Dopo il Partito Democratico, anche le altre forze di opposizione si scagliano contro il Movimento 5 Stelle e l’annuncio di voler abolire l’Ordine dei giornalisti. “Una rappresaglia il caso Casalino” secondo il dem Miceli, con il forzista Maurizio Lupi che ha analizzato: “Continua, ed è preoccupante soprattutto perché è fatta dagli scranni del governo, la campagna del M5S contro la libertà di stampa. L’escalation di insulti da parte di Beppe Grillo – “carogne”, “schiavi degli editori”, “pennivendoli”, “inchiostratori”, “falsari”, “walking dead”, “vi mangerei solo per il gusto di vomitarvi” sino alla nomination sul suo blog del “giornalista del giorno” esposto alla gogna degli insulti dei militanti”, riporta il Corriere della Sera. Queste, invece, le parole della deputata di Forza Italia Elvira Savino: “L’Ordine dei giornalisti si occupa del caso Casalino ed ecco che interviene il M5S e taglia la testa al toro minacciando di abolire l’ordine dei giornalisti. Una rappresaglia in piena regola da parte dei grillini che si confermano allergici alla democrazia, alla libertà di stampa e al pluralismo dell’informazione”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



M5S: “ABOLIAMO ORDINE DEI GIORNALISTI”

Editoria, M5s: “Aboliamo l’Ordine dei giornalisti”, nuova polemica tra governo e opposizione. Oggi, martedì 25 settembre 2018, il Movimento 5 Stelle ha pubblicato un lungo articolo sul sito ufficiale e nel mirino è finito l’Odg: “L’ordine dei giornalisti della Lombardia ha avviato un’istruttoria contro Rocco Casalino, il portavoce del premier Giuseppe Conte, per verificare se “nell’ambito dell’autonomia riconosciutagli dalla legge 138/2011, se le dichiarazioni del giornalista professionista Casalino”, il loro tenore e l’uso del linguaggio “siano pertinenti, continenti e compatibili” con gli articoli 2 e 11 della legge professionale n. 69 del 3 febbraio 1963″. Ed è partito l’attacco: “Non una parola invece sui giornalisti che hanno diffuso il suo audio privato andando contro la deontologia professionale e l’etica giornalistica. Non hanno mai speso una parola né avviato istruttorie quando è stato provato clamorosamente che Jacopo Iacoboni de La Stampa aveva inquinato il dibattito pubblico con la mega fake news su Beatrice Di Maio, che doveva essere il vertice di chissà quale rete oscura di propaganda del MoVimento, e invece era la moglie di Brunetta. Neppure un cenno quando il direttore de La Repubblica (recordman di copie perse) Calabresi aveva sparato in prima pagina la bufala dell’incontro tra Davide Casaleggio e Matteo Salvini, mai avvenuto in realtà, ma pubblicato senza alcuna prova dando anche del bugiardo a Casaleggio”.



PD ALL’ATTACCO

E l’attacco prosegue: “Neanche un sussurro quando giornalisti del Corriere, Repubblica e Messaggero avevano pubblicato un sms di Di Maio tagliato ad hoc per dimostrare che aveva mentito sulla vicenda Marra, ma poi erano stati sbugiardati dalla pubblicazione da parte di Di Maio del messaggio completo: una bufala montata ad arte per colpire una persona specifica. A cosa serve l’ordine dei giornalisti se non sanziona la diffusione delle notizie false e i comportamenti antietici di giornalisti mossi solo da interessi di partito e non dal desiderio di informare i cittadini? A niente. Quindi aboliamolo. Il provvedimento è già sul tavolo del governo”. Immediate le proteste dell’opposizione, con il Partito Democratico sugli scudi: “Per il M5s l’idea di abolire l’ordine dei giornalisti, così come annunciata sul loro blog, è una priorità per non fare radiare Casalino? La tempistica è quantomeno sospetta. Quelli che per anni hanno blaterato su trasparenza e democrazia partecipata, da perfetti tiranni stanno utilizzando governo e Parlamento per colpire chiunque, anche chi esercita il diritto di critica e di informazione”, le parole di Carmelo Miceli riportate da Il Giornale.

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