Si torna a discutere animatamente della Tav, il treno ad alta velocità che dovrebbe collegare l’Italia (Torino), alla Francia (Lione). Un’opera che l’ala pentastellata del governo non intende attuare, a differenza invece della frangia leghista, che la considera necessaria o comunque utile per il trasporto delle merci. Ieri è stata una giornata molto animata su questo fronte, con il ministro dei trasporti Danilo Toninelli, che non ha risparmiato frecciatine nei confronti del presidente del parlamento europeo Antonio Tajani, che a sua volta ha attaccato Di Battista. E’ intervenuto anche il ministro del lavoro Di Maio, che ospite presso gli studi del programma “In Onda”, su La7, ha ammesso: «Sono 30 anni che è stata progettata quest’opera, oltre 10 anni che si prova ad avanzare, si dà la colpa ai no Tav ma la verità è che questa è un’opera in cui nessuno crede più. Dieci miliardi buttati». Di Maio conferma una differenza di vedute rispetto alla Lega: «Con la Lega abbiamo differenze di vedute, però il contratto di Governo dice che va rivista. Con Salvini – rassicura – troveremo un accordo perché io e lui ci intendiamo al volo». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



TONINELLI, TAJANI, DI BATTISTA…

Un botta e risposta al vetriolo su uno dei dossier più delicati, la Tav. Il primo affondo parte da Antonio Tajani, che ieri aveva visitato i cantieri e oggi è andato all’attacco del Movimento 5 Stelle. «Io sui cantieri della Tav ci sono andato, il ministro Toninelli invece non ha mai avuto la bontà di visitarli», ha attaccato l’esponente di Forza Italia. Da qui la replica del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli su Twitter, a cui ha fatto seguito la risposta del suo sottosegretario Armando Siri. Ma Tajani ha tirato in ballo anche l’ex deputato pentastellato Alessandro Di Battista, che nei giorni scorsi ha invitato il M5s a ribadire la sua opposizione alla Tav. «Io vorrei che il ministro Toninelli o qualche altro esponente politico del Movimento 5 Stelle, che parla sdraiato su un’amaca in Messico, venisse, invece di prendere il sole in Messico, a parlare con gli operai che stanno due, tre, quattro chilometri sotto terra», l’affondo del presidente del Parlamento Europeo. «Io, tra l’operaio che lavora in cantiere e quel signore sdraiato su un’amaca in Messico, scelgo dieci, cento, mille volte l’operaio. Neanche il ministro Toninelli è andato a vedere il cantiere, quello che già è stato fatto e a prezzo di quali sacrifici». (agg. di Silvana Palazzo)

SIRI FRENA: “NESSUNO STOP, MA VERIFICHE”

Le grandi opere, e in particolare la Tav, continuano a far discutere. Lo dimostra lo scontro a distanza tra Danilo Toninelli e Antonio Tajani. Nel dibattito tra il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture e il numero due di Forza Italai è intervenuto Armando Siri. Il sottosegretario del dicastero di cui è titolare l’esponente M5s ha parlato ai microfoni di Tgcom24. «I soldi pubblici non si devono sprecare, ma le grandi opere si possono fare e si debbono fare pretendendo che non ci siano sprechi. Non è che fare la grande opera significhi alimentare una mangiatoia». Siri ha poi spiegato che «nel contratto di governo c’è scritto che avremmo ridiscusso l’opera verificando costi e benefici ed è quello che stiamo facendo. Questo non significa uno stop». Lo scontro tra M5s e Forza Italia rischia di spostarsi anche sull’Ilva. «Rischia di essere chiusa per manifesta incapacità del governo di trovare una soluzione», ha sottolineato il vicepresidente di FI. (agg. di Silvana Palazzo)

TAV, TONINELLI CONTRO TAJANI: “MANGIATOIA È FINITA”

Danilo Toninelli contro Antonio Tajani. Nel mirino del MoVimento 5 Stelle, per quanto riguarda la battaglia contro le grandi opere, finisce un esponente di Forza Italia, il numero due per la precisione. Attivissimo negli ultimi giorni nel pressing sulla Lega per quanto riguarda le infrastrutture, il presidente del Parlamento Europeo ieri ha visitato i cantieri dell’Alta Velocità di Saint Martin La Porte. E durante l’incontro con gli amministratori locali ha ricevuto la telefonata di Silvio Berlusconi, che ha richiamato Salvini sulla Tav: «Sia coerente con idee del centrodestra». L’attacco del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti a Tajani è stato particolarmente duro e diretto. «Mi sporco le mani da quando sono nato. Uso con i soldi pubblici del Ministero dei Trasporti la stessa attenzione che usavano i miei genitori per gestire le poche risorse familiari. Antonio Tajani e tutti gli altri che blaterano su Tav, si mettano l’anima in pace. La mangiatoia è finita!». Questo il tweet al veleno di Toninelli.

“LUI E GLI ALTRI CHE BLATERANO SI METTANO ANIMA IN PACE”

Scontro a distanza tra il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli. Al centro della discussione c’è la Tav. Il post su Twitter dell’esponente M5s è una risposta alle dichiarazioni di ieri del forzista, che ha definito l’ipotesi di fermare i lavori dell’Alta Velocità Torino Lione una scelta «scellerata», che riporterebbe l’Italia «al tempo della pietra», isolandola dall’Europa e condannandola ad una «decrescita infelice». Ma Tajani ha attacco Toninelli anche direttamente: «Non può informarsi soltanto con quattro militanti No Tav. Mi auguro che ministri che non hanno visitato il cantiere e non hanno neppure cognizione del nodo infrastrutturale vengano a documentarsi». E poi, come riportato da SkyTg24, si era rivolto al governo più in generale: «Mi auguro che il governo italiano cambi idea, perché fermare la Tav è una sciocchezza enorme».

https://twitter.com/DaniloToninelli/status/1027555158748749825?ref_src=twsrc%5Etfw” rel=”nofollow” rel=”nofollow