Diventato ormai un appuntamento fisso per gli appassionato di politica, il sondaggio del lunedì di Mentana ha fotografato un risultato molto sorprendente per i trend delle ultime settimane. Fresco di ritorno in campo alla kermesse di Fiuggi, a segnare il balzo più importante nel sondaggio realizzato da SWG è Silvio Berlusconi, con Forza Italia che passa improvvisamente dal 7,0% all’8,3%. La doppia cifra, dunque, non è più un miraggio, ma ancora una volta si ha la conferma di quanto tra i moderati sia decisiva la presenza nella vita politica attiva del Cavaliere. Certo sono ancora lontani i numeri della Lega, al 32% con un aumento dello 0,4% in settimana e del M5s al 28,6% (-0,1%). Ancora in calo il Partito Democratico, che dopo essere sceso al di sotto della soglia del 17% la scorsa settimana perde ancora uno 0,6% e tocca quota 16,3%. (agg. di Dario D’Angelo)



ZINGARETTI FAVORITO COME SEGRETARIO PD

Lega e Movimento 5 Stelle sono i partiti in testa alle intenzioni di voto che vengono registrate ultimamente dai sondaggi politici. Il partito di Matteo Salvini, in particolare, si trova in testa alla graduatoria, davanti all’alleato di Governo. Il Partito democratico, che alle ultime europee aveva raggiunto il 41%, ora non arriva alla metà di quel consenso. Izi ha realizzato un sondaggio, pubblicato dal Fatto Quotidiano, in cui si è andati a chiedere quale candidato si sarebbe votato alle prossime primarie del Pd, che, va detto, ancora non sono state fissate. Nicola Zingaretti, che al momento ha comunque manifestato la propria volontà di candidarsi alla segreteria del partito, raccoglie il 28,6% delle preferenze, staccando nettamente il secondo classificato, che è Matteo Renzi. Curioso trovare in questa classifica Pierluigi Bersani (12,5%), che non fa più parte del Pd: l’ex ministro è quarto dietro Carlo Calenda (13,1%), ma davanti all’attuale segretario Maurizio Martina (10,3%). Tra i nomi proposti agli intervistati anche quello di Laura Boldrini, che ottiene il 7,5% delle preferenze.



ELETTORI DI LEGA E M5S SU CHIUSURA DOMENICALE DEI NEGOZI

Oltre alle intenzioni di voto, i sondaggi danno spesso indicazioni importanti sul gradimento che incontrano le proposte dei partiti politici, come quella di Lega e Movimento 5 Stelle sulla chiusura dei negozi la domenica e nei giorni festivi, che è stata oggetto di un’indagine di Ipsos per conto del Corriere della Sera. La maggioranza degli intervistati (30%) si è detta per nulla d’accordo con la proposta, mentre il 26% ha spiegato di essere poco d’accordo e il 23% abbastanza d’accordo. Solo il 16% si è mostrato molto d’accordo con la proposta. Le cose cambiano guardando le risposte di chi dice di aver votato Lega o M5s. Il 31% degli elettori pentastellati è infatti molto d’accordo con la proposta, mentre la stessa percentuale di quelli leghisti è abbastanza d’accordo. Le opinioni più contrarie (50%) si trovano tra gli elettori del centrodestra (Lega esclusa) e del centrosinistra. Tra chi poi va a fare spesso la spesa la domenica, la percentuale dei contrari è ovviamente più alta (il 65%).



IL DISTACCO TRA LEGA E M5S

La Lega al primo posto tra le intenzioni di voto la si trova anche in un sondaggio realizzato da Index Reserach per conto della trasmissione Piazza Pulita, in onda su La7. Anche in questo caso le interviste sono state realizzate la scorsa settimana, prima quindi del varo del decreto sicurezza, uno dei provvedimenti bandiera del Carroccio. Il partito di Matteo Salvini avrebbe il 30,5% dei voti, mentre il Movimento 5 Stelle il 28,9%. Il distacco tra i due alleati di governo sarebbe quindi inferiore ai due punti percentuali. Il Partito democratico, invece, non andrebbe oltre il 17,8%, mentre Forza Italia si attesterebbe all’8,8%. Considerando il 3,1% di Fratelli d’Italia, il centrodestra riuscirebbe avrebbe il 43% circa delle preferenze. Liberi e Uguali sarebbe votato dal 2,8% degli intervistati, mentre +Europa dal 2%.

SONDAGGI POLITICI, LEGA PRIMO PARTITO

La Lega è il primo partito, con quasi il 35% delle preferenze. È quanto emerge da un sondaggio commissionato da Winpoll e realizzato da Scenari Politici tra il 21 e il 22 settembre. Dunque una rilevazione che non tiene conto del decreto sicurezza, varato ieri dal Governo, e che ha portato alla ribalta Matteo Salvini. Le intenzioni di voto raccolte tra le 1.500 interviste realizzate con metodo cati-cawi vedono la Lega raggiungere il 34,7% delle preferenze, staccando nettamente gli alleati di governo del Movimento 5 Stelle, che si fermano al 26,9%. Il Partito democratico non arriva al 20%, ma si attesta al 19,8%, Forza Italia, invece, non va oltre l’8%. Per quanto riguarda gli altri principali partiti, Fratelli d’Italia verrebbe votato dal 3,8% degli intervistati, Liberi e Uguali dal 2,1%, così come +Europa, mentre Potere al popolo arriva all’1,2%.

IL DESTINO DEL PD

Queste intenzioni di voto dimostrato che il centrodestra, considerando anche uno 0,8% di voti che andrebbero ad altri partiti minori della coalizione, supererebbe il 46% delle preferenze, mentre il centrosinistra, anche considerando un’alleanza improbabile con Leu, resterebbe sotto il 25% e sotto il Movimento 5 Stelle. Una domanda del sondaggio è stata quindi specifica sul futuro del Pd, visto che il Presidente Orfini ha parlato di scioglimento del partito. Tra tutti gli elettori ha prevalso la linea della scissione tra anima renziana e anima non renziana, mentre tra gli elettori del Pd ha prevalso la scelta di andare a congresso a breve per eleggere un nuovo segretario e cercare di ripartire. Interessante notare che il 25% degli elettori di Forza Italia ritiene che il Pd dovrebbe sciogliersi e fondare un polo moderato con altre forze politiche moderate italiane.