Intervenuto a Porta a Porta, il ministro dell’Interno e segretario federale della Lega Matteo Salvini ha fatto il punto della situazione sulla Manovra e, dunque, sul capitolo reddito di cittadinanza: “Contando di governare almeno cinque anni, già quest’anno il cambiamento dovrà concretizzarsi con lo smontaggio della Legge Fornero, con l’avvio di una riduzione di fiscale per alcuni milioni di italiani, con una pace fiscale con la chiusura di cartelle sotto un certo importo e con l’avvio del reddito di cittadinanza, con l’impegno che sia un reinserimento al lavoro e non un’operazione di assistenza”. A tal proposito, Di Maio ai microfoni de Il Sole 24 Ore: “Ridare dignità alla persona. Il reddito di cittadinanza non è sussidio. Ha la finalità di assicurare un reddito mentre la persona si forma e si attiva per rientrare nel mercato del lavoro. È fondamentale che passi questo concetto. Chi ottiene il reddito di cittadinanza è obbligato a essere preso in carico dai centri per l’impiego e deve assicurare otto ore di lavoro al comune di residenza. Se chi percepisce il reddito rifiuta tre proposte di lavoro perde il reddito. Non è assistenza. E dal 2019 sarà realtà”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LUIGI DI MAIO SUL REDDITO DI CITTADINANZA
Luigi Di Maio: “Reddito di cittadinanza in legge di bilancio”, messaggio al Governo del Ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. Intervenuto a Cartabianca, il leader M5s ha commentato: “Noi abbiamo detto dal primo giorno che non era una sfida quella di superare il 3 per cento: se serviva per mantenere le promesse agli italiani, lo avremmo fatto. Ma sembra che non serva, la manovra può essere coraggiosa tenendo i conti in ordine. Oltre al tema della flat tax, che è un tema della Lega, c’è il tema delle pensioni e c’è il reddito di cittadinanza”.. E il reddito di cittadinanza sarà nella Legge di Bilancio: “Si deve fare e deve entrare nella Legge di Bilancio: noi abbiamo tanti ragazzi, ma anche meno giovani, che quando perdono il lavoro o cercano un lavoro, non sanno dove andare. Mandano curriculum in giro per tutta l’Italia e lo fanno per due anni, poi a un certo punto si fanno il biglietto d’aereo e volano a Berlino o a Londra e mollano tutto perché non ne possono più. Al peggio, stanno sul divano di casa e cadono in depressione”.
DI MAIO: “O SI FARA’ O PROBLEMI PER GOVERNO”
Continua il capo politico del Movimento 5 Stelle: “Il reddito di cittadinanza serve prima di tutto per riorganizzare i centri per l’impiego, una cosa che sentono tutti e dicono che non funzionano. Quando uno di questi ragazzi che cercano lavoro entrano in un centro per l’impiego devono trovare un dipendente che gli stringe la mano e gli dice che insieme trovano un percorso per reinserirti e ridarti il sorriso e la felicità”. Prosegue e sottolinea Di Maio: “Questo si fa mentre si fa il reddito di cittadinanza: stiamo parlando di assicurare la soglia di povertà relativa, 780 euro a persona per 5 milioni di persone in povertà assoluta. Parliamo di persone che a volte lavorano e non guadagnano, persone che non hanno reddito: non glielo voglio dare per stare sul divano, ma per sfamare i propri figli. Stiamo facendo varie riunioni e continuiamo a farne. O c’è nella Legge di Stabilità o c’è un grave problema per questo Governo: il nostro obiettivo è quello di mantenere la promessa”.