«Si estingua il Pd? No, deve estinguersi questo governo gialloverde»: così Alessia Morani, deputata Pd nel tentativo di difendere il proprio partito dopo le ultime polemiche sorte dalla famosa “cena di Calenda”. Secondo il collega Alessandro Alfieri, “senatore e segretario Pd in Lombardia”, «Il governo gialloverde non solo non è in grado di gestire la manovra finanziaria, ma nemmeno è capace di gestire un dossier come quello delle Olimpiadi che avrebbe portato risorse a Milano, alla Lombardia e alla nostra Valtellina». Dopo la Manovra è infatti il dossier Olimpiadi a mettere in asse un possibile nuovo “conflitto” interno al governo gialloverde: il problema è che di fronte ai possibili primi ostacoli tra Salvini e Di Maio, le opposizioni si “qualificano” ancora piuttosto indietro non solo nei sondaggi ma nella fiducia “palpabile” tra gli elettori tra web e social network. (agg. di Niccolò Magnani)



FRIZIONI TRA LEGA E M5S

Lega e Movimento 5 Stelle, scontro al Governo: nuove frizioni all’interno dell’esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Come prevedibile fin dal primo giorno, non sono mancati temi di scontro tra Carroccio e pentastellati, con tensione altissima soprattutto sui migranti: la linea dura del ministro dell’Interno Matteo Salvini non è piaciuta a parte del movimento guidato da Luigi Di Maio, Roberto Fico in primis. E proprio il presidente della Camera ha colto spesso l’occasione per scagliarsi contro il segretario federale della Lega, a testimonianza della differenza di vedute tra i due partiti. E negli ultimi giorni sono stati diversi i terreni di scontro, in coincidenza con la manovra economica: basti pensare alla flat tax lanciata dai verdi, con il M5s che, seppur non contrario, condiziona il proprio voto al fatto che la tassa piatta non debba aiutare i ricchi ma la classe media, come evidenziato da Repubblica.



REDDITO DI CITTADINANZA E PACE FISCALE

Altra proposta della Lega non vista di buon occhio da parte del Movimento 5 Stelle è la cosiddetta pace fiscale, con il ministro del Lavoro e dello sviluppo economico Luigi Di Maio che ha sottolineato che “il Movimento 5 Stelle non è disponibile a votare alcun condono, l’obiettivo è quello di aiutare le fasce più deboli della popolazioni e non quello di premiare chi ha portato soldi all’estero e ora vuole farli rientrare”. E la proposta sul tavolo degli economisti si rivolge ai contribuenti con un contenzioso fino a un milione di euro. Una situazione da monitorare. Fino all’ormai famoso reddito di cittadinanza, aspramente criticato in campagna elettorale e ora al centro della manovra: la Lega, dice Salvini “non vuole dare un reddito per stare a casa e guardare la televisione”, con il consigliere economico Brambilla che senza mezzi termini ha affermato che così “spacchiamo il sistema”.

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