In sostanza un attacco ai diritti umani e soprattutto alle libertà personali, come dice allarmata anche la Chiesa, il ddl Salvini sulla sicurezza. In sostanza, nonostante 42 articoli, si tratta di politiche migratorie e sicurezza. 16 i capitoli dedicati all’immigrazione, 25  a “sicurezza pubblica, prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità mafiosa”. Per farla breve, stretta sui rimpatri dei richiedenti asilo, ritiro della cittadinanza entro tre anni dal passato in giudicato della sentenza definitiva per reati “per finalità di terrorismo”. Taser in mano anche ai vigili urbani, Daspo urbano cioè divieto di sosta per gli spacciatori, sgomberi degli edifici occupati. Per Pietro Grasso, un decreto razzista lesivo dei diritti costituzionali (Agg. Paolo Vites)



BONAFEDE, NO ALLE ESPULSIONI IMMEDIATE

E’ stato approvato nella giornata di ieri il decreto legge sicurezza fortemente voluto dal ministro dell’interno Matteo Salvini, che stabilisce norme più rigide nei confronti degli immigrati e sulla sicurezza. Del dl ne ha parlato il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, intervistato dai microfoni del Corriere della Sera: «C’era l’esigenza di dare una maggiore efficienza al sistema – spiega il guardasigilli – prevedendo asilo e protezione umanitaria per chi davvero la merita, anche in chiave di sicurezza, ed è venuto fuori un testo molto equilibrato». Si parla di possibili frizioni fra lo stesso Bonafede e Salvini: «Non c’è stata contrapposizione tra me e il collega Salvini – rassicura il titolare del ministero di giustizia – solo normale dialettica governativa: certe modifiche – precisa – appartengono alla norma e alla prassi, non significa che uno tirava da una parte e uno dall’altra». Bonafede ha preferito evitare le espulsioni immediate e automatiche «per una questione di certezza della pena, di fronte a reati gravi abbiamo interesse a far condannare irresponsabili, e questo richiede la presenza degli imputati in Italia». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



L’INTERVISTA A QUARTA REPUBBLICA

Matteo Salvini sfida le Nazioni Unite: si può sintetizzare così il senso dell’intervista concessa dal ministro dell’Interno a Quarta Repubblica, il programma di Rete 4 condotto da Nicola Porro. Come riportato da Il Giornale, il leader della Lega fresco di approvazione del Decreto Sicurezza e Immigrazione ha dichiarato:”È surreale: gli italiani sono il popolo più accogliente, più ospitale, più generoso, che fanno più volontariato e meno razzista al mondo. Io vorrei evitare che lo diventassero, rimettendo delle regole e dei limiti. Comunque, se l’Onu avrà tempo e denaro da spendere per mandare degli ispettori in Italia a cercare fascisti, razzisti, leghisti o nazisti, li vado a prendere io a Fiumicino – mi metto la camicia bianca e non nera, così non si spaventano – e poi li porto alla stazione Termini alle ore dieci di sera e gli faccio vedere con i loro occhi chi corre dei problemi e chi non corre dei problemi. E purtroppo, a correre spesso dei problemi, sono gli italiani che prendono l’autobus, prendono la metropolitana, prendono il treno”. (agg. di Dario D’Angelo)



SALVINI, “ENTRO OTTOBRE TAGLIAMO 35 EURO”

Lo stesso Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha parlato ai microfoni di “Quarta Repubblica” per commentare il Decreto Sicurezza che porta il suo nome. Un Decreto meno duro del previsto, come lo stesso Salvini ha avuto modo di sottolineare: “Su questo decreto abbiamo dovuto limare, ascoltare, modificare. Se arriveranno delle buone idee, come ne sono già arrivate dai sindaci, questo decreto si arricchirà. Quando verrà convertito in legge dal Parlamento gli italiani saranno più sicuri. Abbiamo fato tutto secondo i crismi, avrebbe potuto farlo un francescano. Un francescano che vuole stare tranquillo nel suo convento, nella sua parrocchia. Entro ottobre taglieremo i 35 euro di spesa statale su ogni singolo migrante: da domani saremo più attenti e rigorosi nei confronti di chi scappa dalla guerra. I permessi umanitari venivano regalati a chiunque. Adesso l’Italia sarà in linea con altri Paesi europei. Se regaliamo tutto a tutti, io ai 5 milioni di italiani che vivono in povertà cosa vado a raccontare?” (agg. di Fabio Belli)

MATTARELLA APPREZZA LE LIMATURE

Esulta sui social Matteo Salvini per il suo Decreto Sicurezza e Immigrazione approvato all’unanimità dal CdM ma manca ancora la firma del Presidente della Repubblica, con Sergio Mattarella che in questi giorni non ha mancato di far trapelare i propri dubbi sulla costituzionalità del testo. Eppure tanto Conte, quanto Salvini hanno lasciato intendere che i dialoghi con i Quirinale sono stati avviati e sono positivi. Angela Mauro, sull’Huffington Post, scrive come dal Colle abbiano apprezzato le modifiche (poche) ma sostanziali effettuate rispetto al testo originale. Nello specifico “è apprezzato il fatto che le espulsioni di cittadini stranieri in presenza di reati vengano decise in base ad una decisione della magistratura e non solo in base ad un’azione di polizia oppure in base ad una denuncia, come previsto nelle versione iniziale elaborata al Viminale”. Così come “è apprezzata la scelta di legare la sospensione della domanda di asilo ad una condanna in primo grado – dunque comunque non definitiva – e non più ad una semplice indagine di polizia”. In ogni caso Mattarella si riserverà di esaminare attentamente il Decreto Salvini, soltanto poi deciderà se firmarlo o meno. (agg. di Dario D’Angelo)

REFUGEES WELCOME, “MISURE PREOCCUPANTI”

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto che unifica i precedenti testi su sicurezza e migranti. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha espresso tutta la sua soddisfazione: «In 42 articoli ci sono parecchi passi in avanti in tema di sicurezza e di diritti dei profughi veri». Ma il leader della Lega ha anche annunciato che i famosi 35 euro «verranno rivisti in base alla media europea con un netto taglio delle spese. Contiamo su un risparmio di un miliardo e mezzo di euro se si manterrà la riduzione degli sbarchi, soldi che andranno alla sicurezza». L’associazione Refugees Welcome Italia ha espresso una «forte preoccupazione per le misure contenute nel decreto immigrazione».  Fabiana Musicco, presidente dell’associazione, ha commentato: «Questo decreto rappresenta un preoccupante passo indietro. Si sceglie di rafforzare la logica emergenziale dei grandi centri che, oltre a non garantire alcuna integrazione, genera spesso, a causa dei pochi controlli, abusi e malversazioni». (agg. di Silvana Palazzo)

“STRETTA SU MIGRANTI, VIA CAMPI ROM”

Matteo Salvini nel corso della lunga conferenza stampa odierna ha precisato le sei fattispecie secondo cui una persona può ricevere la protezione umanitaria in Italia dopo il decreto approvato oggi in Consiglio dei ministri: “Protezione umanitaria per vittime di grave sfruttamento lavorativo, vittime della tratta, vittime di violenza domestica, vittime di gravi calamità naturali, necessitanti di cure mediche e protagonisti di atti di particolare valore civile”. Il capo del Viminale ha poi parlato della questione rimpatri: “Giovedì avrò la mia prima missione in Tunisia, la prossima che vorrei portare avanti insieme al Commissario Europeo Avramopoulos sarà in Nigeria, due paesi con cui c’è particolare frequenza di sbarco in Italia”. Infine, una battuta sugli Sprar: “Abbiamo ridotto di circa 20 mila unità le presenze nelle varie strutture a carico dei cittadini italiani: l’obiettivo è di garantire diritti a chi li merita e togliere i privilegi a chi non ne ha diritto. Chi gode di diritti non ha nulla da temere”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

STOP ASILO PER CONDANNA I GRADO

“Stop asilo per condanna I grado”: questa una delle principali novità introdotte grazie al decreto sicurezza-immigrazione approvato oggi in Consiglio dei Ministri. Giuseppe Conte, al fianco di Matteo Salvini in conferenza stampa, ha spiegato: “L’obiettivo è quello di operare una riorganizzazione razionale dell’intero sistema di riconoscimento della protezione internazionale e della tutela complementare. Ci siamo accorti che avevamo dei disallineamenti significativi rispetto alle discipline vigenti nei restanti Paesi dell’Unione Europea. In un quadro di assoluta garanzia per quel che riguarda la tutela dei diritti fondamentali delle persone e delle convenzioni internazionali, andiamo a operare un sistema di riordine e revisione per una più efficace disciplina”. Il segretario federale della Lega, incalzato dai cronisti presenti, ha anche parlato della situazione relativa ai campi rom: “Non è compresa in questo decreto, ribadisco che il mio obiettivo è arrivare alla chiusura di tutti i campi rom in ogni città italiana. Ci stiamo lavorando parallelamente con tutti i sindaci, l’obiettivo è campi rom zero”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

DECRETO SICUREZZA-IMMIGRAZIONE APPROVATO IN CDM

Decreto sicurezza-immigrazione approvato in Cdm: soddisfatto il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Dopo circa un’ora di discussione, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto contenente norme sulla sicurezza e sull’immigrazione. L’annuncio è stato dato dallo stesso segretario federale della Lega Matteo Salvini, che su Facebook ha commentato: “Decreto Sicurezza, alle 12.38 il Consiglio dei ministri approva all’unanimità! Sono felice. Un passo in avanti per rendere l’Italia più sicura, per combattere con più forza mafiosi e scafisti, per ridurre i costi di un’immigrazione esagerata, per espellere più velocemente delinquenti e finti profughi, per togliere la cittadinanza ai terroristi, per dare più poteri alle Forze dell’ordine. Dalle parole ai fatti, io vado avanti!”. Intervenuto in conferenza stampa insieme al premier Giuseppe Conte, Salvini ha commentato: “Non solo immigrazione: l’Antimafia ha fatto un passo in avanti con l’apertura di quattro sedi territoriali e nuove assunzioni. C’è la norma che prevede la comunicazione alle questura di chi noleggia un furgone”, e ancora “ci sarà una stretta sulle occupazione abusive, il pagamento degli straordinari della Polizia di Stato” e un’altra serie di norme contenute nei 42 articoli.

LA SODDISFAZIONE DI SALVINI

Continua Matteo Salvini: “La protezione umanitaria, che viene normata in maniera oggettiva e specifica, riguardava il 26 per cento delle domande fatte, mentre il numero dei rifugiati vera era il 7 per cento. Dopo le mie circolari, il dato era sceso al 21 per cento, mentre gli ultimi dati parlano di 33 domande di asilo accolte, due terzi negate”. E ancora sui dati: “Sono passate da 105 mila a 42 mila le domande di asilo, così sarà più facile riconoscere tutti i diritti ai profughi veri, mentre per quanto riguarda gli sbarchi: 1 giugno-21 settembre del 2017 sono stati 43 mila, quest’anno fermi a 7 mila. Un risultato assolutamente positivo sia per chi arriva, sia per chi ospiti. E’ il decreto più condiviso, aggiornato e ascoltato della storia dei decreti almeno di questo governo, sono assolutamente contento che ci fossero il premier e il mio collega vice premier Di Maio”. Il premier Conte ha poi sottolineato: “Quando c’è un decreto legge, cortesia istituzionale vuole che si preannuncino i contenuti al Quirinale: con un testo elaborato si anticipi anche il testo, cosa che è stata fatta anche in questo caso. C’è stata una interlocuzione a livello massimo di esponenti e anche a livello di strutture tecniche, ovviamente non sto dicendo che sarà approvata o sottoscritto. Avrà tutto l’agio per fare eventuali rilievi”. Infine, una battuta sulla questione condanne-immigrati: “Per i richiedenti asilo è prevista la sospensione della domanda in caso di pericolosità sociale o in caso di condanna in primo grado: questa è stata una delle mediazioni raggiunte”.