Ungheria, compromesso M5s-Lega su sanzioni a Viktor Orban: ricucito lo strappo di Strasburgo tra le forze di maggioranza? Ieri alla Camera è stata votata una mozione che impegna l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte ad attivarsi affinchè il Consiglio dell’Unione Europea accerti che non siano venuti meno i motivi che si ritiene siano all’origine della procedura avviata dal Parlamento Europeo. Dopo il parere positivo del governo, ieri c’è stato il via libera a Montecitorio: 273 voti a favore sul totale di 346 della maggioranza per la mozione firmata da Francesco D’Uva e Riccardo Molinari, rispettivamente capogruppo del Movimento 5 Stelle e capogruppo del Carroccio. Respinte, invece, le mozioni di Partito Democratico, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Un tentativo di ricomporre la frattura avvenuta all’Europarlamento, con M5s e Lega che hanno votato diversamente sull’attivazione della procedura che dovrà accertare le violazioni dello Stato di diritto da parte dell’esecutivo di Budapest.
LA POLEMICA DI GIORGIA MELONI
Sulla mozione votata ieri a Montecitorio si è espressa così l’europarlamentare M5S Laura Ferrara: “Nessuna giravolta su Orban da parte del M5S: la mozione approvata oggi alla Camera conferma la posizione già espressa al Parlamento europeo. Con la mozione, il governo si impegna infatti ad attivarsi nella protezione e nella promozione dei diritti e dei valori su cui si fonda l’Unione, rappresentando questi il fondamento comune e il presupposto irrinunciabile per tutti gli Stati membri.La seconda parte ribadisce con tutta evidenza un’ovvietà: è doveroso verificare se i motivi per i quali è scattata la procedura di infrazione sussistano ancora; qualora siano venuti meno, la procedura chiaramente non avrebbe più ragion d’essere”, le sue parole all’Ansa. Ma non mancano le polemiche, con la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che ha commentato su Facebook: “Non ci crederete ma oggi in Parlamento tutti, sinistra, FI, M5S e Lega hanno votato insieme contro la mozione di FdI che dice NO alle sanzioni europee all’Ungheria. Mentre gli altri parlano, solo noi di Fratelli d’Italia ci siamo schierati a favore di Orbán e della libertà del popolo ungherese!”.