Una bufera costruita sul “nulla”, anzi su una “bufala”: questa volta non voluta, di certo, ma travisata per la voglia di “stanare” il Ministro e rivale M5s e coglierlo in “fallo”. Bene, tutto da rifare invece per il Pd che tra cene e fake news ultimamente non c’azzecca molto: è tutto in quel biglietto che Di Maio sventola con soddisfazione, sul quale si è detto e scritto di tutto. Bastava un attimo in più per controllare e nessuna bufala sarebbe stata diffusa e nessuna polemica, per una volta, innalzata. Come ha giustamente fatto notare Luca Bottura (giornalista e speaker radiofonico) oggi su Twitter, «Ma al netto dell’eventuale panzana, perché un Ministro dovrebbe viaggiare in Economy? Da qui alla Cina sono dieci ore di volo e #DiMaio fa già abbastanza danni quando è fresco e riposato». 



I 2 ERRORI DI ANZALDI

Qualcuno ha provato a fare le pulci a Luigi Di Maio e in particolare al biglietto aereo mostrato in una diretta social. I dati mostrati non erano chiari, perché il tagliando non si vede mai integralmente, ma sui social sono partite subito le “analisi”. L’errore è nato dalla lettura del posto 5C, che sarebbe proprio della business class, ma in realtà è disponibile anche in economy, come chiunque può verificare seguendo la procedura per la prenotazione di un volo Roma-Amsterdam. Nel mirino è finito anche il servizio SkyPriority che per i “complottisti” sarebbe esclusiva di coloro che viaggiano in prima classe, invece non lo è. Riguarda i «i Soci Freccia Alata Plus, Freccia Alata, Elite Plus e i passeggeri di First e Business Class medio raggio e lungo raggio». Anche stavolta qualcuno ha fatto il passo più lungo della gamba, come nel caso della famosa chiacchierata su Matera con il governatore pugliese Michele Emiliano. (agg. di Silvana Palazzo)



DI MAIO: “BIGLIETTO BUSINESS? FAKE NEWS”

Se nel 2118 faranno vedere alcune delle polemiche politiche che si facevano cent’anni prima, probabilmente non ci crederanno: eppure, è tutto vero. Di Maio, Pd, voli aerei e Alitalia: tutto shackerato crea la nuova “polemica” del giorno che si gioca tutto sul filo “sottile” della trasparenza e onestà. Siamo sempre lì, non sull’effettivo ritorno delle proposte politiche dei Di Maio, Salvini, Renzi e così via: no, sull’apparire e il sembrare sempre “più onesto degli altri”. Fine della premessa, attacchiamo con i fatti: ieri il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio è partito per la volta della Cina in missione governativa e come spesso gli capita, ha registrato un video sui social in cui saluta i followers e annuncia le prossime azioni politiche che andrà a fare nelle ore successive. «n partenza per la Cina. In missione per le imprese italiane. Si vola con aerei di linea ovviamente. Mai preso un volo di Stato in 3 mesi e mezzo da ministro, esattamente come vi avevo promesso», scrive allora su Instagram, mostrando anche il biglietto che lo certificherebbe. Qui però scatta la polemica: il deputato del Pd Michele Anzaldi su Facebook si scaglia contro il leader M5s, scrivendo «La rete sbugiarda Di Maio: il volo in economy per la visita in Cina era una balla, l’ennesima, perché il ministro ha viaggiato in business. Lo conferma il posto del biglietto mostrato durante la diretta video dove Di Maio prende in giro gli italiani. Ora i giornali che hanno dato spazio alla video-bufala del vicepremier rettificheranno?  Davvero Di Maio pensa che gli italiani si facciano raggirare in questa maniera così vergognosa? Un ministro che dice una bugia del genere, non richiesta e assolutamente gratuita, su quante altre cose dice balle? Purtroppo tante».



DI MAIO SBUGIARDA ANZALDI: ECCO IL VIDEO

La polemica continua per ore, con i soliti social che si dividono in pro-M5s e anti-Di Maio, poi poco fa la controreplica del Ministro grillino che di fatto sbugiarda Ansaldi mostrando la foto integrale del suo biglietto Alitalia facendo capire che effettivamente ha viaggiato in Economy. Come in effetti aveva ragione il parlamentare del Pd, il posto 5C sul volo KLM 1604 da Fiumicino ad Amsterdam di solito equivale alla business class (secondo quanto ricostruito tramite i siti online dello stesso aereo, facilmente rintracciabile) ma quando il posto non viene venduto può allora essere declassato ad Economy e così è accaduto, pare, con Di Maio. Sull’aereo successivo, quello da Amsterdam a Chengdu, si evince chiaramente che anche qui il suo posto, il 16H, è in Economy. Con 4 video su Instagram (eccoli qui) il vicepremier conclude la sua “ramanzina” ai colleghi dem, scrivendo poi «Quelli del Pd sono talmente abituati agli Air Force Renzi che pensano che sia impossibile che il vice presidente del consiglio e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro possa andare in Cina con un volo di linea in Economy. Bè io l’ho fatto. E in tre mesi e mezzo da ministro non ho mai preso l’aereo di Stato. Quel parlamentare del Pd ha detto solo un’altra fake news. In questo video c’è la verità. Adesso torno a lavorare per creare opportunità per le nostre imprese in Cina!».