E’ dura la presa di posizione del Movimento 5 Stelle, in merito all’elezione di David Ermini come vicepresidente del Csm, il Consiglio Superiore della Magistratura. Mirella Liuzzi, deputata del M5s, è stata intervistata da Radio Cusano Campus nel corso del programma “Ho scelto Cusano”: «David Ermini alla vicepresidenza del Csm? Si dovrebbe dimettere – afferma senza troppi giri di parole – è veramente una vergogna. Non è possibile che parte di uno degli istituti più importanti sia politicizzato a tale livello». I grillini si oppongono all’elezione di Ermini per il fatto di essere un deputato del Partito Democratico, nonché per la sua vicinanza all’ex presidente del consiglio Matteo Renzi. La Liuzzi ha detto la sua anche in merito al neo-presidente della Rai, Marcello Foa, eletto nelle scorse ore dalla Commissione di Vigilanza: «E’ assolutamente un presidente di garanzia. Il suo è un nome di altissimo spessore. E’ una persona che ha documentato il crollo del muro di Berlino, l’11 settembre, le elezioni di Obama. E ha riaggiornato un saggio intitolato “Gli stregoni della notizia” che è addirittura usato nei corsi di giornalismo. Quindi – conclude – il suo profilo non si discute». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



COMPAGNO DI BANCO DI MAURIZIO SARRI

L’elezione di David Ermini come vicepresidente del CSM ha fatto molto discutere, ma per l’ex deputato del Partito Democratico non mancano le curiosità da sottolineare in vista del suo nuovo incarico. Su tutte, il fatto che sia stato ai tempi della scuola compagno di banco dell’ex allenatore del Napoli e attuale tecnico del Chelsea in Premier League, ovvero Maurizio Sarri. Legame che risale addirittura ai tempi delle scuole elementari e, proprio in prossimità del passaggio di Sarri al Chelsea e prima di essere eletto vicepresidente del CSM, Ermini raccontava come il giovanissimo mister Sarri passasse il tempo a scrivere formazioni sul quaderno invece di seguire le lezioni, denotando già da bambino una grande passione per il gioco del calcio. (agg. di Fabio Belli)



L’AUTO-SOSPENSIONE DAL PD

Sta facendo discutere l’elezione di David Ermini, 59 anni, deputato del Pd per due legislature e avvocato penalista, come nuovo vicepresidente del Csm. L’esito della votazione del plenum di Palazzo dei Marescialli ha sortito la dura reazione da parte del MoVimento 5 Stelle, secondo cui Ermini non sarebbe una personalità al di sopra delle parti come richiesto dal suo nuovo ruolo. Fatto sta che è stato lo stesso Ermini in un breve intervento dopo la sua elezione, come riportato dall’Ansa, ad annunciare:”Ho chiesto la sospensione dell’iscrizione al mio partito perché ritengo che quando si assume un incarico istituzionale si deve avere la possibilità di essere libero”. Ermini ha dichiarato che chi arriva al Csm “dismette la propria casacca”, e “risponde solo alla legge e alla Costituzione”. Parole che evidentemente non hanno convinto il M5s…(agg. di Dario D’Angelo)



CONSIGLIO SUPERIORE MAGISTRATURA SPACCATO

David Ermini è stato eletto con 13 voti alla terza votazione anche se sarebbe bastata la maggioranza semplice. Alberto Maria Benedetti invece, membro in Consiglio in quota M5S ha ottenuto invece unici voti, dunque una vittoria molto risicata quella di Ermini. Due le schede bianche, sembra da parte dei due rappresentanti di Forza Italia. Spaccato in due il Consiglio superiore della magistratura: Unicost e i conservatori di Magistratura indipendente ottengono 10 voti, 5 ciascuna lista. In precedenza il voto per questo organo era sempre stato dato all’unanimità o almeno con una ampia maggioranza, questa volta è il contrario, segno della divisione interna tra area di governo e opposizione. E’ quello che ha lamentato Pier Camillo Davigo: «Prendiamo atto di una nomina che avviene a maggioranza risicata, dando l’immagine di una magistratura spaccata» (Agg. Paolo Vites)

BOTTA E RISPOSTA DI MAIO-RENZI

E’ nuova bagarre politica, ennesimo scontro tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Il motivo? L’elezione di David Ermini come vicepresidente del Csm. Alfonso Bonafede e Luigi Di Maio, rispettivamente ministro della Giustizia e ministro del Lavoro, hanno attaccato duramente la nomina del Renziano doc e non sono mancate le repliche da casa dem. Pochi minuti fa è stato lo stesso Matteo Renzi, ex premier e segretario, a rispondere tramite Twitter: “#dimaioabolisce persino la logica. Di Maio grida al complotto per Ermini al CSM e non ricorda che Ermini è stato eletto anche coi voti grillini (723!) Ermini è stato poi scelto DAI GIUDICI come VicePresidente. Per ora vige ancora la Costituzione, non la piattaforma #Rousseau”. Così invece ha risposto Matteo Richetti: “Di Maio prima ha stretto l’accordo sottobanco con Berlusconi per eleggere Foa presidente della RAI, poi lo imita e attacca la magistratura e le sue scelte. #Ermini è un professionista, competente. A lui, i miei auguri di buon lavoro”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

BONAFEDE: “PARTE DELLA MAGISTRATURA FA POLITICA”

Dopo Luigi Di Maio, anche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha commentato duramente l’elezione del dem David Ermini, vicino a Matteo Renzi, come nuovo vicepresidente del Csm. Ecco il post su Facebook dell’esponente del Movimento 5 Stelle: “Penso che la franchezza sia un valore nelle relazioni istituzionali! Non posso non prendere atto che i magistrati del CSM hanno deciso di affidare la vice presidenza del loro organo di autonomia ad un esponente di primo piano del PD, UNICO POLITICO eletto in questa legislatura tra i laici del CSM”. Bonafede ha poi aggiunto: “In questi anni, da deputato mi sono sempre battuto affinché, A PRESCINDERE DALLO SCHIERAMENTO POLITICO, il Parlamento individuasse membri laici non esposti politicamente. Una battaglia essenziale, a mio avviso, per salvaguardare l’autonomia della magistratura dalla politica. Evidentemente sta più a cuore al ministro della Giustizia che alla maggioranza dei magistrati. Prendo atto che all’interno del CSM, c’è una parte maggioritaria di magistrati che ha deciso di fare politica!”. Infine, sottolinea: “Ovviamente nulla di personale nei confronti del neo eletto vice presidente del CSM, David Ermini, a cui faccio i migliori auguri di buon lavoro”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

DAVID ERMINI ELETTO VICEPRESIDENTE DEL CSM

David Ermini eletto vicepresidente del Csm: l’esponente del Partito Democratico ha ottenuto 13 voti al terzo scrutinio, ottenendo il quorum della maggioranza semplice dei componenti del Consiglio Superiore della Magistratura. L’ex deputato ha ottenuto più voti rispetto a Di Benedetti, profilo indicato dal Movimento 5 Stelle. Ermini ha tenuto un breve discorso dopo la proclamazione del voto, dove ha ringraziato e ha citato un recente discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in cui sottolineava che “nessun è al di sopra della legge”. Consigliere comunale a Figline Valdarno tra 1980-1985 e 2001-2006, Ermini è stato capogruppo della Margherita in Provincia a Firenze durante la presidenza di Matteo Renzi tra il 2004 e il 2009 e presidente del consiglio provinciale di Firenze tra il 2009 e il 2013. Alle elezioni politiche del 2013 è stato eletto deputato tra le fila del Partito Democratico, venendo rieletto lo scorso 4 marzo 2018. Il 19 luglio 2018 è stato eletto dal Parlamento in seduta comune membro laico del Csm e ha deciso di dimettersi due giorni fa per incompatibilità dalla carica di deputato, al suo posto è subentrato Umberto Buratti.

DI MAIO: “SISTEMA LOTTA CONTRO DI NOI”

Ma non mancano le polemiche. Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio è partito all’attacco tramite un post pubblicato su Facebook: “È incredibile! avete letto? Questo renzianissimo deputato fiorentino del Pd è appena stato eletto presidente di fatto del Consiglio superiore della magistratura. Lo hanno votato magistrati di ruolo e i membri espressi dal Parlamento. Ma dov’è l’indipendenza? E avevano pure il coraggio di accusare noi per Foa che non ha mai militato in nessun partito”, sottolineando che questa nomina “è incredibile. Ermini è stato eletto a marzo, si è fatto 5 anni in Parlamento con il Pd lottando contro le intercettazioni: la riforma che abbiamo bloccato era proprio la sua. Ora lo fanno pure presidente. Il sistema è vivo e lotta contro di noi”. Non tardano ad arrivare le reazioni dem, con Monica Cirinnà che ha commentato su Twitter: “La reazione di @luigidimaio all’elezione di #Ermini al CSM è gravissima: vicepremier ignora elementari garanzie di indipendenza magistratura. La separazione dei poteri è garantita dalla #Costituzione. Che ne pensa @alfonsobonafede?”. Queste, invece, le parole di Mauro Maria Marino: “@luigidimaio vada a rileggersi Montesquieu su separazione dei poteri e Costituzione su indipendenza Magistratura. Butta tutto in caciara per coprire #inciucio Rai e incapacità di governare.#Ermini”.