Non perde il pelo il vecchio lupo Gino Paoli nonostante l’età e da buon genovese manda a quel paese il progetto di nuovo Ponte Morandi presentato dal ministro Toninelli. Lo fa al programma Un giorno da pecora dove era ospite dove definisce quel progetto “una stronz…”: “Un ponte vivibile? Chissà che bello mangiare e passeggiare mentre passano i camion col rimorchio”. Non ci si mette in competizione con Renzo Piano, aggiunge il famoso cantante, dimenticando però che anche il progetto di Piano prevede ai fianchi della carreggiata uno spazio dove camminare o andare in bicicletta. Ma Piano è genovese: “Il progetto di Renzo Piano per il ponte Morandi è fatto con lo spirito di un genovese, con tanti piloni piccoli, sarà un ponte che ha leggerezza, perché Renzo cerca di dare all’opera lo spirito del luogo. A chiamare Piano sono stati Toti e Bucci per farlo, questo mi conforta” aggiunge.
“L’IDEA DI UN PONTE VIVIBILE A GENOVA È UNA STR…”
Paoli reagisce anche quando i conduttori del programma di Rai 1 gli suggeriscono che i bar e i ristoranti previsti dal ministro pentastellato dovrebbero essere costruiti sotto e non sopra il ponte: “Col ponte sopra la testa deve essere proprio piacevole”, anche qui dimenticando che dozzine di genovesi hanno vissuto per 50 anni col ponte sopra la testa. Si arrabbia infine quando gli chiedono se ha votato 5 stelle alle ultime elezioni: “Mi sta insultando? Cosa?”. Salvini è furbo, dice, Di Maio no, e alla domanda quale delle sue canzoni dedicherebbe alla coppia, suggerisce Senza fine: “E’ una canzone che gira su se stessa”…