Luigi Di Maio, nel suo ruolo di capo politico del MoVimento 5 Stelle, avrebbe dato mandato per avviare una causa contro Andrea Mura, il deputato assenteista, per danno di immagine verso il M5s. Il riferimento è alle regole previste dallo Statuto del Movimento 5 Stelle. Lo annuncia l’Ansa, che fa riferimento a fonti qualificate. Se Mura minaccia azioni legali, Di Maio è dunque pronto a rispondere con una causa legale. Niente approdo al Gruppo Misto per Mura: la sua avventura politica appena cominciata è già finita. Il velista ha deciso di mettere fine alle polemiche di cui è stato protagonista in questi giorni, inviando una lettera di dimissioni al presidente della Camera Roberto Fico che poi ha pubblicato sul suo profilo Facebook. In totale sarebbero sette le sedute a cui afferma di essere stato assente “per impegni sul territorio o per una breve malattia”. Andrea Mura ha denunciato dunque “un linciaggio mediatico senza precedenti”, sulla base di accuse che sostiene siano “basate su fatti inesistenti” e su “affermazioni da me mai pronunciate”. (agg. di Silvana Palazzo)
DI MAIO PRONTO A FARGLI CAUSA PER DANNO D’IMMAGINE
Non basteranno le dimissioni da deputato ad archiviare la vicenda di Andrea Mura, l’ormai ex parlamentare M5s espulso dai pentastellati dopo che era emerso che il velista non aveva preso parte al 97% delle sedute della nuova legislatura. Stando a quanto appreso dall’Ansa, infatti, se Mura attacca il MoVimento 5 Stelle per non avergli dato modo di replicare alle accuse che gli venivano da più parti, allo stesso modo i grillini stanno pensando di rivalersi nei suoi confronti anche a livello legale. Pare infatti che Luigi Di Maio, ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, in qualità di capo politico del M5S, abbia dato mandato per avviare una causa verso Andrea Mura per danno d’immagine verso il Movimento. Una versione, questa, non ancora confermata ufficialmente ma che con il passare delle ore sembra assumere sempre più consistenza. (agg. di Dario D’Angelo)
MURA ATTACCA M5S
Velista e assenteista: sono le due definizioni che in questi giorni sono state affibbiate ad Andrea Mura, l’ormai ex deputato M5s che dopo essere stato espulso dai pentastellati e aver aderito al Gruppo Misto ha deciso adesso di dare le sue dimissioni da parlamentare. Come riportato da La Repubblica, nella lettera inviata al Presidente della Camera Roberto Fico, Andrea Mura se l’è presa proprio con il partito che lo ha portato a Montecitorio, quel MoVimento 5 Stelle che non gli ha neanche concesso di “poter replicare alle accuse infamanti che mi sono state rivolte”. Per questo, dice Mura, “non ha alcun senso restare in quest’aula, senza poter incidere, senza poter portare avanti il progetto per cui sono stato eletto dai cittadini che mi hanno votato. Torno ad essere un cittadino comune, come sono sempre stato. Torno nel mio mondo, allo sport e al mare, dove ci sono i valori a cui mi sono sempre ispirato: l’impegno, il sacrificio e – da buon sardo – la parola data. Continuerò le mie battaglie per la difesa del mare e dell’ambiente fuori del Parlamento”. (agg. di Dario D’Angelo)
RISCHIO RITORNO ALLE URNE PER 250MILA ELETTORI SARDI
Le annunciate dimissioni di Andrea Mura, deputato eletto nelle fila del Movimento 5 Stelle, rischia di riportare alle urne diversi elettori sardi. Se infatti le dimissioni verranno approvate dalla Camera, non essendoci sostituti, come spiega sardiniapost.it, circa 250.000 elettori della circoscrizione Sardegna 1 uninominale dovranno votare un nuovo deputato che li rappresenti. Più nello specifico, saranno i cittadini di Cagliari, Burcei, Maracalagonis, Monserrato, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Sinnai e Villasimius a dover eventualmente essere chiamati a partecipare a queste elezioni suppletive. Ovviamente anche i partiti, in questo caso le coalizioni, dovranno presentare i loro candidati. C’è da chiedersi cosa farà il centrodestra, in particolare la Lega: correrà insieme a M5s, visto che i due partiti governano insieme, andrà da sola o con i “vecchi” alleati, sempre che sia possibile trovare un accordo? Come si vede, le dimissioni di un deputato rischiano di avere conseguenze piuttosto importanti. (aggiornamento di Bruno Zampetti)
ANDREA MURA, DI MAIO: INACCETTABILE IL SUO ATTEGGIAMENTO
Andrea Mura (M5s) si dimette da parlamentare: il deputato-velista ha deciso di annunciare le sue dimissioni dopo l’espulsione dal Movimento 5 Stelle giunta negli scorsi giorni. Velista di fama internazionale, Mura aveva dichiarato qualche tempo fa in una intervista di voler fare politica in barca. E le accuse di assenteismo non sono tardate ad arrivare: il deputato non ha partecipato a 289 votazioni su 296 secondo i dati della Camera. “Testimonial contro le microplastiche negli oceani”: questo l’obiettivo dichiarato nel corso della campagna elettorale pre 4 marzo 2018. Sul caso era intervenuto lo stesso Luigi Di Maio, che aveva definito “inaccettabile” l’atteggiamento di Andrea Mura, invitato alle dimissioni. Il deputato si è sempre difeso dalle accuse, marchiando come false e infondate le notizie riguardanti il 97 per cento di assenteismo.
“LINCIAGGIO MEDIATICO NEI MIEI CONFRONTI”
Le dimissioni annunciate dovranno essere votate e approvate alla Camera, con Andrea Mura che ha inviato una lunga lettera al presidente Roberto Fico. Il velista, come riportato da Repubblica, ha affermato di “aver portato avanti il mandato di parlamentare con la massima serietà e nel pieno rispetto delle istituzioni repubblicane”, sottolineando di essere “mancato a 7 sedute, per impegni sul territorio o per una breve malattia”. Criticato l’atteggiamento del Movimento 5 Stelle nei suoi confronti, con Mura che ha denunciato di essere “stato oggetto di un linciaggio mediatico senza precedenti, di accuse ignominiose basate su fatti inesistenti, su affermazioni da me mai pronunciate, che nessuno ha mai voluto verificare. Ho subito dei danni enormi e agirò in tutte le sedi per difendere la mia reputazione”. “Il Movimento 5 Stelle da sempre si batte per il rispetto delle regole. E con Andrea Mura non abbiamo fatto sconti. Il suo ‘record’ di assenze in Parlamento ci ha obbligati a espellerlo. Oggi, però, vogliamo ringraziare proprio Mura per essersi dimesso da parlamentare. Un importante gesto che abbiamo molto apprezzato”, il commento dei capigruppo M5s di Camera e Senato, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli.