La replica di Salvini a Mattarella ha visto il Ministro dell’Interno rincarare la dose riguardo il tema dei migranti, considerando che alla base della polemica c’è l’indagine sul Segretario della Lega per il comportamento tenuto dal Viminale sul caso-Diciotti. E Salvini, oltre a ribadire che nel suo concetto di rispetto della legge c’è la voglia di ripristinare la legalità risolvendo il problema dell’immigrazione clandestina, ha sottolineato anche di aver consultato dei dati che registrano l’aumento dei casi di tubercolosi. Un’evenienza secondo Salvini strettamente legata alla presenza di clandestini e migranti in Italia. Secondo il Ministro dell’Interno, dunque, l’emergenza migranti ha anche un importante risvolto sanitario che lo porta ad agire con la massima fermezza sul tema, anche a costo di arrivare allo scontro con la magistratura e con lo stesso Mattarella. (agg. di Fabio Belli)



CRESCE LO SCONTRO

Ha sentito il bisogno di ricordare a tutti, ma ad uno in particolare, che “nessuno è al di sopra della legge”. Sergio Mattarella, nel centenario della nascita di Oscar Luigi Scalfaro, richiama all’ordine Matteo Salvini, che nei giorni scorsi aveva risposto all’avviso di garanzia recapitatogli al Viminale per il caso Diciotti opponendo il fatto che lui era stato eletto a differenza dei magistrati e che dalla sua parte aveva il popolo. Si rigetta così nell’agone politico il Presidente della Repubblica, ma con il botta e risposta completato da Salvini – che su Facebook ha affermato di rispettare la legge e di essere intenzionato ad andare avanti per la sua strada – viene di fatto trascinato in un nuovo scontro istituzionale. Il secondo nel giro di pochi mesi, con la ferita della richiesta di impeachment da parte di Di Maio (poi ritirata) per il no a Savona come ministro dell’Economia ancora fresca. (agg. di Dario D’Angelo)



MATTARELLA, “GIUDICI LEGITTIMATI DA COSTITUZIONE”

Alta tensione in queste ore tra il Quirinale e il Viminale dopo che Sergio Mattarella, pur senza mai citarlo ha lanciato un messaggio forte e chiaro a Matteo Salvini, ricordandogli “che nessuno è al di sopra della legge”. Un riferimento alla vicenda dell’avviso di garanzia ricevuto dal ministro dell’Interno in relazione alla gestione del caso Diciotti che aveva spinto il leader della Lega a chiamare in causa “giudici di sinistra” che a suo dire avrebbero politicizzato l’intera questione. Al Presidente della Repubblica non dev’essere andata giù il discorso in cui Salvini sosteneva di essere stato votato, a differenza dei giudici. Per questo motivo Mattarella ha chiarito:”Nel nostro ordinamento non esistono giudici elettivi: i giudici traggono la loro legittimazione dalla Costituzione”. Il capo dello Stato ha poi rivolto un appello affinché “i poteri statali non si atteggino ad ambienti rivali e contrapposti ma collaborino lealmente al servizio dell’interesse generale”. Secondo Mattarella, “occorre che vi sia intesa, collaborazione coerenza tra poteri dello Stato. È questa la democrazia, ciascuno dei poteri deve restare nel proprio ambito costituzionale e tutti devono essere convergenti nel bene comune che è servire il cittadino” poiché “il pluralismo dei poteri e l’equilibrio tra gli stessi è garanzia di democrazia e presidio delle libertà dei cittadini”. (agg. di Dario D’Angelo)



SENATORI LEGA IN PIAZZA PER SALVINI

Alla Camera la conferenza di Mattarella, al Senato l’informativa del premier Conte sulla Diciotti: e davanti al Parlamento, in piazza, ci finiscono alcuni senatori della Lega che manifestano tutto il loro appoggio al Ministro degli Interni sul caso migranti e sui diversi casi giudiziari che vedono coinvolto il leader del Carroccio. «Abbiamo voluto fare questa manifestazione non in aula quindi rispettosi dell’istituzione siamo venuti fuori con una maglietta per dare voce a tutti quei cittadini che quotidianamente ci fermano e ci dicono ‘Salutateci Salvini’, ‘Andate avanti con lui’, la strada giusta è questa, sull’immigrazione ci vuole fermezza, decisionismo, quello che Salvini sta facendo», spiega Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato, a poche ore dalla polemica a distanza tra il Capo dello Stato e il Ministro degli Interni. «Rilanciamo l’hashtag e proseguiamo su questa strada esprimendo tutta la solidarietà che tutto il popolo, la stragrande maggioranza del popolo, ha nei confronti del ministro dell’Interno e del governo in tema di immigrazione», conclude la nota pubblica il senatore della Lega, direttamente dalla piazza fuori dal Parlamento. 

MESSAGGIO ALLE TOGHE: “NESSUNA CONTAMINAZIONE POLITICA“

Sergio Mattarella prende posizione sulle recenti polemiche tra Matteo Salvini e la magistratura. Dopo l’attacco del ministro dell’Interno per l’avviso di garanzia per la vicenda della nave Diciotti, il presidente della Repubblica ha ricordato che «nessuno è al di sopra della legge, neanche i politici». Il Capo dello Stato ha parlato nella sala della Lupa di Montecitorio per ricordare il centenario della nascita di Oscar Luigi Scalfaro. Mattarella non cita mai esplicitamente Salvini, ma il bersaglio delle sue parole sembra proprio il vicepremier e leader della Lega. Quello del Capo dello Stato è un chiaro richiamo al rispetto delle regole, ma il suo discorso è equilibrato e contiene anche un richiamo alle toghe. «La magistratura non può e non deve fermarsi mai nella sua opera di giustizia nei confronti di chicchessia. Ma non si deve neppure dare l’impressione che in questa opera vi possa essere la contaminazione di una ragione politica». L’equilibrio di Mattarella trova sostanza nell’appello finale: «È questa la democrazia, ciascuno dei poteri deve restare nel proprio ambito costituzionale e tutti devono essere convergenti nel bene comune che è servire il cittadino». (agg. di Silvana Palazzo)

MATTARELLA A SALVINI: “NESSUNO AL DI SOPRA DELLA LEGGE”

Una nuova stoccata dal Quirinale, ancora una volta diretta al Ministro degli Interni e sempre senza citare “direttamente” il nome di Salvini: ma il riferimento, occorre dirlo, è alquanto chiaro. Parlando alla Camera per la cerimonia del centenario dalla nascita di Oscar Luigi Scalfaro, il Presidente Sergio Mattarella ha spiegato «Come spesso ebbe a ricordare anche il presidente Scalfaro, la legge e le regole valgono per tutti, senza aree di privilegio per nessuno, neppure se investito di pubbliche funzioni; neppure per gli esponenti politici. Perché nessun cittadino è al di sopra della legge». Non solo, la “stoccata” riguarda anche la considerazione più volte sentita in questi anni di una giustizia “di destra e una di sinistra”, anche qui facendo largo uso delle citazioni di Scalfaro: «disse che “non potrà mai esservi giustizia di destra, di centro o di sinistra. Guai a porre a fianco del sostantivo giustizia un qualunque aggettivo. Alla base della democrazia due colonne stanno, entrambe salde: la libertà e la giustizia”». Insomma, per Mattarella la magistratura non può e non deve mai fermarsi nell’opera di giustizia contro chiunque, ma «non si deve neppure dare l’impressione che in questa opera vi possa essere la contaminazione di una ragione politica» sottolinea con una punta di critica verso certe correnti di magistrati che in passato (e nel presente) rischiano un simile coinvolgimento.

LA REPLICA DI MATTEO SALVINI

Il riferimento al Ministro Salvini e ai recentissimi attacchi ai pm pare alquanto evidente: dal sequestro dei fondi alla Lega fino alle indagini per sequestro di persona aggravato sul caso Diciotti (qui l’audizione del premier Conte proprio oggi al Senato, ndr), il leader della Lega ha attaccato la magistratura accusandola di perseguire per motivi politici «un Ministro che fa solo il suo lavoro». Su Facebook, pochi istanti fa, non si è fatta attendere la replica diretta di Salvini alle parole di Mattarella pronunciate alla Camera: «Il Presidente Mattarella oggi ha ricordato che “nessuno è al di sopra della legge”. Ha ragione. Per questo io, rispettando la legge, la Costituzione e l’impegno preso con gli Italiani, ho chiuso e chiuderò i porti a scafisti e trafficanti di esseri umani. Indagatemi e processatemi, io vado avanti!».