La Corte d’appello di Milano ha ribadito la condanna di Roberto Formigoni per le vicende Maugeri e Ospedale San Raffaele, addirittura aggravando la già dura sentenza del Tribunale, in accoglimento delle richieste dell’accusa.
Un giudizio davvero severo, anzi certamente troppo severo, ma che sembra molto lontano dalla realtà della sanità lombarda che tutti abbiamo sotto gli occhi.
I giornali hanno pubblicato, fino alla nausea, i tuffi estivi di Formigoni da una barca, omettendo sistematicamente di confrontarsi con la straordinaria qualità delle prestazioni erogate dalle strutture ospedaliere sopra richiamate. Nessun interrogativo ci si è posti neppure sul fatto che Regione Lombardia abbia di fatto azzerato il debito sanitario che invece affossa indistintamente tutte le altre Regioni del nostro Paese.
Un risultato unico, frutto della cooperazione virtuosa fra politici, dirigenti, funzionari della Regione oltre che dagli amministratori delle strutture ospedaliere, dai medici e da tutto il personale.
Si sono fatti anche altri passi indietro ripescando polemiche che si pensavano ormai definitivamente superate e mettendo di nuovo in contrapposizione ideologica le strutture pubbliche con quelle private, censurando totalmente l’enorme sostegno che hanno ricevuto ospedali come il Policlinico, Niguarda, l’ospedale Sacco, l’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, l’ospedale di Varese e molti altri centri di eccellenza sanitaria in Lombardia.
Lo diciamo senza timore: il moralismo giustizialista ha avuto il sopravvento su tutti i risultati positivi faticosamente raggiunti nel corso degli anni e ancora oggi presenti ed evidenti a tutti coloro (lombardi e non) che usufruiscono della sanità lombarda.
Si potrebbe obiettare che il buon governo non assolve da atti penalmente rilevanti. A questo si può rispondere con due osservazioni. La prima è che sono stati assolti i funzionari che avrebbero dovuto eseguire gli atti illeciti e che sono stati esclusi atti illeciti. Dove stanno allora gli illeciti amministrativi perseguibili penalmente di cui si sarebbe reso responsabile Formigoni?
La seconda osservazione è che le gravi responsabilità personali emerse e ammesse nel corso del processo da parte di alcuni imputati, secondo l’ordinamento italiano possono essere attribuite penalmente solo a chi le ha fatte. Comportamenti sopra le righe come pranzi, vacanze, stili di vita lussuosi in compagnia di siffatti personaggi sono atti gravemente riprovevoli e moralmente intollerabili soprattutto per un uomo pubblico. Tanto più se si è così ingenui e irresponsabili da lasciare che siano loro a pagare. Ma perché tali comportamenti devono essere considerati atti penalmente rilevanti in mancanza di prove di atti corruttivi e trasferimenti di denaro? E’ cambiato il diritto penale?