Roberto Fico a tutto tondo nel corso della partecipazione alla festa dell’Unità del Partito Democratico in programma a Ravenna. Nel confronto con l’ex ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Graziano Delrio,immigrazione e Unione Europea sono stati di gran lunga i temi più dibattuti. E il presidente della Camera, sottolinea il Corriere della Sera, ha tenuto a evidenziare: “Dobbiamo riuscire a costruire un altro regolamento di Dublino, con la partecipazione di tutta Europa per avere 3 punti: se arrivi in Italia, arrivi in Europa e dobbiamo farcene carico tutti; poi corridoi umanitari, hotspot dove possibile farlo per analizzare le pratiche asilo per arrivare qui con l’aereo e non per mare rischiando di morire”. E in chiusura: “Sull’immigrazione noi avevamo votato una mozione nel parlamento italiano dove ci sono tre punti. E quei tre punti, in linea di massima, si seguiranno”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“ACCOGLIENZA PER QUOTE”

Presente a Ravenna alla festa dell’Unità del Partito Democratico, il presidente della Camera e esponente del Movimento 5 Stelle Roberto Fico si è confrontato sul palco con l’ex ministro dem Graziano Delrio, incontro moderato dal giornalista Marco Damilano. Come sottolineato, migranti tema caldo: “occorre modificare il regolamento di Dublino, non verso Orban ma verso una linea di accoglienza per quote”, l’avviso della terza carica dello stato. Un restyling dell’Unione Europea necessari, che va sì studiato ma non “con i paesi di Visegrad o con Emmanuelle Macron”. “I primi – evidenzia Fico – sono contro gli interessi dell’Italia”, mentre per il secondo basti pensare “a ciò che ha fatto a Ventimiglia, Bardonecchia e in Libia”. Nel corso dell’incontro il presidente della Camera ha poi svelato: “L’ultima volta a una festa dell’Unità per me è stata quindici anni fa”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“PREOCCUPATO PER LIBIA”

Roberto Fico alla Festa Pd: “Preoccupato per Libia, eredità Francia”, lungo intervento quello del presidente della Camera a Ravenna. Una situazione storica per certi versi: è lui il primo esponente del Movimento 5 Stelle a partecipare alla celebre festa del Partito Democratico, con l’invitato Luigi Di Maio che ha dato forfait. I militanti dem gli hanno riservato applausi, con Fico che è partito subito dalla complicata situazione della Libia: “Sono preoccupato, è una vicenda ereditata dalla Francia”. Al centro non poteva non esserci il tema migranti, con la bagarre sulla nave Diciotti che lo ha visto protagonista: “I profughi dovevano scendere tutti dalla Diciotti fin dal primo giorno: io sono intervenuto perché accadesse”. Continua poi la terza carica dello Stato: “Io oggi prendo posizione come facevo quando il ministro dell’interno era Minniti: intervengo quando si vogliono fare accordi con la Libia, non è un paese sicuro, visto che molti sindaci sono collegati alle milizie e tengono in mano i centri di detenzione”.



ROBERTO FICO SU SALVINI

Roberto Fico, sempre sul tema migranti, è poi intervenuto sullo scontro a distanza con Matteo Salvini, capo del Viminale e finito nel mirino per la gestione degli sbarchi: “Gli attacchi ricevuti? A me della mia difesa e di creare costantemente polemica non mi interessa assolutamente niente. Nemmeno di rispondere a Salvini: io dico ciò che penso, il Movimento 5 Stelle io l’ho costruito”. Prosegue Fico: “Conosco il mio Movimento tanto da sapere che nei limiti del contratto di governo si può muovere, ma troppo al di là non si potrà più muovere”. Il presidente della Camera ha poi voluto chiarire sull’alleanza con la Lega: “Lavoriamo su un contratto e non su una alleanza: alle europee andremo da soli”. Infine, una battuta sul mancato vertice tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle per la formazione del nuovo governo: “Non c’erano le condizioni per un accordo: la maggior parte degli elettori M5s e Pd non era d’accordo”.