Il nodo Tav rischia di diventare seriamente un “grimaldello” del Governo con lo scontro Lega-M5s in particolar modo tra il vicepremier Salvini e il Ministro Toninelli: l’elettorato e gli obiettivi dei due partiti di maggioranza sono sul fronte Alta Velocità su distanze siderali e nel portare in avanti il progetto Torino-Lione lo scontro diventa inevitabile. Il Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparini (Pd) si dice però esausto della gestione grillina sulla Tav e prende un’importante decisione a livello pubblico: con un atto ufficiale della Regione, Chiamparino scrive attaccando il Governo «La Regione Piemonte realizzerà una analisi costi-benefici sul sistema delle grandi opere, perché quella governativa si annuncia già scritta, visto a quali amici del trasporto su gomma e delle autostrade è stata affidata». Non solo, l’ex sindaco di Torino attacca ancora chi agisce per “ristretti obiettivi minimi”, mentre «noi vogliamo percorrere la strada della crescita. Guarda caso per tutte le grandi opere che insistono in territori a guida leghista, o per le quali ci sono ordini superiori (si veda quanto accade con la Tap e Trump), l’analisi costi-benefici è stata già fatta – sostiene infine Chiamparino -: solo per la Tav bisogna contare fino all’ultimo spicciolo, nonostante siano già state fatte sette analisi costi-benefici da diverse agenzie indipendenti, tutte con esito ampiamente positivo».
PRESIDENTE PIEMONTE “CON” SALVINI
Con l’hashtag “Difendiamo il Piemonte” Chiamparino intende forzare le frattura interna al Governo tra Salvini – che sarebbe d’accordo con la Tav – e i 5Stelle che invece intendono bloccare il progetto perché considerato “inutile”, al netto delle ultime dichiarazioni Di Maio attendista tra le due posizioni. Stamattina Salvini ha ribadito che «Bisogna calcolare fino all’ultimo centesimo. Aspetto i risultati degli studi. In linea di massima, culturalmente sono più per fare che per disfare. Se non fare la Tav ci costasse due, tre o quattro miliardi, è chiaro che andrebbe fatta». Toninelli sostiene il contrario, supportato da Alessandro Di Battista ma “gelato” da Di Maio che giusto ieri spiegava sulla Tav «È nel contratto di governo. Ma sono anche contento che il ministro dell’economia francese che ho incontrato questa settimana abbia detto che capisce i miei dubbi sulla Tav Torino-Lione».