionale della Lega a Cervia (Riviera Romagnola) in bicicletta. «Un grazie grande, fate un applauso alla gente che si è presa una settimana di ferie per essere qui. Non abbiamo bisogno di profughi o di richiedenti asilo per spostare tavoli come alle feste del Pd ma solo di ragazzi italiani, è una soddisfazione incredibile vedere tanta gente così a Cervia e avere mantenuto la promessa, mandare a casa Renzi e il suo governo, questi non li vedrete più per trenta anni», rilancia subito Salvini davanti alla sua gente raccolta nella caldissima Riviera. La bici non è solo un mezzo di trasporto ma per il Ministro è il simbolo di una promessa fatta un anno fa sempre nello stesso contesto: «Ci siamo lasciati un anno fa con Matteo che arrivava in bicicletta da opposizione ci troviamo dopo un anno col nostro Matteo che arriva ancora una volta in bicicletta ma da ministro dell’Interno, è una promessa mantenuta», ha spiegato dal palco il deputato romagnolo Jacopo Morrone. (agg. di Niccolò Magnani)

SALVINI AVVERTE IL M5S

Il tema Grandi Opere, Tav e Tap in particolare, è terreno di scontro tra le forze di maggioranza Lega e Movimento 5 Stelle. Ieri Alessandro Di Battista, esponente di rilievo dei pentastellati, ha chiuso alla possibile realizzazione di Tap e Tav, ma Matteo Salvini non la pensa allo stesso modo: “Ci sono fior di tecnici e di docenti che stanno valutando il rapporto costi-benefici. Dai nostri dati, sembra che i benefici superino i costi nel caso delle pedemontane, del terzo valico e del Tap, che ridurrebbe del 10% il costo dell’energia per tutti gli italiani”, le parole del ministro dell’Interno ai microfoni de La Stampa. E continua sulla Tav: “Lì il discorso è più lungo. Bisogna calcolare fino all’ultimo centesimo. Aspetto i risultati degli studi. In linea di massima, culturalmente sono più per fare che per disfare. Se non fare la Tav ci costasse due, tre o quattro miliardi, è chiaro che andrebbe fatta”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

DI BATTISTA SU TAV E TAP

Alessandro Di Battista compie 40 anni a Puerto Escondido e per l’occasione registra un videomessaggio confermando la linea del MoVimento 5 Stelle sulle grandi opere. «Abbiamo fatto battaglie importanti, contro il Tap, contro il Tav, opere del tutto inutili», ha dichiarato ribadendo il verbo ortodosso M5s. «Il Movimento deve fare il Movimento, ribadendo i No sani che abbiamo detto, perché ci abbiamo preso i voti su quella roba là», prosegue l’ex deputato M5s, dicendosi di essere libero anche di «pungolare» i pentastellati. «Ho molta stima di Di Maio, sta combattendo tantissimo, tutti gli altri ministri M5S dovrebbero avere lo stesso coraggio di Luigi». Quella di Alessandro Di Battista è anche una specie di dichiarazione di guerra alla Lega che invece vuole realizzare le grandi opere. Solo ieri Matteo Salvini era tornato alla carica. «Per quello che mi riguarda si va avanti e non si torna indietro. Nel contratto di governo c’è l’esame costi-benefici», le parole del leader leghista.

GRANDI OPERE, SI RIAPRE CONFLITTO TRA M5S E LEGA

Si allarga lo scontro sulla Tav, con un fronte sempre più ampio a favore del referendum sull’opera proposto dal governatore piemontese, Sergio Chiamparino. E sulla Tap, il gasdotto azero che arriva in Puglia, il MoVimento 5 Stelle è in imbarazzo al punto tale che lo stesso premier Giuseppe Conte ha ricevuto nei giorni scorsi a palazzo Chigi il sindaco di Melendugno, che è la località di approdo dell’opera. Il Tap è stato anche centrale nel dialogo tra Conte e Trump di pochi giorni fa. La Casa Bianca è infatti interessata alla realizzazione dell’opera che ridurrebbe la dipendenza energetica della Russia. «La Tap in Puglia porterebbe a un risparmio del 10% sulle bollette energetiche delle famiglie e delle imprese in Italia. Però valutiamo costi-benefici, Tav compresa. Io di mio preferisco sempre costruire e andare avanti», il parere di Matteo Salvini, evidentemente in opposizione a quello del MoVimento 5 Stelle.