L’Italia è un “problema” per l’Europa. A lanciare l’allarme è Pierre Moscovici, commissario europeo agli Affari economici e monetari. Su queste parole non sono intervenuti solo i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, ma anche Renato Brunetta, che ha parlato ai giornalisti a Montecitorio. «Hanno ragione Draghi e Moscovici a richiamare l’Italia, ma di fatto sia Draghi che Moscovici stanno con il ministro Tria, che non è affatto isolato e che rappresenta l’interesse degli italiani, vale a dire non far collassare il Paese», ha dichiarato il deputato di Forza Italia, come riportato da Agenzia Nova. E quindi si chiede se questo sia il governo di Tria o di Di Maio. «Se è il governo di Tria, l’Europa ci crede e ci credono i mercati. Se è il governo di Di Maio, i rendimenti dei titoli vanno alle stelle con sprechi di decine di milioni di euro dovuti solo alla dichiarazione di ieri del vicepremier grillino». E quindi la stoccata alla maggioranza: «Questo sta facendo da almeno 100 giorni: dire cose insulse nei momenti sbagliati». (agg. di Silvana Palazzo)
SALVINI CITA BONUCCI “SCIACQUATI LA BOCCA”
Arriva l’attesa replica del ministro dell’interno, Matteo Salvini, alle parole decisamente al di sopra delle righe di Pierre Moscovici. Ma facciamo un passo indietro, e vediamo cos’ha detto oggi a Parigi il commissario agli Affari economici dell’Unione Europea. Il francese ha puntato il dito contro i governi populisti, soffermandosi in particolare sull’Italia, definita un problema per l’Europa e un paese dove ci sono dei “piccoli Mussolini”. Luigi Di Maio ha già risposto all’esponente UE, e poco fa sono arrivate anche le dichiarazioni del leader del Carroccio, che utilizzando come al solito la propria pagina Facebook, ha scritto: «Il commissario Ue Moscovici, anziché censurare la sua Francia che respinge gli immigrati a Ventimiglia, ha bombardato la Libia e ha sforato i parametri europei, attacca l’Italia e parla a vanvera di tanti piccoli Mussolini in giro per l’Europa. Si sciacqui la bocca prima di insultare l’Italia, gli Italiani e il loro legittimo governo!». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SI ATTENDE LA REPLICA DI SALVINI
Definisce l’Italia un “problema per l’eurozona” e parla di “piccoli Mussolini” in giro per l’Europa: di certo il commissario UE agli Affari economici Pierre Moscovici non ha fatto nulla per evitare polemiche con l’esecutivo italiano che per bocca di Luigi Di Maio ha già risposto con parole infuocate alle accuse piovute dal rappresentante dell’Europa. Ma Moscovici ha chiamato in causa, senza citarlo, soprattutto l’altro vicepremier, il leghista Matteo Salvini. Moscovici voleva sottolineare le contraddizioni del governo sul tema dei migranti: l’Italia, ha detto, “è il Paese che ha il ministro più nazionalista (Matteo Salvini, ndr) e al tempo stesso il Paese che avrebbe maggiore bisogno di solidarietà” da parte dei partner Ue. Per il momento Matteo Salvini non ha ancora commentato le dichiarazioni di Moscovici: ma è altamente probabile che il silenzio del leader del Carroccio non duri a lungo…(agg. di Dario D’Angelo)
DI MAIO, “NON SI DEVONO PERMETTERE!”
“L’Italia è un problema dell’Eurozona, bilancio sia credibile. In Europa ci sono piccoli Mussolini”, queste le dichiarazioni del commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici che hanno sollevato il polverone. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, si è scagliata contro il rappresentante europeo e pochi minuti fa è giunta anche la replica di Luigi Di Maio, ministro del lavoro e dello sviluppo economico: “L’atteggiamento da parte di alcuni commissari europei è inaccettabile, veramente insopportabile. Dall’alto della loro Commissione europea si permettono di dire che in Italia coi sono tanti piccoli Mussolini, non si devono permettere!”. Una presa di posizione netta per il vice premier e sono attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore, con il Governo che potrebbe optare per una linea comune di risposta. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LA REPLICA DELLA MELONI
Suonano tuonanti le parole di Pierre Moscovici, commissario agli Affari economici dell’Unione Europea, che intervenuto in conferenza stampa a Parigi, fra le mura di casa, ha puntato il dito contro l’Italia, definendola “un problema per la zona euro”. Nuovo attacco quindi dell’unione europea nei confronti del bel paese, che da quando il governo è divenuto di colore giallo-verde, è divenuto spesso e volentieri argomento di scherno e sbeffeggiamento da parte dei piani alti dell’Unione. A Moscovici ha voluto replicare Giorgia Meloni, la leader dei Fratelli d’Italia, che ha spiegato: «Non è affatto vero che l’Italia è un problema per la zona euro: l’Italia è la nazione che tiene in piedi la zona euro ma se siamo il problema siamo pronti a togliere il disturbo. Vediamo come se la cava la zona euro senza l’Italia e vediamo come se la cava l’Italia senza l’euro». Si attendono altre repliche, a cominciare da quelle dei vice-premier Salvini e Di Maio. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
“L’ITALIA E’ UN PROBLEMA”
Forse un giorno qualcuno dovrà spiegare ai commissari Ue che se vogliono realmente contrastare il populismo nei vari Stati Membri, attacchi e affondi simili a quelli fatti poco fa da Pierre Moscovici, di norma, sortiscono l’effetto esattamente opposto, alimentando i fastidi euroscettici e allontanando i cittadini europei dal “sogno” di De Gasperi e Schumann dopo le Guerre Mondiali. «L’Italia è un problema nella zona euro», ha confessato il commissario europeo agli Affari Economici in una conferenza stampa a Parigi. «C’è un problema Italia che preoccupa l’intera Eurozona», spiega Moscovici legando il Governo gialloverde alle altre realtà populiste che dall’Austria all’Ungheria, dalla Repubblica Ceca alla Slovacchia fino alla possibile Svezia mettono in “difficoltà” i partiti tradizionali europei in vista delle Elezioni nel maggio 2019. «Per la prima volta nella mia vita di europeo ho paura. Minaccia essenziale, esistenziale per l’Europa. Vale a dire l’attacco dei populisti alla democrazia liberale, e quando dico liberale – ha tenuto a puntualizzare il commissario – parlo della combinazione tra democrazia e libertà». Secondo il commissario europeo, le forze populiste sono democratiche quando vincono le elezioni, ma poi erodono progressivamente le libertà. Le elezioni del 2019, tra 250 giorni, saranno decisive», spiega lo stesso commissario che ieri esultava per il voto in Parlamento contro il Presidente ungherese.
RIDUZIONE DEBITO E MANOVRA: I TIMORI DI MOSCOVICI
Sul fronte specifico delle prossime riforme italiane, Moscovici non vede di buon occhio la manovra e conferma così i timori dei mercati continentali contro una legge di bilancio che potrebbe sforare il tetto del debito, a fronte di una netta contrapposizione del Ministro Tria che sta tentando di convincere Conte, Di Maio e Salvini a “frenare” le misure. «E’ proprio l’Italia il tema su cui mi voglio concentrare prima di tutto. L’Italia deve essere credibile, con un bilancio credibile» ha poi aggiunto il commissario che si è detto preoccupato per le prossime settimane, «Ho visto il ministro Tria venerdì pomeriggio a Vienna. Continuiamo a lavorare per una soluzione comune ma alla fine non sarà soltanto lui a votare la legge di bilancio, bensì tutto il governo». In conclusione, il Commissario agli Affari Ue ha sentenziato: «L’economia italiana ha bisogno di riforme, fermare le riforme e stampare moneta non salverà l’Italia. Non si può vivere con un debito pubblico sopra il 120%». La replica di Salvini & Di Maio in tre, due, uno…